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Centro Studi CNI: il 2015, l'anno più buio dei servizi di ingegneria

È stato pubblicato lo scorso 17 febbraio il documento riassuntivo sul monitoraggio dei Bandi per i servizi di ingegneria e architettura per l’anno 2015 e realizzato dal Centro Studi CNI.
Calano del 18% gli importi per i servizi di ingegneria rispetto al 2014. Campania e Sardegna le regioni con gli importi più alti.
 
A picco, nel 2015, gli investimenti per le opere di ingegneria.
È così che si apre il documento realizzato dal Centro Studi del CNI a riassumere la situazione del 2015.
 
Dopo un 2014 che aveva alimentato qualche speranza di ripresa, i dati elaborati dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sono inequivocabili e indicano come nel 2015 si sia toccato il punto più basso di sempre in termini di importi posti a base d'asta per interventi sulle opere pubbliche: appena oltre i 5 miliardi di euro, quando solo 6 anni prima venivano superati i 23 miliardi.
 
 
Limitando l'osservazione ai soli importi destinati ai servizi di ingegneria (esclusi gli importi per l'esecuzione dei lavori), si registra una flessione del 18%: 365 milioni di euro contro i 445 dell'anno precedente.
 
Flessione che, va evidenziato, risente pesantemente del crollo delle gare con esecuzione (circa 3miliardi di euro in meno per quanto concerne gli importi posti a base d'asta per questa tipologia di gare). Considerando, infatti, i soli bandi senza esecuzione, il calo degli importi destinati ai servizi di ingegneria si attesta intorno al 6%.
 
PER REGIONE. La Campania si conferma ancora una volta regione leader per gli importi destinati ai servizi di ingegneria con quasi 52 milioni di euro, seguita dalla Sardegna con circa 41 milioni e mezzo di euro.
 
 
NUMERO e TIPOLOGIE DI BANDI. Nel 2015 sono stati pubblicati complessivamente 3.415 bandi di gara, di cui oltre la metà per soli servizi di ingegneria senza esecuzione.
 
 
Dando per scontata la quasi totale esclusione dei liberi professionisti dal mercato degli appalti integrati e dalle gare del settore dell'ICT, aree di mercato, queste, quasi totalmente in mano alle società, l'analisi dei dati evidenzia come le possibilità di aggiudicazione delle gare da parte dei liberi professionisti (nelle diverse tipologie e nelle diverse forme di aggregazione) siano in realtà particolarmente limitate anche nei soli bandi di gara senza esecuzione: in tal caso, infatti, i liberi professionisti, pur aggiudicandosi il 70,2% delle gare, hanno ottenuto soltanto il 34% degli importi.
 
IMPORTO MEDIO. L' importo medio delle gare aggiudicate dai professionisti è pari a circa 37mila euro, in aumento rispetto al 2014 quando era pari a 28mila euro. Considerando, tuttavia, che gli importi medi delle gare aggiudicate dagli altri operatori si collocano su un ordine di grandezza decisamente superiore (nel caso delle società ad esempio si superano i 185mila euro), appare evidente come le possibilità per i professionisti si concentrino, per la quasi totalità, nelle gare di piccola entità.
 
ALL’INTERNO DEL DOCUMENTO ALCUNE VALUTAZIONI SUI RIBASSI, SUL RISPETTO DEL DM 143/2013, SUI CRITERI DI AGGIUDICAZIONE ED ALTRO. 

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