Compensi dei professionisti: le Professioni Tecniche 'chiamano' il ministro Poletti

Compensi professionali, lettera congiunta RPT-CUP al ministro del Lavoro: Determinazione dei compensi dei professionisti, richiesta incontro per prossime iniziative legislative. L'incontro è stato fissato per il 3 maggio

Secondo un canone generale della legislazione giuslavoristica, la prestazione di opera professionale, al pari della prestazione di lavoro subordinato, trova il suo corrispettivo nell’attribuzione di un giusto compenso economico. E' quanro sostenuto dalla Rete delle Professioni Tecniche e dal CUP, che hanno inviato in merito una lettera congiunta al ministro del Lavoro Poletti, dal titolo "Determinazione dei compensi dei professionisti, richiesta incontro per prossime iniziative legislative".

Tra i motivi della richiesta di incontro, già fissato per il 3 maggio, l'esigenza di sottoporre all'attenzione del Ministro il punto di vista degli ordini professionali sul tema dei compensi professionali: un tema focale, si legge nella lettera, sia per quanto concerne l'aspetto economico, sia per una effettiva ed efficace tutela della committenza sia per rispetto alla dignità professionale dei professionisti.

Secondo la RPT, che ha seguito passo dopo passo l'iter del Jobs Act Autonomi, è rilevante l'urgenza di introdurre una disposizione che conducesse alla definizione di corrispettivi economici idonei a costituire un efficace strumento di orientamento per la committenza, nel rispetto dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.

In questo senso, l'abolizione delle tariffe prestazionali non ha tolto l'esigenza di continuare ad applicare il principio del 'giusto compenso economico' per la prestazione d'opera professionale, conisderando poi i numerosi oneri ai quali sono sottoposti i professionisti (sottoscrizione del preventivo di spesa all’atto dell’assunzione dell’incarico alla stipulazione di un’assicurazione per responsabilità civile professionale, formazione continua, certificazione delle competenze).