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Appalti oltre i 100 milioni: BIM obbligatorio per la progettazione dal 2019

Prime anticipazioni sul decreto per l'utilizzazione del BIM in Italia: primo obbligo dal 2019 solamente per le opere sopra i 100 milioni. Le scadenze saranno progressive con sistema a pieno regime nel 2022 ed effettuazione tradizionale per i lavori semplici

La Commissione Baratono ha messo giù i primi paletti del nuovo decreto del MIT per l'utilizzazione del BIM in Italia, soprattutto a livello di calendario: la progettazione in BIM sarà obbligatoria, dal 2019, solamente per gli Appalti sopra i 100 milioni e le scadenze saranno progressive, con entrata a pieno regime dal 2022. Garantita comunque la possibilità, per i lavori semplici, di continuare a operare coi metodi tradizionali.

L'introduzione del BIM negli Appalti per amministrazioni e imprese è stabilita dal Nuovo Codice Appalti (art. 23 comma 13), che appunto indica la fissazione di modalità e tempistiche con decreto del MIT. La Commissione, istituita dal ministro Delrio e guidata da Pietro Baratono, sta arrivando alla conclusione del testo ed entro il mese di febbraio la scrittura dovrebbe essere completata.

Il tutto si incastra con la definizione, ormai prossima, del DPCM sul sistema di abilitazione delle stazioni appaltanti che è il vero cuore del cd. Correttivo Appalti, perché gli enti senza risorse adeguate non potranno più gestire appalti milionari e per bandire le gare le pubbliche amministrazioni dovranno qualificarsi per una delle 4 fasce di importo dell'albo che sarà gestito direttamente dall'Anac. L'obbligatorierà di iscrizione scatterà per tutti gli appalti di lavoro sopra i 150 mila euro e per quelli di beni e servizi sopra i 40 mila euro.

Tornando al BIM, va segnalato che nel 2016 ci sono stati solo 26 bandi sopra i 100 milioni (dati Cresme): l'obbligatorietà scatterà dal 2019, con allargamento nel biennio successivo (fino al 2021) ad altri soggetti seguendo un criterio legato alla complessità delle opere e non al valore delle stesse. Si dovrà quindi usare il BIM per le costruzioni strategiche con particolari standard di sicurezza e svariate persone che accedono all'utilizzo. Dal 2022 teorica piena entrata a regime.

Per quel che riguarda i lavori semplici (ad. es. edifici residenziali senza particolari problematiche inerenti la sicurezza), il BIM non sarà mai obbligatorio.