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Geotermia a bassa temperatura: nuovi strumenti per la valutazione di costi e benefici

Geotermia a bassa temperatura: una fonte rinnovabile da sfruttare di più

L’energia geotermica a bassa temperatura o bassa entalpia è quella contenuta nel terreno e nelle falde idriche a profondità inferiori a 200 metri. È una fonte energetica rinnovabile e sfruttabile per il riscaldamento e il raffrescamento sia in ambito civile che industriale, attraverso l’uso di una pompa di calore (GSHP).

Le GSHP possono svolgere un ruolo strategico all’interno delle politiche energetiche nel soddisfare una quota importante della domanda termica da fonti rinnovabili, incrementando l’efficienza e la flessibilità dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici e dell’intero sistema energetico e contribuendo al tempo stesso a ridurre le emissioni di gas serra e di alcuni inquinanti atmosferici.

Da EURAC uno strumento a supporto di strategie energetiche che integrino la geotermia

È quindi importante aumentare la consapevolezza dei vantaggi che questa tecnologia offre a tutti i livelli, dal cittadino, ai tecnici, agli installatori e progettisti, fino ai decisori politici.

EURAC Research ha definito una metodologia in grado di fornire informazioni di supporto per la definizione di strategie e piani energetici regionali e locali che sappiano integrare efficacemente la risorsa geotermica.

La metodologia proposta consiste nel condurre un bilancio energetico a scala di edificio che integri le informazioni spaziali disponibili a diverse scale: singolo edificio, sezione di censimento e comune. Anche gli aspetti legislativi, ambientali e tecnico-finanziari vengono contemplati nell’analisi.

Col Progetto GRETA, strumenti per la mappatura del potenziale geotermico

I principali risultati ottenuti grazie a questo metodo sono rappresentati da due strumenti liberamente consultabili online.

Nel webGIS del progetto GRETA sono disponibili tutte le mappe elaborate nel corso del progetto, tra cui quelle che rappresentano la domanda termica degli edifici residenziali e un’altra mappa dei risultati dell’analisi economico-finanziaria.

La piattaforma offre inoltre dati sulla stima del minimo LCOE (Levelized Cost of Energy), cioè il costo per produrre un kWh di energia considerando i costi complessivi di investimento, manutenzione ed operativi tra le tre diverse tecnologie considerate per ogni singolo edificio.

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Il webTool invece permette all’utente di calcolare la quantità di potenza e/o energia geotermica che può essere estratta dal terreno in un determinato luogo. Questo strumento, a differenza del webGIS, permette di “simulare” il singolo impianto geotermico a servizio di un edificio.

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Cosa si può fare ancora

Dai risultati del progetto GRETA emerge che circa l’80% della domanda termica degli edifici residenziali della Valle d’Aosta potrebbe essere soddisfatta usando la geotermia a bassa temperatura.

Incrementare quindi l’uso delle GSHP nel sistema energetico regionale comporterebbe:

  • La riduzione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti atmosferici (prodotti ad esempio da vecchie caldaie/stufe a legna);
  • Il maggiore utilizzo di una risorsa energetica rinnovabile presente sul territorio con la conseguente diminuzione nell’acquisto e importazione di combustibili fossili;
  • Il maggiore utilizzo anche di professionalità locali (geologi, progettisti, installatori);
  • L’aumento dei consumi elettrici, che non ha un impatto negativo, dato che la Val D’Aosta sfrutta al 100% fonti rinnovabili (idroelettrico) per la produzione di energia elettrica. 

Una delle particolarità del progetto, al di là della creazione di strumenti per la mappatura del potenziale geotermico e dei benefici derivanti da un uso esteso dell'energia geotermica a livello locale, è stata quella di concepire anche degli strumenti di comunicazione destinati a diversi soggetti interessati ad investire nella geotermia a bassa entalpia. In un’ottica di cambiamento climatico e crescente scarsità delle fonti di energia tradizionali, trovare soluzioni energetiche rinnovabili ed efficienti deve diventare una priorità delle politiche e dei piani energetici a diverse scale. Uno degli obiettivi di Eurac Research, grazie alle attività dell’Istituto per le energie rinnovabili, è appunto quello di promuovere la ricerca applicata nel campo di sistemi energetici avanzati che prevedono l’utilizzo di fonti energetiche sostenibili.

interreg-alpina-space.JPGIl progetto europeo INTERREG Spazio Alpino GRETA (2015-2018) ha prodotto materiale informativo di supporto alla diffusione della geotermia a bassa temperatura rivolto a cittadini, tecnici e decisori politici.