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BIM: parte il conto alla rovescia per i bandi pubblici

La pubblica amministrazione ha dimostrato di voler applicare la logica premiante delle certificazioni attribuendo punteggi a quelle aziende in grado di dimostrare il possesso di certificazioni relative alla “competenza BIM”.

Con la pubblicazione del Decreto n. 560/17, che disciplina l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di utilizzare il BIM, è iniziata la fase calda del c.d. processo di “digitalizzazione” del comparto delle costruzioni.

Tale processo, in effetti, ha già avuto inizio a partire dal 2015, anno in cui i bandi erano soltanto 4. Da quel momento l’incremento è stato significativo, passando dai 26 del 2016 agli 86 del 2017, con un aumento del 70%. Il trend positivo ha riguardato l’intero mercato dei servizi di ingegneria e architettura, in crescita sia per la ripresa economica che per le modifiche apportate dal nuovo codice degli appalti.

Bandi BIM per tipologia di attività affidate

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Fonte dati Rapporto OICE 2018

Volendo riepilogare la situazione per classi di importo, si nota una equa ripartizione degli affidamenti come da tabella sotto riportata:

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L’analisi prosegue con la ripartizione per tipologia di stazione appaltante e tipologia di bandi (tabella 1 e 2) 

1 Tipologia di committente 

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2 Tipologia di bando

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Lo studio chiude poi con un dato molto interessante, che riguarda la distribuzione territoriale del numero di bandi in BIM, e che descrive una loro diffusione eterogenea (fatti salvi gli importi delle singole gare), a prescindere dalla “produttività” delle regioni considerate: 

icmq-bim-torsello-05.jpg

Per concludere, è utile sottolineare che nel 15% dei casi (n. 12 bandi su 83), la pubblica amministrazione ha dimostrato di voler applicare la logica premiante delle certificazioni (di fatto già largamente diffusa nelle gare pubbliche in relazione alle certificazioni di Qualità, Ambiente e Sicurezza) attribuendo punteggi a quelle aziende in grado di dimostrare il possesso di certificazioni relative alla “competenza BIM”.

Ricordiamo che attualmente ICMQ è l’unico organismo in Italia ad aver messo a punto uno schema di certificazione del Sistema di Gestione BIM per le imprese, oltre a una specifica relativa alla certificazione delle competenze delle singole figure professionali coinvolte (BIM Specialist, BIM Coordinator, Bim Manager).

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