POS: in Italia i costi più alti. Tre risoluzioni alla Camera
POS: in Italia i costi più alti. Tre risoluzioni alla Camera
Lo scorso luglio la commissione Finanze della Camera dei deputati ha approvato, con la sola astensione del M5S, una risoluzione presentata dall’On. Paglia di SEL, che recepisce tra l'altro i problemi avanzati da Faib – Federazione Autonoma Italiana Benzinai - e che impegna il Governo ad intervenire per garantire la gratuità delle transazioni POS e forme di defiscalizzazione dei costi fissi collegati per benzinai e tabaccai.
Si tratta del primo intervento parlamentare in tema di impatto dei costi dei sistemi di pagamento elettronico dall’introduzione dell’obbligo di POS.
Dopo l’approvazione da parte della VI^ Commissione Finanze della Camera dei Deputati della risoluzione presentata dall’On. Paglia, sull’obbligo di accettare pagamenti tramite carte di debito, sono state presentate, sullo stesso argomento, alla Camera altre due proposte di risoluzioni presentate dal PD e dal movimento 5 stelle, primi firmatari l’on Causi e l’on Alberti, su cui si svolgeranno nei prossimi giorni le audizioni parlamentari. Tutto questo mentre il Governo procede al rallentatore con incontri one to one, con singoli spezzoni della filiera di gestione della moneta elettronica, e si è tuttora in attesa di una convocazione dal Ministro Guidi degli operatori economici e commerciali, di quelli cioè chiamati a pagare e a sostenere l’intero sistema. La risoluzione approvata in VI commissione, presentata dall’on. Paglia, recepisce i problemi avanzati dalla Categoria dei benzinai e impegna il Governo:
- ad assicurare un abbattimento dei costi fissi del terminale POS, eventualmente anche mediante forme di defiscalizzazione che contemplino il riconoscimento di un credito d’imposta;
- ad assumere iniziative per prevedere la completa gratuità, per ulteriori 12 mesi, delle transazioni effettuate presso impianti di distribuzione di carburante e presso le rivendite di tabacchi per servizi prestati dalle stesse, per conto dello Stato, all’utenza, in attesa della completa abrogazione della commissione applicata.
Le altre due proposte di risoluzione presentate alla X commissione, riepilogano la complessa gestazione e gestione della vicenda legata alla moneta elettronica e formulano precisi impegni all’azione di Governo. La proposta Causi impegna, tra l’altro, il Governo:
- ad accelerare i tempi di attuazione della proposta di regolamento europeo in materia di pagamenti elettronici, prevedendo l’armonizzazione delle commissioni allo 0,2% per le carte di debito e allo 0,3% per le carte di credito;
- a prevedere un pricing fisso per le transazioni effettuate sulla distribuzione carburanti e nelle tabaccherie per i servizi effettuati a favore dello stato;
- a prevedere che le commissioni pagate dagli esercenti nelle funzioni di intermediari a favore dei pagamenti alla pubblica amministrazione siano a totale carico della pubblica amministrazione beneficiaria;
- a prevedere un indicatore sintetico di costo (ISC) che chiarisca il costo sostenuto dall’esercente per il terminale POS. Mentre la proposta Alberti, presentata e sostenuta dal movimento 5 stelle impegna il Governo:
- a prorogare l’entrata in vigore dell’obbligo di accettazione dei pagamenti superiori a 30 euro con carta di debito al 30 giugno 2015;
- ad escludere dall’obbligo le nuove attività per due anni; -a stabilire che i costi di gestione dei pagamenti effettuati con carte di debito, senza eccezione alcuna, siano a carico delle banche e non delle imprese.
A fronte della risposta della politica, il Governo, e per esso il Ministero dello Sviluppo Economico e il MEF, deve dare immediatamente seguito alla sensibilità mostrata dalla sua maggioranza parlamentare (e anche dall’opposizione) sia nella risoluzione approvata che in quelle presentate alla Camera dei Deputati e varare prontamente provvedimenti capaci di acquisire gli impegni a cui lo vincola il Parlamento nella sua massima espressione della volontà popolare, recependo le peculiarità di una Categoria che svolge un servizio a favore delle casse dello Stato, per giunta a titolo gratuito.