Codice Appalti
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Codice Appalti, ANCE: più concorrenza a tutela di tutti i lavoratori

No a passi indietro alla stretta sui lavori in house delle concessionarie: in sei anni sottratti 1,5 miliardi alla concorrenza, mettendo in ginocchio migliaia di piccole e medie imprese”
Il principio dell’80% dei lavori in gara e il 20% in house per le concessionarie autostradali sancito nella legge delega e poi riaffermato anche nell’articolo 177 del nuovo codice è un buon punto di equilibrio e non va toccato.  In realtà, infatti, le Direttive europee prevedono di dare in gara il 100% dei lavori nel caso in cui la concessione non sia stata vinta in gara, come nella stragrande maggioranza dei casi in Italia”, commenta il Presidente dell’Ance, Claudio De Albertis.
 
“Questa norma è un caposaldo per la tutela della concorrenza e del lavoro delle migliaia di piccole e medie imprese che in questi anni si sono viste sottrarre quote di mercato importanti da parte delle concessionarie che finora potevano affidare in house fino al 40% dei lavori”.
 
Per questo, sottolinea De Albertis, “mi sorprende la reazione dei sindacati di settore che hanno deciso di schierarsi a favore di posizioni di privilegio a discapito di quelle centinaia di migliaia di lavoratori che operano nel libero mercato”. I dati parlano chiaro: dal 2009 al 2014, anno in cui è stata introdotta la possibilità per i concessionari privati di affidare senza gara fino al 60% dei lavori a società loro controllate o collegate (soglia poi limitata al 40% solo nel 2014), sono stati sottratti alla concorrenza almeno 1,5 miliardi di euro.

La tutela del lavoro deve valere per tutti non solo per alcuni”, conclude De Albertis. 

  

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