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Buco nell’ozono: allarme dell’Istituto Antartico Cileno

Dimensioni record del buco nel mese di ottobre 2015: 28 milioni di chilometri quadrati

Un comunicato stampa dell’Istituto Antartico Cileno di dicembre 2015 ha rivelato che all’inizio del mese il foro nello strato di ozono sopra l’Antartide ha mostrato dimensioni pari a 10 milioni di chilometri quadrati.

«L’impoverimento dello strato di ozono è causata in primo luogo dalla presenza nella stratosfera polare di sostanze generate dalle attività industriali a medie latitudini – ha confermato Raul Cordero, esperto dell’Università di Santiago del Cile che ha guidato la ricerca – Ma la distruzione dello strato di ozono è più chiaramente visibile alle alte latitudini, in particolare in Antartide».

Sembra che nell’ultimo anno abbiamo avuto il quarto buco dell’ozono più grande da quando si è iniziato a misurarlo… Le dimensioni registrate sono state pari a 28 milioni di chilometri quadrati a ottobre 2015.

Ciò è imputabile secondo i ricercatori essenzialmente all’utilizzo di clorofluorocarburi (CFC) nelle attività umane: le sostanze sono infatti state sdoganate e continuano ad essere utilizzate, nonostante la consapevolezza dei danni che arrecano al Pianeta.

Nel 2016 si auspica l’approvazione di alcuni emendamenti al Protocollo di Montreal per aggiungere limiti all’emissione di HFC (idrofluorocarburi).

Vedi anche www.inach.cl/inach/