Banda ultralarga: guida operativa per progettisti, tecnici e imprese
Banda ultralarga: disponibili le linee guida per i professionisti, le imprese di costruzione e i tecnici della Pubblica Amministrazione, predisposto da Confindustria Digitale, ANCE e Anitec-Assinform e patrocinato dall'Anci
E' stato presentato mercoledì a Milano, nel corso del convegno di apertura di Smart Building Expo 2017, il documento “La predisposizione alla ricezione a banda ultralarga degli edifici nuovi e ristrutturati ai sensi della Legge n. 164/2014 art. 6 ter - Linee guida per i professionisti, le imprese di costruzione e i tecnici della Pubblica Amministrazione”, predisposto da Confindustria Digitale, ANCE e Anitec-Assinform e patrocinato dall’ANCI.
Le linee guida hanno l’obiettivo di divulgare i contenuti dei provvedimenti di legge in materia di predisposizione degli edifici alla ricezione a banda ultralarga – in particolare le previsioni inserite nel c.d. Sblocca Italia - e di sensibilizzare l’intera filiera dell’edilizia e del digitale (progettisti, imprese di costruzioni, operatori TLC e tecnici della pubblica amministrazione) rispetto agli obblighi e alle opportunità ad essi correlati, fornendo al contempo un semplice strumento di consultazione e verifica.
Il contesto normativo
Dal 1° luglio 2015, tutti gli edifici di nuova costruzione o quelli oggetto di interventi di ristrutturazione significativi devono essere equipaggiati con una infrastruttura fisica multi servizio passiva interna: in altre parole, devono essere dotati di adeguati spazi installativi e di reti in fibra ottica fino alle abitazioni. Si tratta di una previsione che si inserisce all’interno delle azioni del Piano nazionale per la Banda ultralarga, che ha l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini, entro il 2020, connessioni ad almeno 30mb e all’85% di essi connessioni ad almeno 100mb.
L'utilità del documento e l'etichettatura
Per i comuni, e in particolare per gli uffici tecnici, il documento rappresenta un utile strumento per dare seguito all’obbligo - in vigore dal 1° luglio 2015 - di controllare l’esistenza, tra gli allegati alla domanda dl progetto edilizio, dell’impianto multiservizio e della sua rispondenza ai requisiti di legge.
Nello stesso evento è stata poi presentata dal MISE l’etichetta volontaria, prevista dall’art. 135 bis del Testo Unico dell’edilizia, che consentirà di riconoscere gli edifici “broadband ready”. L’etichetta rappresenta uno strumento in più per cittadini e imprese per conoscere la cablatura dei propri immobili.
Le risposte utili
Il vademecum risponde ad una serie di domande molto 'gettonate' fra gli addetti ai lavori: come predisporre gli edifici alla banda ultralarga? Quali e quanti sono gli step concreti per dotare gli immobili delle infrastrutture di nuova generazione? Come scegliere gli impianti? Come districarsi fra le questioni tecniche e autorizzazioni?
Nello specifico, la guida affronta le questioni legate all'infrastrutturazione verticale degli edifici, ossia alla predisposizione di adeguati spazi installativi e degli annessi impianti di comunicazione in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Il documento diventa dunque il riferimento tecnico per progettare gli spazi installativi. Il documento può essere anche utile per ridurre i costi di installazione e manutenzione degli impianti affinché siano adattabili alle esigenze future in termini di evoluzione tecnologica, per non rischiare di dover intervenire in futuro.
Nel vademecum, sono stati inseriti diversi esempi applicativi, con immagini e modelli, che aiutano a valutare la scelta più adatta sin dalla fase di progettazione, nel caso dei nuovi edifici, tenendo conto delle specificità dei singoli edifici. Analoghe rappresentazioni sono state realizzate per individuare la soluzione ottimale negli interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti, tenendo conto di parametri come il sistema distributivo verticale del segnale, la dimensione dei vani tecnici, la collocazione del cosiddetto Csoe (centro servizi ottici d'edificio), del Roe (ripartitore ottico d'edificio) e del Qdsa (quadro distributore dei segnali di appartamento) nonché dell'intero sistema distributivo dell'edificio.
Tante le informazioni, infine, sull'installazione degli impianti (scelta dei cavi elettrici e per la trasmissione dati, al netto di interferenze dovute allo spessore delle pareti) e sulle responsabilità dei singoli soggetti coinvolti.