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Spazi confinati: cosa sono, la normativa, le cause degli incidenti sul lavoro e la gestione dell'emergenza

Gli ambienti confinati o a rischio di inquinamento presentano pericoli intrinsechi che rendono complesse le attività lavorative e l’eventuale soccorso.

Spazi confinati: cosa sono

Gli spazi confinati, detti anche ambienti a rischio di inquinamento, sono luoghi non progettati per la permanenza delle persone, ove esiste almeno un fattore di rischio accertato e possono determinarsi un infortunio grave o pericolo per la vita del lavoratore.

In questi ambienti c’è il rischio che sostanze tossiche e condizioni sfavorevoli, quali la caduta dall’alto di oggetti, possano causare perdita di coscienza, asfissia o ferite; altre situazioni rientranti nella casistica possono essere quelle di scarsa illuminazione, esposizione ad agenti chimici o biologici pericolosi, scivolamenti, presenza di cavi o tubazioni, ustioni o congelamenti a causa di temperature ostili.

 

Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori.
Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori. (Sicurpal)

 

Incidenti sul lavoro: numeri alla mano

Telegiornali e quotidiani riportano spesso notizie di vittime sul lavoro e spesso anche dei loro soccorritori. Casi di intossicazione, asfissia, incendio o esplosioni hanno riempito le pagine di cronaca: ultima la drammatica serie a catena di incidenti mortali avvenuta in provincia di Palermo nel maggio 2024 dovuta ad esalazioni di idrogeno solforato nei condotti fognari.

Grande attenzione va posta anche all’errore umano: negligenza, scarsa formazione, carenze organizzative e il mancato, o incompleto, utilizzo dei D.P.I., sono fattori importanti nel determinare l’entità dei risvolti di un incidente sul luogo di lavoro, a maggior ragione se si opera in ambienti confinati e pericolosi. Inutile ribadire che ad oggi una vera e propria cultura del rischio e della prevenzione è ancora poco presente in Italia.

  

Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori.
Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori. (Sicurpal)

  

Spazi confinati: il D.Lgs 81/08

Il D. Lgs. 81/08 è il Testo Unico sulla sicurezza, ove si individuano una serie di divieti, obblighi e misure preventive da tenere in considerazione per evitare incidenti negli ambienti confinati. Molto importante è l’art. 66, che vieta l’accesso dei lavoratori in ambienti dove potrebbero essere presenti gas nocivi senza che sia stata prima accertata l’assenza del potenziale pericolo.

Il medesimo articolo si occupa poi delle dimensioni agli accessi agli ambienti confinati: questi devono essere idonei al passaggio dei lavoratori e, in caso di necessità, dei soccorritori: “l’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi”. Le dimensioni di detti accessi devono essere aumentate qualora il lavoratore porti con sé strumenti di lavoro ingombranti o dispositivi di sicurezza, che aumentino la necessità di spazio.

Il D. Lgs. N° 81 del 2008 sottolinea inoltre l’importanza dell’informazione e della formazione del lavoratore: il personale che opera in ambienti confinati, infatti, deve essere opportunamente informato e addestrato.

 

Spazi confinati: il D.P.R 177/11

Per integrare il D.Lgs 81/08, e per contrastare il numero ancora elevato di incidenti, nel novembre 2011 è entrato in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica 177/11: “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati”.

Nel decreto sono presenti una serie di linee guida generali a cui far riferimento, e si stabilisce che solamente i lavoratori autonomi e le imprese qualificate che detengano determinati requisiti possano operare in tali luoghi di lavoro.

Anche questa normativa sottolinea l’importanza della formazione, informazione e addestramento. È obbligatorio che i lavoratori siano consapevoli dei rischi e dei pericoli a cui vanno incontro, e conoscano tutto ciò che è necessario per evitarli. Per esperto si intende che la persona deve aver maturato almeno un’esperienza pari o superiore ai tre anni di lavoro in spazi confinati.

Tra gli obblighi previsti dal D.P.R. 177/11 c’è quello di dotarsi dei necessari D.P.I. e attrezzature di sicurezza, come autorespiratori, rivelatori di gas e sistemi di soccorso e/o recupero.

Importanti infine le responsabilità affidate al committente dei lavori. Deve essere lui, in primis, ad informare i lavoratori dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro, delle caratteristiche di quest’ultimo, sulle misure di prevenzione adottate e su quelle di soccorso previste.

Il datore di lavoro, inoltre, deve nominare un proprio rappresentante competente in materia di sicurezza sul lavoro, adeguatamente formato, che vigili e coordini le attività, prevendo anche una procedura che elimini, o perlomeno riduca, i rischi e i pericoli derivanti dallo studio e analisi delle fasi di lavoro.

 

Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori.
Gli spazi confinati e i rischi per i lavoratori. (Sicurpal)

 

Gestione dell’emergenza negli ambienti confinati

Un’importante caratteristica degli ambienti confinati è la difficoltà delle procedure di soccorso e della gestione dell’emergenza in caso di incidente.

Le fasi di emergenza, infatti, spesso generano catene di vittime, anche tra i soccorritori.

Il D.P.R. 177/11 ha tenuto conto di ciò e ha stabilito che “deve essere adottata ed efficacemente attuata una procedura di lavoro diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati”, che comprenda l’organizzazione dell’eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale e dei Vigili del Fuoco.

I soccorritori necessitano, a loro volta, di un’adeguata informazione sulle caratteristiche del luogo di lavoro, sui D.P.I. da utilizzare, e sul tipo di pericoli a cui vanno incontro, per evitare di essere a loro volta vittime di incidenti.

Soccorso negli spazi confinati

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Spazi confinati: i D.P.I. di 3° Categoria

Il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di 3° Categoria permette, spesso, di evitare epiloghi tragici agli incidenti sul lavoro.

L’art. 74 del D.Lgs. 81/08 fornisce la seguente definizione di DPI: “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.

I D.P.I. devono essere sempre utilizzati quando si lavora negli ambienti confinati. Devono, inoltre, essere adeguati al tipo di rischio che il lavoratore corre nello svolgere il suo lavoro e tenere conto delle esigenze ergonomiche di chi dovrà utilizzarli. In particolare, gli strumenti per la protezione delle vie respiratorie vanno sempre utilizzati quando ci sia il rischio di intossicazione da gas, carenza di ossigeno, in presenza di fumi di metalli pesanti o polveri, per i lavori in pozzetti, canali e vani sotterranei della rete fognaria.

È importantissimo, inoltre, che chi è destinato ad utilizzare i D.P.I. venga adeguatamente formato sulla funzione e sul modo di utilizzo. Stesso principio vale per chi, in caso di incidente, è deputato al soccorso e che, quindi, deve indossare i medesimi D.P.I. Infine i D.P.I. devono essere conformi e possedere la marcatura CE, che garantisce che il produttore, o chi per lui, possa mostrare, qualora gli venga richiesto, la dichiarazione di conformità CE.

 


Sicurezza lavoro: l'impegno di Sicurpal e Sicurform

L’impegno di Sicurpal e Sicurform è da sempre quello di informare e formare sui rischi connessi a questo tipo di luoghi di lavoro, fornendo convegni itineranti e formazione specifica di qualità.

Sicurform Srl è la società di formazione specializzata in corsi per spazi confinati, DPI anticaduta e sistemi di ancoraggio.

Sicurpal Srl, da sempre sensibile al tema della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro, è leader italiano nella produzione e vendita di linee vita e sistemi anticaduta. Azienda sita in provincia di Bastiglia (MO), da oltre 26 anni offriamo al nostro cliente un servizio chiavi in mano, al fine di garantire un pacchetto completo di servizi pre e post vendita.
Siamo in grado di offrire sopralluoghi e preventivi gratuiti, progettazione e assistenza tecnica ed installazione e revisione dei sistemi anticaduta grazie a personale interno qualificato. 

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