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Professionisti Under 35 del Sud: niente bonus per apertura studi

Incentivi ai professionisti: le agevolazioni previste dal Decreto Mezzogiorno non saranno estese agli albi professionali come richiesto da Confprofessioni e dal CUP

Niente sconti per i giovani professionisti del Sud. Nonostante le richieste del CUP e di Confprofessioni in audizione al Senato dello scorso 14 luglio, la conversione in del decreto-legge 91/2017 cosidetto Decreto Mezzogiorno non prevederà l'estensione delle agevolazioni (previste per gli Under 35 che aprono un impresa) agli iscritti agli ordini professionali. Questo peché - come rivelato da Italiaoggi del 18 luglio - i fondi stanziati non sarebbero sufficienti a coprire le attività libero-professionali oltre che le attività di impresa.

Ricordiamo che la misura contenuta nel decreto all'art.1 prevede, per i soggetti dai 18 ai 35 anni residenti nelle regioni previste dal decreto (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) o che vi trasferiscono la residenza entro 60 giorni dalla positiva comunicazione dell'istruttoria richiesta per disporre del beneficio, la ricezione di un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro. Se l'istanza, inoltre, è presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituire una società, l'importo è richiedibile da ciascun socio fino ad un massimo di 200 mila euro.

Le richieste (inascoltate) del CUP
Marina Calderone del CUP aveva proposto di agevolare gli under 35 che vogliono avviare la propria professione nelle Regioni sopracitate eliminando per i primi tre anni il contributo minimo previdenziale. E' stato inoltre proposto di estendere ai giovani professionisti la misura “Resto al Sud” poiché, durante la crisi economica, sono stati colpiti anche gli iscritti agli Albi professionali, che hanno registrato una forte perdita di clienti e fatturato. Perciò, “una norma che nasce con la finalità di aiutare il tessuto produttivo del Sud non può non contemplare anche una platea di lavoratori della conoscenza che a livello nazionale conta circa 2,5 milioni di iscritti e contribuisce a dare lavoro ad un indotto di altri quattro milioni di persone".

Altre richieste
Altri emendamenti al DDL chiedono l'applicazione di agevolazioni ai professionisti sotto forma di finanziamenti agevolati per facilitare gli investimenti per l’acquisto di attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali al fine di migliorare la loro offerta, per pareggiare quanto avviene con gli imprenditori.