Sono iniziati ieri 2 marzo a Courmayeur i 12 mesi di monitoraggio ambientale del modulo abitativo itinerante “zero energy”, denominato Biosphera 2.0. Il modulo, costruito a misura d’uomo, adottando le migliori tecnologie disponibili, è in grado di produrre in autonomia tutta l’energia necessaria per viverci nelle condizioni climatiche e ambientali più diverse.
Sei le città in cui il modulo abitativo sarà testato: Courmayeur, Aosta Milano, Rimini, Torino e Lugano
Sono iniziati lo scorso 2 marzo a Courmayeur i 12 mesi di monitoraggio ambientale del modulo abitativo itinerante “zero energy”, denominato Biosphera 2.0. Il modulo, costruito a misura d’uomo, adottando le migliori tecnologie disponibili, è in grado di produrre in autonomia tutta l’energia necessaria per viverci nelle condizioni climatiche e ambientali più diverse.
Si è svolta lo scorso 2 marzo a Courmayeur l’inaugurazione del progetto di ricerca Biosphera 2.0: la casa della Energy Revolution (http://www.biosphera2.com ), installata ai piedi del Monte Bianco. Si tratta della prima tappa di un road show internazionale che, nell’arco di dodici mesi, porterà il modulo abitativo itinerante prima ad Aosta e successivamente a Milano, Rimini, Torino e Lugano. Biosphera 2.0 è un progetto complesso di monitoraggio ambientale e fisiologico: l’obiettivo è realizzare e testare l'autonomia energetica e il benessere di chi vive all’interno di un modulo abitativo all'avanguardia.
Biosphera 2.0: vista esterna invernale.

Biosphera 2.0: schema del modulo.
Biosphera 2.0 è il nome di un modulo abitativo “zero energy” di 25 mq, provvisto di tutti i normali servizi, progettato mettendo al centro l’essere umano e costruito adottando le migliori tecnologie disponibili.
Biosphera 2.0: pianta modulo abitativo.
Si tratta di un progetto di ricerca sulla casa del futuro e il benessere abitativo, che studia le reazioni del nostro organismo all’interno di Biosphera 2.0 in funzione del variare delle condizioni climatiche esterne.
Il modulo è in grado di garantire, in diverse situazioni ambientali, autonomamente e senza alcun ricorso a una rete di energia esterna, una temperatura confortevole dell’aria e delle superfici compresa tra i 21°C in inverno e i 25°C in estate. È costruito secondo i protocolli di certificazione e gli standard di efficienza energetica più avanzati al mondo quali Passivhaus e Minergie-P.
Sottoposta agli stress-test più duri, con temperature esterne da -20°C a +40°C, durante tutti i 12 mesi verranno raccolti i dati di oltre 20 parametri relativi all’involucro (temperatura, umidità, qualità dell’aria, campi elettromagnetici, polveri sottili) e alla fisiologia umana che lo abita (frequenza cardiaca, stato emotivo, percezione della qualità rigenerativa dell’ambiente), resi sempre disponibili in diretta su web.
Il progetto nasce su iniziativa di Aktivhaus in collaborazione con il Politecnico di Torino DAD, l'Università della Valle d’Aosta - Université de la Vallée d'Aoste, Vallée d'Aoste Structure e con gli istituti ZEPHIR, Minergie e PEFC, con il patrocinio di Regione autonoma Valle d'Aosta Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Europe Direct Vallée d’Aoste, Comune di Courmayeur, Skyway Monte Bianco, I.V.A.T. Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition e vede la partecipazione di diverse aziende nazionali e internazionali.