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Terremoto, le mosse del Governo: risarcimento a tutti i danneggiati ed Errani commissario

Il Consiglio dei Ministri ha fatto il punto a una settimana dal sisma che ha colpito il Centro Italia. A livello fiscale, ci sarà una rimodulazione degli sgravi del 65%, rendendo il bonus per gli adeguamenti di più facile applicazione per incapienti e condomini

Data di pubblicazione originale dell'articolo: 2/9/2016


Il Consiglio dei Ministri ha fatto il punto a una settimana dal sisma che ha colpito il Centro Italia. A livello fiscale, ci sarà una rimodulazione degli sgravi del 65%, rendendo il bonus per gli adeguamenti di più facile applicazione per incapienti e condomini. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il neo-commissario Errani hanno presentato una prima relazione ai presidenti delle Regioni.

La ricostruzione è appena partita, ma prima bisognerà risarcire tutti i danneggiati dal sisma e impostare una linea, assieme a Regioni, Province aurtonome e comuni, per un piano di sicurezza che, interfacciandosi con l'idea di Casa Italia, possa evitare che in futuro si verificano tragedie come quelle di Amatrice, Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto a seguito di una forte scossa.

Lo hanno ribadito, con forza, tutti i protagonisti intervenuti ieri nel Consiglio dei Ministri dedicato al terremoto in Centro Italia del 24 agosto scorso. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti ha incontrato le commissioni Ambiente e Lavori pubblici di Camera e Senato mentre, in contemporanea, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il neo-commissario Vasco Errani hanno presentato una prima relazione ai presidenti delle Regioni.

De Vincenti, rivendicando l'azione forte del Governo, ha anche ricapitolato i freddi numeri: 294 vittime, 285 delle quali identificate, con 386 feriti e 238 persone salvate. I posti letto allestiti nelle tende sono 6.316, ma quelli effettivamente occupati sono 4.013. A livello normativo, dopo il decreto che ha attivato lo stato di emergenza, ne è in arrivo un altro per risolvere la gestione delle macerie.

L'opera di Errani: ricostruire ripartendo dal rafforzamento delle strutture tecniche in mano ai comuni
Il neo-commissario per la ricostruzione dei territori coolpiti dal terremoto opererà il coordinamento con le amministrazioni statali, in raccordo con i Presidenti delle Regioni interessate dal sisma e con i Sindaci, nonchè in stretto contatto con l’Autorità nazionale anticorruzione, per definire piani, programmi e risorse necessarie a ricostruire edifici pubblici e privati ed infrastrutture.

Partendo dal presupposto che non sarà un commissario 'a campana', Errani ha subito precisato che "sarà salvaguardata l'identità dei territori, non esiste un modello Emilia o un modello Friuli, l'unico modello è il territorio, la sua identità e la sua vocazione". Le due direttrici, comunque, sono ricostruzione e prevenzione. E qui, oltre alle norme tecniche già presenti per costruzioni o nuove ristrutturazioni, entrerà in scena Casa Italia, il piano voluto fortemente da Renzi. In particolare, è prevista una rimodulazione degli sgravi del 65%, rendendo il bonus per gli adeguamenti di più facile applicazione per incapienti e condomini.

A livello normativo, entro tre-quattro settimane al massimo arriverà un decreto legislativo che conterrà tutte le procedure, le deroghe, i poteri e le funzioni per mettere mano alla fase della ricostruzione. L'obiettivo è accorciare il più possibile i tempi dell'avvio della ricostruzione senza aspettare la completa uscita della fase dell'emergenza. Errani ha in mente di valorizzare soprattutto gli enti locali, rafforzando le strutture tecniche dei Comuni.

Sarà il locale, quindi, che dovrà iniziare l'opera: i comuni rivestiranno un ruolo di "front office" con la popolazione. La struttura commissariale punterà proprio sul coinvolgimento dei Comuni e la catena di governo della ricostruzione, ha sottolineato, deve incentrarsi sui sindaci.

Infine, nessuna promessa, ma semplicemente delle direttive-base: l'Emilia Romagna nel 2012 ha fatto una corsa per realizzare in 4 mesi nuove scuole, ma il sisma era avvenuto a maggio. Nel caso di Amatrice e Accumoli le priorità vanno date ad altro, programmando gli edifici edifici scolastici per l'inizio di settembre 2017.