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Nuovi livelli di progettazione, ultimo miglio: cambiano prezziari e computo metrico

Quasi definito il decreto sui nuovi livelli di progettazione che saranno tre: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo

Si aspetta solamente l'ultimo miglio, poi i nuovi livelli di progettazione dei lavori pubblici saranno realtà. Il CSLP ha esaminato nelle scorse settimane lo schema di decreto che deve solamente 'passare' dalla Conferenza delle Regioni per l'ultimo ok, prima della Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo, in merito, che il provvedimento definitivo dovrà tenere conto anche delle osservazioni del Consiglio di Stato e delle Regioni (Conf. Unificata).

Il DM sui livelli di progettazione, attuativo dell'art.23 comma 2 del Codice Appalti, istituisce un nuovo sistema articolato su tre livelli: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo da svilupparsi in continuità, con primo livello rafforzato e quindi contenente una serie di indagini che in passato venivano solo accennate.

Le novità principali
Il primo livello sostituirà il 'vecchio' preliminare, mettendo a disposizione delle stazioni appaltanti un dato tecnico ed economico fisso, che non si modifichi nelle fasi successive. Il progetto di fattibilità sarà quindi iù ricco del vecchio preliminare e conterrà una serie di indagini che venivano solo accennate in passato. La revisione del primo livello porta, a cascata, conseguenze sui due livelli successivi, alleggeriti in maniera consistente.

Ma l'approvazione del decreto avrà altre importanti conseguenze che interessano i progettisti:

 

  • concorsi di progettazione: il concorrente potrà sviluppare esclusivamente un pacchetto limitato di elaborati, comprendente l'individuazione degli obiettivi dell'intervento, l'analisi dello stato di fatto dell'area, il suo inquadramento territoriale, la descrizione delle caratteristiche funzionali, l'individuazione delle caratteristiche essenziali della soluzione progettuale proposta, l'indicazione dei tempi previsti. Il tutto verrà completato in una seconda fase, una volta scelta la proposta migliore: ci saranno altri 60 giorni di tempo per aggiungere alla proposta tutti gli elaborati previsti per legge;
  • alleggerimento elaborati: sono stati alleggeriti, dopo il parere del Consiglio di Stato, i documenti previsti, soprattutto all'articolo 8, che riguarda il progetto di fattibilità. Di fatto, viene limitato il perimetro della relazione generale, vengono limitati gli studi specialistici e le planimetrie da presentare.
  • manutenzioni: gli elaborati sulle manutenzioni saranno da preparare in forma semplificata, considerando anche le differenze tra manutenzione straordinaria e ordinaria e delle questioni legate alla diversa complessità e agli importi delle opere;
  • prezziari: per la redazione dei computi metrico estimativi, non si farà più riferimento solo all'elenco dei prezzi unitari del ministero delle Infrastrutture. In aggiunta, sarà possibile agganciarsi ai prezzari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome competenti. O, in alternativa, ai "listini delle locali Camere di commercio o ai prezzi correnti di mercato".

Ricordiamo, infine, che dopo la pubblicazione del decreto del MIT, scatterà una moratoria di 6 mesi (180 giorni dopo la pubblicazione in GU) per permettere alle PA di 'adeguarsi' al nuovo sistema. Le tempistiche però sono diverse: per i bandi o gli avvisi da pubblicare si farà riferimento alla Gazzetta, mentre per le altre procedure al momento di invio degli inviti. In caso di progettazione interna, invece, "le disposizioni del presente decreto si applicano alle progettazioni affidate successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto".