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Covid-19, Federarchitetti chiede a Inarcassa ulteriori misure assistenziali per gli iscritti

Federarchitetti elenca 10 priorità d'intervento a sostegno di architetti e ingegneri liberi professionisti

Federarchitetti, con una nota indirizzata al Presidente e al Consiglio di Amministrazione di INARCASSA, ha chiesto ulteriori misure assistenziali per gli iscritti all'Ente di previdenza degli architetti e ingegneri liberi professionisti, individuando dieci priorità.

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Covid-19, Federarchitetti: necessaria un'azione mirata

Federarchitetti plaude alle recenti misure di intervento economico, emanate dal Consiglio di Amministrazione del 13 marzo e con determina d'urgenza del Presidente Santoro del 18 marzo u.s., a favore degli iscritti ad INARCASSA, in conseguenza dell'emergenza COVID- 19, le quali manifestano la vicinanza dell'Ente alle problematiche che stanno vivendo in questi giorni i nostri colleghi.

Considerata l'attuale emergenza sanitaria, che ha costretto la maggior parte degli iscritti a restare a casa in virtù delle Ordinanze del DPCM e di quelle emanate dai Presidenti di diverse Regioni, nonché dagli insufficienti provvedimenti indicati dal Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, vi è la necessità di un'azione mirata al sostegno all'attività degli architetti ed ingegneri liberi professionisti che consenta, in questo particolare momento, la sopravvivenza degli studi, soprattutto di piccole dimensioni già in difficoltà in regime ordinario, nonché la ripartenza delle attività non appena terminata l'emergenza.

Federarchitetti: le 10 priorità d'intervento a sostegno dei professionisti

Per tal motivo - prosegue la lettera a firma del Presidente Federarchitetti - ci permettiamo di indicare di seguito le priorità d'intervento, raccolte dai nostri iscritti, che possono essere da integrazione o di ulteriore sostegno alle misure assistenziali che saranno a breve deliberate da Codesto Consiglio di Amministrazione in attuazione della determina del Presidente del 18.03.2020:

  1. erogazione di un bonus di € 600 mensile, fino alla cessata emergenza, per tutti gli iscritti o, in subordine, per coloro che lo scorso anno non hanno raggiunto il reddito di 16.137,93 euro corrispondente all'importo dell'applicazione del 14,5 % del contributo soggettivo minimo 2019;
  2. erogazione di un bonus di € 600 mensili per ogni nucleo familiare che abbia in carico figli di età non superiore a 12 anni, fatto salvo i figli o conviventi con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell'art. 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (considerato la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e delle altre attività di assistenza domiciliare di cui al DPCM 4 marzo 2020);
  3. erogazione di un bonus di € 600 mensili per genitore separato/a o vedovo/a che abbia in carico figli di età non superiore a 12 anni, fatto salvo i figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell'art. 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (considerato la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e delle altre attività di assistenza domiciliare di cui al DPCM 4 marzo 2020);
  4. erogazione di un bonus, pari al fitto mensile di locazione dello studio, sostenuto dall'iscritto per tutto il periodo di vigenza dell'emergenza;
  5. annullamento del pagamento del contributo minimo soggettivo e integrativo per l'anno 2020 (la misura non ha particolari conseguenze economiche per la finanza dell'Ente poiché posticipa al 31 dicembre 2021 il pagamento dell'importo dovuto dall'iscritto in base al reddito dichiarato nel corrente anno 2020);
  6. deroga alla regolarità contributiva al fine di accelerare il pagamento delle parcelle dei liberi professionisti per le prestazioni rese per gli enti pubblici e privati, o, in subordine, per trattenere, da parte di INARCASSA, il 50 % della prestazione resa dal professionista all'Ente pubblico o privato a scomputo dei contributi dovuti dallo stesso.
  7. per gli iscritti morosi, considerare gli importi finora versati a scomputo prioritario dei contributi dovuti e non per il pagamento prioritario delle sanzioni ed interessi da essi dovuti;
  8. per gli iscritti morosi, che hanno raggiunto i limiti o in possesso dei requisiti previsti per l'erogazione della pensione di vecchiaia, di anzianità, di invalidità, di inabilità, di reversibilità, erogazione del rateo mensile dovuto calcolato sui contributi interamente versati, dando la facoltà di regolarizzare la propria posizione contributiva attraverso un piano di ammortamento da trattenere sull'importo del rateo di pensione;
  9. per gli iscritti morosi estendere la polizza sanitaria generale per l'anno 2020;
  10. per gli iscritti ai quali è stata revocata INARCARD possibilità di riottenere la stessa. L'iniziativa, per l'istituto di credito tesoriere, può essere garantita attraverso il Fondo di Garanzia all'uopo costituito con provvedimento del Consiglio di Amministrazione del 13 marzo u.s..

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