Architetti Ancona, «Rilancio sì, ma non per il centro Italia: il Governo dimentica ancora i terremotati»
La presidente degli Architetti di Ancona, Donatella Maiolatesi, interviene sulle misure previste dal Decreto Rilancio, sottolineando la mancanza di provvedimenti a sostegno delle zone colpite dal terremoto e a supporto dei professionisti impegnati nella ricostruzione.
La presidente degli Architetti di Ancona, Donatella Maiolatesi, in una nota, interviene sulle misure previste dal Decreto Rilancio, che a breve sarà convertito in Legge, sottolineando la mancanza di provvedimenti a sostegno delle zone colpite dal terremoto di quattro anni fa e a supporto dei professionisti impegnati nella certificazione dei progetti.
Ricostruzione Centro Italia, Maiolatesi: «Nel Decreto Rilancio non ci sarà neanche una riga»
«I Comuni terremotati del centro Italia sono un problema di serie B. Nel Decreto Rilancio, che presto verrà convertito in legge, non ci sarà neanche una riga, neanche un euro per ricostruire questo pezzo d’Italia sconvolto dal terremoto di quattro anni fa. Del rilancio di queste aree interne non interessa, evidentemente, a nessuno all’interno del Parlamento e del Governo» è il commento di Donatella Maiolatesi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona al provvedimento che sta per essere approvato dalle Camere con la formula della fiducia.
«Massima solidarietà ai sindaci del cratere e ai tecnici che, per protesta, hanno annunciato di voler rinunciare rispettivamente alla fascia tricolore e agli incarichi. Un gesto forte che riteniamo più che giustificato, di fronte a quella che somiglia sempre di più a un’amara commedia» continua Maiolatesi. «Ancora una volta, professionisti e rappresentanti degli enti locali avevano raggiunto un accordo, che ha assunto la forma di diversi emendamenti al decreto Rilancio. Proposte, queste, che sono state interamente rigettate nonostante rappresentassero una goccia nel mare di denaro stanziato da questo provvedimento».
Maiolatesi spiega che, gli aggiustamenti richiesti, sarebbero serviti a «mettere carburante nella macchina della ricostruzione».
Ad esempio, la stabilizzazione del personale che lavora alle pratiche di ricostruzione; destinare il 5% dei fondi per la ricostruzione pubblica per sostenere le attività produttive, «un passaggio fondamentale per garantire un futuro a un territorio che, più di altri, rischia lo spopolamento».
«Ma c’è un passaggio che, più di altri, vogliamo sottolineare. Tra le modifiche che avrebbero dovuto entrare nel Decreto Rilancio c’era un aumento del compenso per i tecnici impegnati nella certificazione dei progetti. Una richiesta motivata dal fatto che, a questi professionisti, oggi viene richiesto di assumersi enormi responsabilità, tutte quelle che sono state sfilate agli Uffici speciali per la ricostruzione, mascherando questa operazione come “semplificazione”. E proprio nel decreto Semplificazioni, il Governo oggi assicura che inserirà le misure a favore della ricostruzione. Vigileremo affinché questo avvenga, e vigileremo anche affinché non si spaccino ulteriori scaricabarile sui professionisti, che tutti i giorni lavorano sul campo, per semplificazioni» conclude la presidente degli Architetti di Ancona Donatella Maiolatesi.