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Acciaio, ritorna la staffa di classe A

Assotrafilreti: di nuovo utilizzabile il trafilato a freddo B450A

I vantaggi: opere a regola d’arte, risparmio nei costi e contenimento dei tempi

“Il mercato recupera la disponibilità di un tipo di acciaio che per due anni era stato estromesso per motivi burocratici. I tecnici possono finalmente tornare a progettare usando l’acciaio trafilato a freddo B450A, un materiale di qualità che consente la realizzazione di armature sagomate”. A parlare è Angelo Gruttadauria, presidente di Asso.tra.fil.reti, associazione che riunisce le aziende leader nel settore della trafilatura di acciaio a freddo e produzione di reti e tralicci elettrosaldati, da sempre partner di chi progetta e realizza strutture in cemento armato.
Le caratteristiche tecniche. Gli studi eseguiti da alcuni tra i più rinomati atenei italiani hanno provato l’idoneità dell’acciaio B450 A per strutture progettate in CD”B” (Classe di Duttilità B). In CD”B” sono progettate oltre che tutta l’edilizia civile e industriale strutture importanti come scuole, ponti, ospedali, infrastrutture e centri della protezione civile.
Il materiale si rivela particolarmente adatto nelle armature trasversali, anche nelle zone critiche delle travi e dei pilastri delle strutture in cemento armato, poiché offre una calibratura perfetta della sezione e una estrema facilità di applicazione. In altre parole, l’acciaio B450A è un prodotto dotato di buona duttilità ed è realizzato con tolleranze dimensionali estremamente precise, consentendo quindi di evitare sprechi.
La svista. A luglio del 2009 entrava in vigore il D.M 14/01/2008 che limitava l’uso di questo prodotto apprezzato dagli operatori e che per molte aziende del comparto valeva percentuali elevate di fatturato (fino all’80% del totale). A due anni di distanza sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 del 19 novembre 2011 è stato pubblicato il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 15 novembre 2011 che modifica il punto 7.4.2.2, reintroducendo l’uso dell’acciaio B450A. “L’emanazione di un decreto interministeriale correttivo in un arco di tempo così breve dimostra la grave svista contenuta nel D.M. 14/1/2008, soprattutto se si considera che tutte le altre modifiche in corso di definizione seguono una procedura separata che riguarda la revisione complessiva dell’intero testo delle Norme Tecniche” precisa Gruttadauria.
Il processo di revisione. Successivamente all’entrata in vigore del D.M 14/01/2008, sulla base di una segnalazione inviata da Asso.tra.fil.reti alla Commissione di valutazione e di monitoraggio nonché alla presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da professori universitari con lo scopo di approfondire lo studio delle caratteristiche meccaniche del prodotto B450A.
Il qualificato team che ha lavorato al processo di revisione, oltre ad analizzare la documentazione scientifica fornita dall’associazione, ha fatto eseguire presso l’Università di Pisa e presso il Politecnico di Torino una serie di severe prove di laboratorio che hanno dimostrato come l’acciaio di classe B450A, anche dopo essere stato sottoposto a piegamento come avviene per le staffe, conserva ottime caratteristiche che lo rendono idoneo all’impiego per le armature trasversali anche nelle zone critiche delle travi e dei pilastri delle strutture in calcestruzzo armato.
I risultati positivi emersi dalle analisi del gruppo di lavoro sono stati quindi esaminati dal Ministero delle Infrastrutture, dal Ministero degli Interni, dalla Protezione civile e dalla Conferenza unificata Stato Regioni sulla base di una risoluzione della Camera dei Deputati.
Ne è conseguito il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 15/11/2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°270 del 19/11/2011, che ha riabilitato un materiale che era stato estromesso dal mercato per una semplice svista burocratica. In particolare, la nuova legge prevede che l’acciaio B450A, nei diametri da 5 a 10 mm possa essere utilizzato:

  • per reti e tralicci;
  • per staffe di qualsiasi elemento strutturale, in strutture di classe di duttilità bassa;
  • per armatura trasversale di elementi in cui è impedita la plasticizzazione mediante il rispetto della gerarchia delle resistenze;
  • per armatura trasversale di elementi secondari di cui al punto 7.2.3 del D.M. 2008;
  • per armatura trasversale in elementi di strutture poco dissipative, con fattore di struttura non maggiore di 1,5.