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“Credevo fosse amore invece era un calesse”

Silvio Cocco interviene sul tema della formazione degli autisti di autobetoniere che, nel tempo, hanno acquisito una posizione predominante nella catena della produzione del calcestruzzo.

La formazione degli autisti di autobetoniere: sconosciuta o quasi, eppure in questo momento essenziale, mai come oggi la formazione degli autisti è diventata importante.

L’autista oggi, a causa delle abitudini tutte italiane, ha acquisito una posizione predominante nella catena della produzione del calcestruzzo, è quasi sempre non lo sa, anzi oserei dire non lo sa..

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L'autista dell'autobetoniera? «Produttore di calcestruzzo a sua insaputa»

La crisi del mercato del calcestruzzo, che ha portato a perdite intorno al 70% del fatturato, ha costretto molti produttori a cercare in ogni modo di contenere i costi, soprattutto quelli relativi al personale: si è tagliato il personale tecnico, il personale amministrativo ai minimi e gli autisti delle autobetoniere, gli unici che non potevano sparire per ovvi motivi, sono stati trasformati in molti casi, troppi, in padroncini.

In molti casi l’autista dell’autobetoniera ha sostituito il responsabile dell’impianto e addirittura si carica da solo la sua macchina.

In troppi casi, trovandoci in un mercato dove gli impianti sono privi di mescolatore, l’autista è divenuto il reale produttore del calcestruzzo, visto e considerato che il calcestruzzo, dopo aver caricato l’autobetoniera, si produce nella sua macchina in barba alle linee guida che stabiliscono, non troppo chiaramente, che il calcestruzzo si produce all’impianto e qui si fermano, lasciando alla libera interpretazione come, da chi e con che cosa.

L’autista è diventato anche, per forza di cose, colui che alla consegna deve assistere alle operazioni di accettazione del calcestruzzo, e sempre, dovrebbe sostenere il confronto con il Direttore dei Lavori, quando questi è presente alle operazioni di betonaggio come vuole la norma: Mai.

L’autista è colui ancora che può correggere il MIX a semplice richiesta del committente del cottimista del caso. Può correggere il MIX con l’aggiunta di acqua, l’aggiunta di additivi, l’aggiunta di fibre o altro, commettendo un grave illecito a sua insaputa.

Sì, un illecito, perché a ogni aggiunta al MIX si va a modificare la bolla di consegna, unico documento ufficiale emesso dal responsabile del prodotto; si va a modificare il MIX e con esso le caratteristiche prestazionali del prodotto: dopo le AGGIUNTE, il prodotto non è più quello richiesto, quello ordinato e quello fornito.

L’autista è ancora l’unico testimone della corretta posa in opera del prodotto, di cui per legge non ha nessuna responsabilità, ma comunque nel caso in cui le prestazioni del calcestruzzo non fossero quelle espresse in bolla, la committenza cercherà di rivalersi sul produttore e in tribunale si sa come va a finire, anche in questo luogo sacro le conoscenze del calcestruzzo sono quelle che sono.

L’autista padroncino poi è una vera e propria bomba pronta ad esplodere, un vero e proprio conflitto di interessi continuo.

In considerazione del fatto che solo il 2% degli impianti di betonaggio esistenti possiede il mescolatore, il calcestruzzo, dopo essere stato caricato in betoniera, deve essere mescolato per un certo numero di minuti per ogni metro cubo caricato, così dicasi all’arrivo in cantiere. Chi garantisce questa mescolazione necessaria, visto che comporta anch’essa un costo in consumo macchina, motore, gasolio, tempo?

Conoscenze, competenze e formazione indispensabili

Davanti a questo scenario, chi pensa ancora che la formazione dell’autista sia inutile, è solamente in malafede.

Certamente in un Paese come il nostro, dove la marcatura CE degli aggregati è un optional e dove la certificazione FPC, per non fermare totalmente il mercato, è stata data a tutti pur non avendo i requisiti, la formazione accurata di un operatore come l’autista dell’autobetoniera, divenuto, ripeto a sua insaputa, il personaggio chiave dell’intera catena produttiva, presente in ogni operazione di produzione, dal caricamento alla consegna, sembra essere oggi un enorme ancora di salvezza.

Non certamente la soluzione, ma comunque un passo che non si deve trascurare nelle condizioni in cui ci troviamo.

La presenza di un tecnologo capace all’impianto, alla consegna e ricezione, ancor più ai controlli, sarebbe la soluzione. Forse costosa, ma senza alcun ombra di dubbio la soluzione che si attende ogni committente serio, che a mio avviso ne sosterrebbe i costi, perché consapevole che il lavoro di qualità è alla base dell’economia.

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Accademia del Calcestruzzo: un percorso formativo specifico per gli autisti delle autobetoniere

Oggi gli autisti della autobetoniere ricoprono un grande ruolo nella catena produttiva, proprio per questo l'Accademia del Calcestruzzo ha avviato un percorso formativo ad hoc.

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