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NECTO: la tensostruttura in maglia presentata alla Biennale 2025 rivoluziona la fabbricazione del calcestruzzo

Alla Biennale di Architettura 2025, NECTO si è distinta non solo per la sua eleganza formale ma anche per l’innovazione strutturale. Il progetto - firmato da Mariana Popescu, The Green Eyl e SO-IL - ha catturato l’attenzione del mondo dell’ingegneria non per essere l’ennesima tensostruttura, ma per il metodo rivoluzionario con cui è stata realizzata.

NECTO: la tensostruttura ‘a maglia’ che ridefinisce il design strutturale

NECTO nasce da un lungo lavoro accademico e professionale di Mariana Popescu, computational architect e structural designer, docente al Politecnico di Delft, ma con un passato anche all’ETH di Zurigo.

Una visita alla struttura installata alle Corderie dell’Arsenale, accompagnato dal dottorando Valentin Lorenzen Da Silva, TU Delft, mi chiarisce alcune domande che sorgono guardando da vicino il tessuto.

 

NECTO - SO-IL, Mariana Popescu, TheGreenEyl, Riley Watts _ 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia _ Sezione della Mostra: Natural (© ph. Paolo Segala)

 

In effetti si tratta di una lavorazione “a maglia” eseguita con filati simili a lana. La lavorazione a maglia avviene con una apposita stampante che permette di annodare il tessuto lungo linee a doppia curvatura, grazie a aperture (loop) che agevolano la deformazione del tessuto permettendo la creazione delle superficie curve. Il risultato è un materiale leggero, flessibile e adattabile, in grado di diventare forma e funzione.

La ricerca sui materiali, mi spiega Da Silva, sta proseguendo considerando l’uso di fibre in PET riciclata o fibre di basalto.

 

Calcestruzzo: verso una casseratura sostenibile

L’applicazione più interessante è quella per realizzare casseforme a basso costo e elevata sostenibilità per il getto di strutture membranali in calcestruzzo più efficienti e biomorfe.

Il tessuto prodotto dalla stampante (una sorta di telaio digitale) viene rivestita con un polimero che la rende rigida e adatta alla funzione di cassaforma, a perdere (in tal caso essa rimane come superficie della struttura, un tema su cui Popescu ha già lavorato in passato esponendo alla Biennale del 2021, il “Meristem” wall), oppure “scasserata” e riutilizzata.

Non solo, in altre applicazioni il Politecnico ha incorporato nella tensostruttura a maglia dei connettori, pioli, che a loro volta sono di appoggio per una armatura a rete di rinforzo del calcestruzzo. Una esperienza già collaudata nel KnitCrete Bridge.

Interessante il workflow digitale per arrivare alla struttura finale. Da Silva, impegnato in questa struttura per la sua tesi di dottorato, ha utilizzato alcuni software disponibili sul mercato, come Grasshopper e alcuni suoi Plugin che permettono il form finding, tuttavia molto è stato programmato ad hoc via python per arrivare a comandare la stampante-telaio. Il workflow digitale è il punto critico per rendere questa tecnologia industrializzabile.

Nelle foto di dettaglio è possibile notare l’inserimento di cavi che seguono gli principal stress axis, ai quali è stato aggiunta una striscia led per sottolineare l’effetto con una scia luminosa.

 

Biennale Architettura 2025: focus sull'installazione NECTO
A sinistra: Maglia impregnata con polimeri irrigidenti; a destra: Maglia intessuta con “loop” e cavi passanti. (© ph. Paolo Segala)

 

Tra le sfide, c’è la necessità di semplificare l’approccio di calcolo che coinvolge la nonlinearità geometrica della tensostruttura con la nonlinearità del materiale data dalla particolarità del tessuto. Di questo si sta occupando computazionalmente il Prof. Pierluigi D’Acunto al Politecnico di Monaco.

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Prima di NECTO, quali altri progetti sperimentali? Nel 2016 il Block Research Group dell’ETH di Zurigo, diretto da Philippe Block, con Mariana Popescu, aveva presentato alla 15ª Biennale di architettura Armadillo Vault, una volta in pietra autoportante senza malta. Nel 2017, Popescu e Block sviluppano KnitBridge, un prototipo di ponte realizzato con una casseratura a maglia autoportante, flessibile e priva di scarti. >>> Approfondisci nel PDF in allegato

 

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