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Dall’emergenza alla prevenzione ed al progetto del paesaggio

Intervista all’ing. Giorgio Sandrone di Torino – Consigliere Nazionale CeNSU

Convegno Internazionale annuale del CeNSU a Torino

Il commento dell’ing. Giorgio Sandrone di Torino – Consigliere Nazionale CeNSU

Il Convegno Internazionale annuale del CeNSU che abbiamo avuto il piacere di organizzare quest’anno presso la Città di Torino, onorati dalla presenza del Presidente CNI Armando Zambrano e del Presidente dell’OIT Alessio Toneguzzo, ha costituito l’occasione per ripercorrere il processo evolutivo assunto negli anni dalla pianificazione territoriale, e per ribadire l’imprescindibile ruolo riconosciuto al sistema delle acque nel conformare luoghi e il conseguente ruolo centrale attribuito loro nella gestione del territorio. Le azioni del legislatore, e in parallelo l’attività professionale della pianificazione, hanno seguito una evoluzione troppo spesso quale reazione ad eventi traumatici: solo con l’alluvione del 1951 nel Polesine vengono istituite le Autorità di Bacino e solo con l’evento alluvionale del 1994, quella che ha interessato il bacino del PO si è passati alla elaborazione di Piani e programmi in grado di affrontare scientificamente i complessi rapporti intercorrenti le differenti componenti territoriali, ricercando una più equilibrata coesistenza di interessi troppo spesso contrapposti tra la salvaguardia e lo sviluppo. Oggi, dopo il contributo dei molti interventi provenienti da tutte le regioni d’Italia, possiamo affermare che si è superata la fase della continua emergenza, passando a quella della consapevolezza e della prevenzione. I contributi offerti dai rappresentanti di enti territoriali, come ad esempio Regione Piemonte e AIPO, hanno definito un quadro importante di interventi svolti, ma il lavoro non è certamente finito: in molti casi sono le risorse economiche a non essere sufficienti, ma dagli autorevoli interventi ascoltati, emerge la necessità di spostare l’attenzione sullo spendere bene e con lungimiranza le risorse economiche disponibili, privilegiando interventi di qualità e con alto rapporto costi/benefici.

Francamente, in qualità di organizzatore del Convegno Internazionale di Torino, ritengo ampiamente positivo l’esito delle due sessioni (mattutine e pomeridiane) in cui si è articolato il Convegno, parere condiviso dai colleghi del Direttivo che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. Il contributo degli innumerevoli esperti intervenuti ha reso, vivo ed interessante l’incontro formativo, divulgando notizie ed esperienze di indagine, programmazione e progettazione, che hanno tenuto alto l’interesse dei presenti e stimolato il dibattito con i professionisti del settore ed i dirigenti di Enti assiepati nelle sale messe a disposizione dal Centro Congressi di Torino Incontra. In particolare, sono risultati vincenti i contributi sulla ricerca e della ricerca applicata a “casi studio” espressi dal mondo universitario e professionale che, negli interventi pomeridiani, hanno rimarcato la giusta attenzione attribuita alla qualità del progetto ed al suo rapporto con il paesaggio, qualunque sia la scala del progetto e della sua tipologia.

Il CeNSU con l’organizzazione di questo Convegno, grazie al lavoro del nostro Presidente Maurizio Tira, del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico, ha ancora una volta dimostrato di raggiungere gli obiettivi prefissati, costituendo un punto di riferimento anche per la formazione dei colleghi che si interessano attivamente del progetto del territorio e del suo futuro. Sulla scia dei positivi riscontri ricevuti, il CeNSU prospetta di monitorare l’evoluzione del tema acqua e del loro rapporto con la pianificazione a cadenza biennale: Torino è ben lieta di raccogliere la sfida programmando fin da oggi un nuovo momento di confronto, quindi arrivederci al Convegno CeNSU-Torino2020.