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Edilizia scolastica: in arrivo 20 mil per la riqualificazione le scuole emiliano romagnole

20 milioni è la cifra che l’Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha stanziato alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per interventi nelle scuole superiori, con l'obiettivo principale di garantire l'adeguamento delle aule al costante aumento di iscrizioni che si registra dal 2011.

Tra le priorità quella del superamento degli utilizzi impropri degli stabili e l'abbattimento delle barriere architettoniche.

20 milioni è la cifra che l’Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha stanziato alle Province e alla Città metropolitana di Bologna per interventi nelle scuole superiori, con l'obiettivo principale di garantire l'adeguamento delle aule al costante aumento di iscrizioni che si registra dal 2011. La misura vede quindi protagonisti gli istituti superiori, di competenza delle province e delle città metropolitane, che meritano e necessitano di un'adeguata attenzione nella riqualificazione edilizia.
Insieme alla delibera  “Indirizzi e criteri per la formulazione del programma 2016 di edilizia scolastica” è stato votato un emendamento che inserisce  - tra le priorità da raggiungere con i fondi stanziati - il superamento degli utilizzi impropri degli stabili e l'abbattimento delle barriere architettoniche.

LA DIVISIONE DELLE RISORSE
. Secondo la delibera la gli stanziamenti sono stati così ripartiti:
- 4.004.000 euro a Bologna (20,02%),
- 1.814.000 euro a Ferrara (9,07%),
- 1.630.000 a Forlì-Cesena (8,15%),
- 3.422.000 euro a Modena (17,11%),
- 2.022.000 a Parma (10,11%),
- 1.484.000 euro a Piacenza (7,42%),
- 1.670.000 a Ravenna (8,35%),
- 2.416.000 a Reggio Emilia (12,08%),
- 1.538.000 a Rimini (7,69%).

Le risorse sono state distribuite in maniera proporzionale per il 60% al numero complessivo di alunni e per il 40% in base al numero di edifici di proprietà pubblica.

Come si legge nel documento, sarà data priorità “al soddisfacimento del fabbisogno documentato di aule conseguente all’aumento della popolazione scolastica calcolata nel quinquennio 2011-2015”, “all’adeguamento degli edifici alle nuove esigenze della scuola e ai processi di riforma degli ordinamenti e dei programmi” e, infine, “alla razionalizzazione distributiva della rete scolastica sul territorio”. Le amministrazioni provinciali dovranno quindi individuare gli interventi da finanziare, "favorendo situazioni come la riedificazione o riqualificazione di immobili in stato di pericolo o inagibili”, “il rilascio di superfici in affitto a titolo oneroso”, “l’eventuale coinvolgimento di investitori privati misurato in percentuale dell’intervento a carico del privato” o “edifici scolastici ricompresi in processi di riqualificazione urbana”.