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Investimenti sostenibili 4.0: domande al via dal 18 maggio 2022

Al via la nuova misura agevolativa introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili da parte delle imprese di piccola e media dimensione. Il nuovo regime di aiuti, pensato per incentivare la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, diventa operativo con il DM 12 aprile 2022, che ne disciplina i termini e le modalità di presentazione delle domande. Sarà, dunque, possibile inviare le istanze compilate a partire dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022


Con una dotazione pari a 678 milioni di euro, la misura prevede la concessione di contributi in conto impianti in favore di programmi di investimento ad elevato contenuto tecnologico, attraverso l’utilizzo di specifiche tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0.

Sarà riconosciuta, inoltre, una priorità in fase di valutazione agli interventi tesi a favorire la transizione della MPMI verso il paradigma dell’economia circolare e la sostenibilità energetica dell’impresa.

Ad eccezione di questi ultimi programmi, finalizzati al miglioramento della sostenibilità energetica aziendale, i progetti di investimento dovranno essere diretti all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.

Investimenti sostenibili 4.0: domande al via dal 18 maggio 2022

L’agevolazione consiste nell’erogazione di contributi a fondo perduto, nell’ambito della comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 relativa al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”, a copertura di una percentuale massima delle spese ammissibili, che varia a seconda della dimensione aziendale e della Regione in cui viene realizzato il programma di investimento:

  • a) Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia: 60% per le micro e piccole imprese e 50% per le medie imprese;
  • b) Regioni Basilicata, Molise, Sardegna: 50% per le micro e piccole imprese e 40% per le medie imprese;

Inoltre, nel caso in cui il progetto sia realizzato nelle Regioni sopra indicate e concluso entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione di 5 punti percentuali.

  • c) Altre Regioni: 35% per le micro e piccole imprese e 25% per le medie imprese.

Per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni di cui alle lettere a) e b), le spese ammissibili non devono essere inferiori a euro 500.000,00 e superiori a euro 3.000.000,00, mentre nelle restanti Regioni l’importo minimo e massimo delle spese è rispettivamente pari a euro 1.000.000,00 e ad euro 3.000.000,00. In entrambi i casi, l’importo massimo delle spese ammissibili non deve essere superiore all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato.

Le imprese potranno iniziare la compilazione delle istanze esclusivamente tramite procedura informatica, sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022. A conclusione di questa prima fase, i soggetti richiedenti riceveranno un “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio vero e proprio della domanda, possibile a partire dalle ore 10:00 del 18 maggio 2022. Le domande saranno valutate sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.

La domanda dovrà contenere diverse informazioni e dichiarazioni, tra cui:

  1. il rispetto del principio DNSH (non arrecare un danno significativo all’ambiente, principio trasversale alle misure finanziate con i fondi del PNRR);
  2. l’appartenenza dell’attività, cui è finalizzato il programma, ai codici Ateco 2007 previsti dal bando.

A corredo della domanda, dovranno inoltre essere presentati i preventivi di spesa, il piano di investimento e una dichiarazione con i dati contabili (le MPMI devono disporre di almeno due bilanci approvati e depositati/due dichiarazioni dei redditi).

Nel caso in cui l’intervento sia caratterizzato da un particolare contenuto di sostenibilità ambientale, l’istanza dovrà includere:

  1. per i programmi finalizzati al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa: una relazione tecnica redatta da un tecnico abilitato nella forma di perizia giurata, contenente le informazioni necessarie a verificare che il risparmio energetico conseguibile attraverso il programma di investimento rispetti le percentuali minime previste dal bando; nel caso di imprese energivore, diagnosi energetica oppure copia della certificazione di conformità ad uno dei seguenti sistemi di gestione volontaria: EMAS, ISO 50001, EN ISO 14001, entrambi in corso di validità;
  2. per i programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea: perizia giurata, rilasciata da tecnico abilitato, attestante la capacità dell’intervento di contribuire al raggiungimento di uno o entrambi gli obiettivi climatici “mitigazione dei cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici” individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) 2020/852, relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili;
  3. copia delle certificazioni ambientali e di efficientamento energetico eventualmente possedute alla data di presentazione della domanda.

Data la complessità degli investimenti ammissibili e della documentazione da presentare, oltre alla necessità di predisporre la domanda in modo tempestivo, è consigliabile il supporto di professionisti esperti per avere maggiori possibilità di ottenere l’agevolazione.