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Sentenza su prestazioni gratuite, anche per i Geologi "sentenza sconcertante"

Sentenza su prestazioni gratuite, anche i Geologi una sentenza sconcertante

Francesco Peduto, Presidente CNG: sentenza sconcertante che non tiene conto dei principi del Codice Appalti
 
“La sentenza n. 4614/2017, con la quale il Consiglio di Stato ha ribaltato un pronunciamento del TAR Calabria relativo all’illegittimità di una gara bandita dal Comune di Catanzaro che, per la redazione del piano strutturale della città, aveva stabilito un compenso simbolico di un euro, è sconcertante”. È la risposta del Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, in merito alla sentenza del Consiglio di Stato n. 4614 del 3 ottobre 2017 che ha dato il via libera ai contratti a titolo gratuito per i professionisti.
 
“Una sentenza illogica e inspiegabile, - denuncia Peduto - che non tiene in nessun conto dei principi del Codice Appalti, il quale, non solo delinea un percorso mirando alla qualità del progetto, ma addirittura, nella versione emendata dal correttivo, stabilisce l'obbligo di utilizzare il Decreto Parametri per stabilire correttamente i compensi da porre a base di gara. Non possiamo essere assolutamente d’accordo con il merito delle motivazioni utilizzate per la sentenza, alcune delle quali riteniamo che siano addirittura infondate tenendo conto della normativa vigente: in particolare  ai sensi del combinato disposto dei commi 8, 8 bis e 8 ter dell’articolo 24 del Dlgs 50/2016 sono vietate le prestazioni professionali a titolo gratuito a vantaggio di una pubblica amministrazione, il pagamento del corrispettivo non può essere subordinato al finanziamento dell’opera, né  possono essere previste, quale corrispettivo, forme di sponsorizzazione o di rimborso”.
 
“È una sentenza pericolosissima, che potrebbe determinare coni d’ombra nel comportamento della Pubblica Amministrazione, soprattutto in relazione ad inquietanti e non meglio identificate altre utilità e lascio alla fantasia di ognuno immaginare le possibili degenerazioni derivanti dall’utilizzo di tale strumento” continua. “I Professionisti non possono assistere inermi ad una sentenza che lede la loro dignità ma anche i legittimi interessi dei cittadini e del Paese, pertanto nei prossimi giorni verificheremo insieme agli altri Presidenti della Rete delle Professioni Tecniche ogni utile azione da mettere in campo per rimediare a questa scellerata decisione” conclude il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi.