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Ah, i figli! Imu e Tasi seconda casa cancellate se vanno a discendenti o genitori?

La proposta di NCD di cancellare il pagamento di Tasi e Imu sulla seconda casa se questa va a discenti di primo grado (in primis i figli) deriva dal fatto che si vuol considerare rientrante nel concetto di "prima casa” anche quella affidata ai parenti più stretti (genitori e figli). La potenziale modifica alla Legge di Stabilità 2016 è al vaglio di Governo e Maggioranza

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Il Governo sta valutando la possibilità di abolire anche le tasse, Imu e Tasi, anche sulle abitazioni date in comodato dai genitori ai figli (oppure viceversa), estendendo così il concetto di prima casa anche a quelle affidate ai congiunti più stretti. Se passasse la proposta di NCD, di cui si è fatta portavoce la senatrice Federica Chiavaroli, ne beneficierebbero in totale 2,48 milioni di famiglie, pari al 9,6% del totale italiano.

Il che, secondo i promotori della proposta, non comporterebbe particolari problemi di copertura finanziaria: i mancati introiti si potrebbero infatti coprire, almeno in parte, con i 91 milioni di euro versati dai contribuenti che possiedono una prima casa di pregio (categoria A1, A8 e A9), esclusi all'ultimo minuto dall'esenzione dall'Imu.

Tasse seconda casa: come funziona adesso
Attualmente, il comodato gratuito dà titolo a non pagare la Tasi solo agli enti non profit che cedano un immobile o una sua porzione a un altro ente non profit, secondo quanto previsto da una risoluzione delle Finanze.

Altri possibili ritocchi alla Stabilità
Non c'è solo la seconda casa al centro delle possibili integrazioni alla Stabilità 2016. Eccone alcune:

  • introduzione di un credito d’imposta per investimenti in favore delle regioni del Sud;
  • incremento dello sgravio dal pagamento dei contributi per i neo assunti (attualmente il testo prevede solo il 40% e non il 100% come l’anno scorso: invece lo si vorrebbe portare almeno fino all’80%);
  • rafforzamento delle misure per famiglia e povertà, anche con l’eventuale ricorso a un sistema a scaglioni;
  • ripristino del tetto dei mille euro per l’uso del contante per il solo money transfer;
  • pagamento del canone Rai in bolletta della luce a rate bimestrali come inizialmente proposto dal Governo, idea poi abbandonata in favore di un unico versamento, con la fattura di febbraio, di 100 euro.

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