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Valutazione, prevenzione e monitoraggio sismico di edifici pubblici strategici friulani (SPB)

Il workpackage 9 è un progetto che prevede di sottoporre alcuni fabbricati pubblici strategici rilevanti (fabbricati sentinella) rientranti in 3 comuni rappresentantivi delle realtà regionale ad una serie di misure dirette parziali (basate sul rumore ambientale) e prolungate nel tempo (mediante l'utilizzo di accelerometri) per la prevenzione del rischio sismico dei fabbricati medesimi.

INTRODUZIONE AL PROGETTO WORKPACKAGE 9

La protezione civile FVG, nell'ambito del progetto europeo Holistic (workpackage 9 che riguarda la prevenzione del rischio sismico), ha partecipato a vari meeting organizzati dai vari partner del progetto in svariate località in Italia oltre che in Croazia, Grecia, Bosnia/Herzegovina, Serbia ed in Montenegro.

Obiettivo generale del progetto Holistic è quello di sostenere la gestione congiunta sostenibile delle risorse naturali attraverso la prevenzione degli incendi e dei terremoti, sostenere l'uso sostenibile della biomassa e sviluppare la cooperazione transfrontaliera nelle aree coinvolte. 

Per quanto riguarda il workpackage 9 il progetto prevede di sottoporre alcuni fabbricati pubblici strategici rilevanti (fabbricati sentinella) rientranti in 3 comuni rappresentantivi delle realtà regionale ad una serie di misure dirette parziali (basate sul rumore ambientale) e prolungate nel tempo (mediante l'utilizzo di accelerometri) per la prevenzione del rischio sismico dei fabbricati medesimi.

Tale progetto ha anche lo scopo di incremetare la collaborazione dei partner transfrontalieri, migliorare ed ottimizzare il flusso e lo scambio delle informazioni ed i protocolli di scambio delle infomationi tra i paesi che si affacciano sull'Adriatico.

Il workpackage 9 è stato suddivisio nelle seguenti azioni di progetto:

WP9.1: Raccolata dati dei fabbrictai da sottoporre ad analisi;
WP9.2: Attivazione delle procedure di analisi da applicare;
WP9.3: Monitoragio dei fabbricati strategici (SPB);
WP9.4: Esame e diffusione dei risultati ottenuti;
WP9.5: Sostenibilità dei risultati del progetto pilota sotto l'aspetto finanziario,  suggerimenti da dare alle protezioni civili nazionali per il miglioramento delle strategie di monitoraggio e di prevenzione e suggerire miglioramenti da apportare alle legislazioni nazionali, ai codici di condatta ed alle politiche di intervento.

Per quanto riguarda gli aspetti strettamemte sismici la regione FVG presenta caratteristiche geomorfologiche molto diverse tra di loro in base alle zone di riferimento che vanno dalla montagna nella zona nord della regione (con un'altezza massima di oltre 2500 m sulla Carnia; Jouf Montasio) ed il mare Adriatico a sud. 

Quindi presenta una vasta area montagnosa a nord e una zona più piccola a sud pianeggiante e degradante verso la costa. Tra le due zone principali più  caratteristiche vi è una zona collinare la cui estensione è limitata. 

Dal punto di vista del rischio sismico la regione FVG è vicina alla zona di attraversamento dalla zona Alpina ad una zona di faglie con maggiori aree sismiche situate nelle zone di pianura e delle alte montagne vicino al confine est con la Slovenia.

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All'interno del progetto si è scelto di eseguire le misurazioni di cui si è parlato in precedenza (rumore ambientale e accelerometriche) presso alcuni edifici strategici (di proprietà pubblica) situati all'interno di 3 comuni pilota che rappresentano sismicamente un po tutta la regione. I tre comuni pilota scelti sono situati in zona simica 2 (classificazione sismica della regione FVG come da delibera giunta regionale n. 845 del 6 maggio 2010, vedasi sopra) e sono rappresentati da Tolmezzo (provincia Udine), Cividale (provincia Udine) e Spilimbergo (provincia Pordenone).

Gli edifici strategici 

Per esplicare meglio il significato di fabbricati strategici si riporta di seguito l'elenco delle tipologie di opere e di edifici di interesse strategico e rilevante (così come classificati dagli artt. 2 e 3 del Decreto del Presidente della Regione 27 luglio 2011, n. 0176/Pres) per giuistificare anche la scelta dei fabbricati all'interno dei comuni pilota individuati.

Gli edifici di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile sono quelli in tutto o in parte ospitanti funzioni di comando, supervisione e controllo, sale operative, strutture ed impianti di trasmissione, banche dati, strutture di supporto logistico per il personale operativo quali alloggiamenti e vettovagliamento, strutture adibite all’attività logistica di supporto alle operazioni di protezione civile quali stoccaggio, movimentazione, trasporto, comprese le strutture per l’alloggiamento di strumentazione di monitoraggio con funzione di allerta, autorimesse e depositi, strutture per l’assistenza e l’informazione alla popolazione, strutture e presidi ospedalieri, il cui utilizzo è regolato dai seguenti soggetti istituzionali: 

a) organismi governativi; 
b) uffici territoriali di Governo; 
c) Protezione civile regionale e comunale e associazioni di volontariato di protezione civile; 
d) Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
e) Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia; 
f) Forze armate; 
g) Forze di polizia; 
h) Corpo forestale dello Stato e regionale; 
i) Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
j) Consiglio Nazionale delle Ricerche; 
k) Corpo nazionale di soccorso alpino; 
l) Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica sperimentale; 
m) Ente nazionale per le strade; 
n) Società di gestione autostradale; 
o) Friuli Venezia Giulia Strade Spa; 
p) Rete Ferroviaria Italiana; 
q) Proprietari e gestori della rete di trasmissione nazionale, delle reti di distribuzione e di impianti rilevanti di produzione elettrica. 

Altri edifici di interesse strategico sono: 

a) gli ospedali di rilievo nazionale e di alta specialità, ospedali di rilievo regionale, edifici di ospedali della rete ospedaliera regionale ospitanti i servizi la cui funzionalità è essenziale nelle situazioni di emergenza, quali pronto soccorso, dipartimento di emergenza, centrali operative del 118, aree chirurgiche e di terapia intensiva, edifici di Aziende per i Servizi Sanitari e Aziende Ospedaliere ospitanti funzioni operative per l’emergenza; 

b) gli edifici individuati nel piano di protezione civile regionale e comunale. 

Le opere la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile consistono in: 

a) strutture primarie, connesse con il funzionamento di acquedotti, quali opere di presa, regolazione e adduzione;
b) strutture connesse con la produzione, il trasporto e la distribuzione di materiali combustibili; 
c) strutture connesse con il funzionamento di servizi di comunicazione a distribuzione nazionale e regionale, quali radio, televisioni, telefonia fissa e mobile, ponti radio; 
d) autostrade, strade statali e regionali, ed opere d’arte annesse, quali ponti, viadotti, gallerie, opere di contenimento e sostegno, sistemi di informazione all’utenza, torri faro; 
e) strade provinciali e comunali ed opere d’arte annesse, individuate nei piani di protezione civile, quali ponti, viadotti, gallerie, opere di contenimento e sostegno, sistemi di informazione all’utenza, torri faro; 
f) stazioni aeroportuali, eliporti, porti e stazioni marittime; 
g) dighe; 
h) impianti classificati come grandi stazioni ferroviarie, reti ferroviarie ed opere d’arte annesse; 
i) altre strutture e infrastrutture specificate nei piani di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell’emergenza.

CAPITALIZZAZIONE DI ESPERIENZE PRECEDENTI (WP3)

All'interno del progetto HOLISTIC, ed in occasione di una delle varie riunioni tenute con i vari partner del progetto, la protezione civile FVG ha presentato il progetto ASSES sviluppato dalla stessa protezione civile in collaborazione con l'istituto OGS di Trieste, l'università degli studi di Trieste e di Udine.

Tale progetto, sviluppato nell'arco di tre anni e finanziato dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, aveva come scopo lo studio del rischio sismico degli edifici scolastici e la definizione di strumenti utili per la sua riduzione. 

Le attività di indagine e di valutazione sono state strutturate e sviluppate in modo da venire a conoscenza della situazione generale in termini di livello di rischio e necessità di intervento sugli edifici scolastici individuali attraverso un numero limitato di indicatori individuati attraverso un approccio olistico al problema, cioè, allo stesso tempo prendendo in considerazione il pericolo, la vulnerabilità e l'esposizione.

Lo studio è stato organizzato su 3 livelli di dettaglio.

Il livello 1 ("a tavolino") si basa solo su documenti di dati, facendo riferimento alla caratterizzazione nazionale della mappa di pericolosità sismica, la vulnerabilità dell'edificio ed ai dati di edifici scolastici pubblici, da cui derivano le dimensioni e tipo di edificio.

Nel livello 2 ("rapido"), sono stati ispezionati i siti in cui sono ubicati gli edifici scolastici oggetto di analisi e sono state individuate le zone potenzialmente instabili. Lo scuotimento è stato calcolato tramite modellazione 1D sulla base dei profili di velocità disponibili o stimati attraverso specifiche valutazioni e indagini geologiche e geofisiche. La vulnerabilità è stata valutata integrando le informazioni ricavate dall’anagrafe dell’edilizia scolastica e dalle planimetrie dell’edificio con ispezioni visive e indagini strumentali speditive.

Nel Livello 3 ("dettaglio"), il comportamento strutturale dell'edificio è stata valutata attraverso una dettagliata modellazione dinamica. Tutte le valutazioni sono state effettuate allo scopo di identificare qualsiasi criticità nel caso di un terremoto e un'indicazione della necessità di un intervento.

L'approccio multilivello si è rivelato molto utile per individuare i casi in cui era opportuno indagare a livello più alto. Fondamentalmente, con questo approccio, i risultati delle valutazioni ottenute a livello 1 dirigono la scelta degli edifici su cui eseguire l'analisi di livello 2, ed i risultati della valutazione del livello 2 guida l'identificazione degli edifici su cui applicare l'analisi a livello 3.

... continua la lettura nel pdf.


L'indice del Report

INTRODUZIONE AL WORKPACKAGE 9

IL PROGETTO PILOTA IN FVG
Gli edifici strategici 

CAPITALIZZAZIONE DI ESPERIENZE PRECEDENTI (WP3)

BASI TEORICHE DELLE MISURE DI MICROTREMORE

REALIZZAZIONE DEL PROGETTO PILOTA
Acquisizione dati
Protocolli per la misurazione
Elaborazione dati acquisiti
Gli allegati alla relazione generale
Riepilogo delle misure eseguite
Il monitoraggio in continuo

CONCLUSIONI
Misure volte a migliorare vulnerabilità o di adeguamento sismico
Valutazione degli interventi di miglioramento o adeguamento sismico
Le esperienze e le lezioni apprese
Raccomandazioni

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