Dall’entrata in vigore del DPR 151 del 2011 sono aumentate le responsabilità di titolari dell’attività e professionisti in fase di inizio attività mediante la predisposizione e consegna della SCIA antincendio (Segnalazione certificata di inizio dell’attività ai fini antincendio).
Al documento, sottoscritto dal titolare dell’attività, è allegato un documento in cui un professionista assevera la conformità dell’attività ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza incendi.
Uno dei compiti del professionista, durante la sua attività di verifica, è di controllare che la documentazione predisposta per provare la conformità degli impianti di protezione attiva presenti è congrua e corretta.
La regolamentazione vigente che descrive gli obblighi che devono rispettare professionisti e installatori si riassume con 3 importanti decreti:
Questi tre decreti che possono essere complementari o alternativi o complementari a seconda del tipo d’impianto, sanciscono un principio fondamentale che è il rispetto della regola dell’arte per la progettazione, l’esecuzione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti.
Prevedono in particolare, che al termine dell’esecuzione, sia dichiarata la loro conformità.
Mentre per la maggior parte degli impianti di protezione attiva si deve ricorrere alla Dichiarazione di conformità secondo il DM 37/08, esiste il caso particolare dei sistemi per il controllo di fumo e calore che non sono soggetti a questo decreto per cui il documento corretto è il modello DICH. IMP. predisposto dal C.N.VV.F.
Si ritiene inoltre necessario richiamare l’attenzione sui problemi sorti nel caso di Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e calore che sono stati realizzati e consegnati con documentazione non conforme o con documentazione carente.
Vista l’importanza della documentazione e le responsabilità che devono assumersi i professionisti, l’associazione ZENITAL ha ritenuto opportuno porre un quesito che possa definitivamente chiarire il problema e evitare anomalie che vanno a scapito della sicurezza degli impianti.
Quesito e risposta del C.N.VV.F. sono allegati a questo articolo.
Si potrà notare, nella lettura della risposta al quesito, che i VV.F. hanno giustamente esteso il chiarimento, a tutti i Sistemi di controllo di fumo e calore.
Questa posizione è molto significativa e ci permette di mettere in evidenza un'altra situazione, sempre più ricorrente, che richiede la stessa attenzione. Ci riferiamo ai Sistemi di pressurizzazione dei filtri a prova di fumo che richiedono, per una corretta esecuzione, un progetto esecutivo e un DICH. IMP. finale che ne conferma la conformità alla regola dell’arte.
QUESTITO
Sulla base di quanto indicato nel DM 20/12/2012 e nel DM 03/08/2015 si deduce che la realizzazione di un Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e calore secondo la norma UNI 9494-1 richiede obbligatoriamente la presenza di un progetto esecutivo , firmato da un tecnico abilitato, la realizzazione in conformità con il progetto e con l’impiego di prodotti idonei e la dichiarazione finale della conformità mediante l’utilizzo del modello DICH-IMP con tutti gli allegati necessari per dettagliare l’opera realizzata al fine di confermare le dichiarazione sottoscritte e consentire al titolare dell’attività di eseguire una corretta gestione e mantenimento dell’impianto in efficienza.
Si richiede una conferma della procedura e dei principi sopra descritti e un chiarimento sull’utilizzo del DICH-IMP per rispondere a situazioni di mercato che rendono complicato il rispetto di questa procedura apparentemente semplice.
Si desidera porre il quesito superando il problema dell’assenza del progetto che purtroppo ancora oggi è assente e che rimane una condizione iniziale necessaria per potere realizzare un SENFC secondo la regola dell’arte.
La situazione ricorrente è invece la suddivisione dell’appalto dell’opera, definita nel “progetto”, a diversi soggetti a secondo delle specializzazioni e dei componenti.
Si può, ad esempio, pensare che esistono anche fino a 4/5 soggetti diversi.
Da questi esempi è possibile immaginare quali sono tutte le combinazioni possibili di incroci di diverse attività durante l’esecuzione del SENFC.
Dato che solitamente la richiesta di DICH-IMP viene indirizzata, secondo l’Associazione impropriamente, ai primi soggetti riportati (aziende associate a ZENITAL), si richiede a questa Direzione di chiarire in che modo va compilato il DICH-IMP e da chi deve essere sottoscritto.
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