Lo scorso 18 febbraio sul sito dei Vigili del Fuoco è stata pubblicata la guida “Le cause d’incendio e/o di esplosione nelle caldaie e generatori di calore in ambienti domestici”, curata dal Nucleo Investigativo Antincendi di Roma.
Il documento illustra tutti i rischi derivanti da installazioni non corrette delle caldaie a uso civile, le corrette procedure per la prevenzione e le norme di riferimento.
La guida si apre con i dati statistici sugli incidenti evidenziando l’andamento del numero di incidenti accaduti dal 2009 al 2014 e derivanti da “gas canalizzato”.
La dicitura “gas canalizzato” si riferisce oltre che alle reti distribuzione del gas naturale anche alle reti di distribuzione cittadine di GPL e di propano-aria.
I dati sono tratti dalla “Statistica incidenti da gas combustibile in Italia –anno 2014”, pubblicata dal Comitato Italiano Gas – CIG
I CONTROLLI. La guida passa poi all’illustrazione del tipo di combustibile e quindi al tipo di impianto descrivendo con chiarezza tutti i controlli periodici e l’importanza di essi.
Sull'argomento dei controlli occorre innanzitutto fare un po’ di chiarezza. Si ricorda infatti che la revisione dell’impianto è da tenere ben distinta dal controllo dell’efficienza energetica, meglio conosciuta anche con i nomi di verifica dei fumi o bollino blu.
Il primo intervento è obbligatorio per tutti i tipi di impianto di riscaldamento, compresa la classica caldaia domestica installata all'esterno con potenza inferiore a 35 kW; per quanto riguarda invece il controllo di efficienza energetica questo è previsto per tutti gli impianti che superino una potenza di 10 kW.
SISTEMI DI SICUREZZA. Molto interessante è il paragrafo dedicato alla descrizione della sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione sottolineando l’importanza della corretta progettazione, della installazione e dei controlli della canna fumaria o del comignolo.
Il volume infatti passa in esame i vari tipi impianti, gli errori di installazione, i rimedi fai da te, le condizioni generali di rischio che riguardano in particolare caldaie ad uso civile con potenza fino a 35 kW, ma che possono essere utilizzati come riferimento anche per generatori superiori, camini e stufe.
All’interno del documento anche l’analisi del rischio incendio, della corretta ventilazione, degli scaldabagni, delle stufe a pellet, di quelle a gas e infine i profili di competenza, dal proprietario fino alle autorità che devono vigilare sulla sicurezza degli impianti stessi.
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