KENGO KUMA progetta l'Edificio più sicuro al mondo in caso di terremoto
Questo edificio in cemento può apparire come avvolto in un velo da sposa trasparente, ma il suo esterno scultoreo ha una funzione più grande di quanto possa sembrare.
L'edificio di 2.874 metri quadrati chiamato 'fa-bo' serve come spazio di lavoro, espositivo e centro di ricerca per il produttore di tessuti giapponese Komatsu Seiren, nella città di Nomi, Giappone e l'architetto Kengo Kuma ha rinnovato l'edificio, ancorandolo a terra con fibre di carbonio per assicurare la protezione in caso di terremoto.
I trefoli in fibra di carbonio, creati proprio dalla società che opera all'interno dello stabile, sono costituiti da un composito di fibra di carbonio termoplastica chiamato CABKOMA Strand Rod che è considerato il più leggero rinforzo sismico nel mondo.
Durante le fasi iniziali della progettazione, Kuma si era avvicinato a questo schema attraverso lo sviluppo di un materiale in fibra ibrida di carbonio chiamato ‘kotmatsu seiren’s cf rod’. Attraverso la modellazione digitale, è arrivato al posizionamento di ciascuna di queste aste, per garantire la stabilità nel caso si svolga un'azione sismica orizzontale con un movimento in ogni possibile direzione.
Le corde in fibra di carbonio sono tirati su un telaio metallico posto sul tetto verde dell'edificio, coperto con pannelli porosi chiamati Green biz, un sottoprodotto della produzione di tessuti della società. I vuoti lasciati tra le fibre, che sono disposti in sezioni come tende, offrono dei punti di ingresso all'edificio.
Nel complesso, Kuma ha trasformato un palazzo di uffici apparentemente normale in un elegante edificio: visivamente e funzionalmente. Le aste che agiscono come supporto sismico, a lor volta, potrebbero aprire a nuove possibilità per ulteriori strategie di rinforzo sismico in architettura.
Fa-bo è uno dei tre nuovi progetti recentemente presentato dallo studio di architettura giapponese Kuma, che ha uffici a Tokyo e Parigi. Gli altri due sono uno showroom di mobili e impianto di produzione con pareti ondulate traslucidi, e un centro d'arte "a forma di ameba" rivestito con pannelli di alluminio porosi.