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Appalti e gare: i comunicati dell'Anac non sono vincolanti per le PA

TAR Umbria: i comunicati del presidente ANAC sono meri pareri privi di efficacia vincolante per le stazioni appaltanti e possono essere senz'altro disattesi

Un valore (vincolante) hanno le linee guida ANAC, un altro (non vincolante) i 'pareri' rappresentati dai comunicati del presidente, che vengono emanati sistematicamente dallì'Autorità Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone anche per quel che riguarda i servizi di architettura e ingegneria. E' quanto affermato dal Tar Umbria, che con l'ordinanza 428/2017 del 31 maggio 'esautora' le stazioni appaltanti dall'osservanza di tali indicazioni, specificando che "va senz’altro affermata la natura di meri pareri dei comunicati del Presidente dell’ANAC, privi di qualsivoglia efficacia vincolante per le stazioni appaltanti, trattandosi di meri opinamenti inerenti l’interpretazione della normativa in tema di appalti pubblici".

Secondo i giudici amministrativi, non può ammettersi nel vigente quadro costituzionale, in tal delicato settore, un generale vincolante potere interpretativo con effetto erga omnes affidato ad organo monocratico di Autorità Amministrativa Indipendente,"i cui comunicati ermeneutici - per quanto autorevoli - possono senz’altro essere disattesi".

Diversamente dalle linee guida, per la cui formazione è previsto un percorso procedimentalizzato e partecipato (vedi art. 213 comma 2 D.lgs. 50 del 2016) - nel solco d’altronde degli stessi principi affermati dalla giurisprudenza in tema di esercizio di poteri di tipo normativo o regolatorio da parte di Autorità Indipendenti (Consiglio di Stato sez. atti normativi, 6 febbraio 2006; T.A.R. Lombardia Milano, 4 febbraio 2006, n. 246) - "i comunicati del Presidente dell’ANAC sono dunque pareri atipici e privi di efficacia vincolante per la stazione appaltante e gli operatori economici”.