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Dalla Nasa un sistema di stampa 3D per riciclare la plastica nello spazio

Con l’obiettivo di ridurre i problemi di spedizione dei materiali e valorizzare il riuso di ogni prodotto e scarto presente nelle navicelle la NASA ha avviato la ricerca per un sistema di riciclo della plastica nello spazio.
Una macchina chiamata Refabricator, in pratica una stampate 3D, è al centro di questo nuovo progetto, che permetterà agli astronauti di sciogliere qualsiasi componente in plastica e di stamparne uno nuovo utilizzando lo stesso materiale.
La stampante lavorerà un solo tipo di plastica, ovvero l'Ultum, noto per essere molto resistente.

Al momento il progetto riguarda l'ISS, la stazione orbitante internazionale, ma lo scopo della NASA è quello di mettere a punto un sistema anche per missioni più lontane, per esempio sulla Luna e su Marte.

La NASA sta da tempo sperimentando tecnologie di stampa 3D in grado di funzionare in assenza di gravità. Nel 1999, l'agenzia aveva messo una stampante 3D sulla cosiddetta Vomit Comet, un volo parabolico che produce 25 secondi di assenza di gravità per verificare come il processo di stampa funzionasse in quelle condizioni.  L’anno scorso è stato lanciato l'Additive Manufacturing Facility: in questo caso la macchina viene prodotta sia per la NASA che per i clienti terrestri, ma deve essere alimentata con plastica vergine, per cui non sono di molto aiuto nello spazio.

Problema che il Refabricator, che utilizza plastica riciclata, dovrebbe risolvere.

FONTE: RIUSA.EU