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Progetti BIM come sponsorizzazione: l'Oice contro il Comune di Gubbio

Dopo l'ultimo affidamento a titolo gratuito, da parte del Comune di Gubbio, di una progettazione in BIM 'mascherata' da sponsorizzazione, l'Oice ha chiesto di eliminare questa procedura nel prossimo correttivo al nuovo Codice Appalti

Dopo l'ultimo affidamento a titolo gratuito, da parte del Comune di Gubbio, di una progettazione in BIM 'mascherata' da sponsorizzazione, l'Oice ha chiesto di eliminare questa procedura (prevista dall'art.19 del d.lgs 50/2016) nel prossimo correttivo al nuovo Codice Appalti

Basta affidamenti di progettazione in BIM come 'cambio merce' o mascherati da sponsorizzazione. L'Oice si fa sentire dopo l'ultimo bando del Comune di Gubbio che affida a professionisti iscritti all'albo la riprogettazione, a titolo gratuito e in BIM, dei lavori di realizzazione della scuola elementare di Semonte mediante sponsorizzazione ai sensi dell’articolo 19 del Nuovo Codice Appalti.

Come 'cambio merce' per le prestazioni eseguite, l'amministrazione comunale arricchirebbe appunto il curriculum del professionista, al fine della partecipazione ai bandi di gara per lavori pubblici.

Nel bando del Comune, si legge chiaramente che l'affidamento è a titolo gratuito e che "il progetto dovrà tenere conto dei lavori effettivamente realizzati sulla base del progetto esecutivo, delle varianti in corso d'opera e dei rilievi da effettuarsi sul posto. L'intera documentazione progettuale dovrà essere fornita su supporto informatico (cd) in formato editabile e la stessa diverrà proprietà del Comune di Gubbio".

Questo tipo di procedura non piace assolutamente all'Oice, l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria. "Nonostante il mercato della progettazione si stia riprendendo dopo la prevedibile breve pausa di maggio-giugno in concomitanza con l'entrata in vigore delle nuove regole, continuano a vedersi amministrazioni che con fantasia vogliono acquisire progetti gratis, o all'interno di procedure come contraente generale, o procedure competitive con negoziazione. Il caso di Gubbio è però sinceramente scuorante", sono le parole del presidente dell'associazione Gabriele Scicolone.

Secondo il n.1 dell'Oice "siamo oltre il limite della decenza", visto che oltre al lavoro gratis si chiede al progettista "di riprogettare una scuola elementare usando il Bim; in cambio gli si concede - Deo gratias - di inserire nel curriculum quanto dovrebbe fare!". Questo, aggiunge Scicolone, "senza contare che il Comune ha anche riservato l'avviso ai soli professionisti iscritti all'albo, singoli o raggruppati, violando l'articolo 46 del codice".

Secondo Oice, quindi, questo è uno dei punti che andrà certamente toccato con il prossimo decreto correttivo del d.lgs 50/2016, "perché è grottesco chiedere attività professionali delicate e svolte con tecnologie avanzate come forma di sponsorizzazione". La gravità, trattandosi di BIM, per l'Oice è ancora maggiore, in quanto si tratta di un tema che "da un anno crea apprensione nel mondo delle professioni tecniche, degli studi e delle società di ingegneria per effetto degli investimenti importanti che comporta per tutti l'attrezzarsi per progettare con le nuove metodologie e per essere al passo con i tempi e con il resto del mondo; investimenti che le società ed i professionisti stanno affrontando con il giusto spirito di vedere poi i propri sforzi economici rientrare con bandi di progettazione seri e che remunerino il lavoro e gli sforzi economici che si stanno soffrendo; non regalando lavoro gratis".