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I tre paletti del Decreto Terremoto: miglioramento flessibile, white list e anticorruzione

Domani, in CDM, l'approvazione definitiva. Albo dei progettisti gestito dal Commissario, gare anche per gli appalti privati, iscrizione obbligatoria alle liste per tutte le attività edili e sconti fino al 35% sul rispetto dei parametri strutturali previsti nelle NTC

Il Decreto Terremoto è pronto e sarà firmato domani dal premier Matteo Renzi, che nel Consiglio dei Ministri darà il via ufficiale al 'progetto ricostruzione' delle zone duramente colpite dal sisma del 24 agosto scorso. Vediamo, in breve, i tre paletti principali che tengono in piedi i 53 articoli del provvedimento.

1. Miglioramento sismico flessibile per la ricostruzione degli edifici privati

  • dentro il cratere: tutte le case (prime e seconde ed edifici non residenziali) riceveranno un contributo pari al 100% del valore che risulta dal prodotto tra la superficie dell'immobile e il valore espresso in euro/mq. Il modello di calcolo sarà definito con una apposita ordinanza e nel calcolo del contributo si tiene anche conto del costo di progettazione (pari al 10%).
  • fuori dal cratere: per avere diritto all'indennizzo dovrà essere dimostrato il "nesso di causalità" tra il danno e il sisma. In ogni caso, contributo al 50% per le seconde case.
  • adeguamento sismico edifici pubblici e scuole: previsto l'adeguamento sismico ossia il massimo livello di resistenza alle azioni sismiche;
  • adeguamento sismico edifici privati: ok al miglioramento sismico per un livello pari ad almeno all'80% del parametro massimo richiesto per l'adeguamento. Si potrà arrivare però almeno al 65% "laddove non fosse possibile raggiungere la percentuale sopra indicata", cioè l'80 per cento.

Capitolo finanziamenti: previsti prestiti agevolati a PMI e microimprese, fino a 30 mila euro per la ripresa dell'attività (tasso zero, rimborso in 10 anni) e fino a 600 mila euro per le nuove imprese (tasso zero, rimborso in 8 anni).

2. White list
Prevista l'iscrizione obbligatoria all'anagrafe tenuta dalla struttura di missione del Ministero dell'Interno per tutte le attività edili, anche private. Per accedere ai cantieri non basterà la richiesta di iscrizione (pratica attiva da tempo in molte prefetture italiane) ma servirà "l'avvenuta iscrizione", con valore di dodici mesi. L'impresa dovrà cioè richiedere l'iscrizione, sottoporsi ai controlli e attendere gli esiti delle verifiche. Per essere iscritti all'elenco, denominato "Anagrafe antimafia degli esecutori", bisognerà superare con esito positivo le verifiche antimafia.

3. Appalti ANAC: protoccolo tra ANAC, Vasco Errani e Invitalia
I controlli sugli appalti saranno affidati all'Autorità Anticorruzione. Il 'come' sarà disciplinato da un protocollo definito assieme a Invitalia da Raffaele Cantone e Vasco Errani, commissario straordinario alla ricostruzione. Tutte le stazioni appaltanti dovranno ricorrere a Invitalia per bandire le gare relative a opere pubbliche e beni culturali. Già detto della White List, si sottolinea che tutti i contratti di appalto e di subappalto saranno soggetti agli obblighi di tracciabilità finanziaria previsti dalla legge 136/2010 (articoli 3 e 6).