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Una sottile linea d’ombra per riqualificare Piazza Ferdinando di Savoia a Peschiera del Garda - CLAB architettura

Come soddisfare le contemporanee esigenze di un ambito pedonale strettamente connesso con il tessuto del centro storico mantenendo un parcheggio di almeno 200 posti auto

In questo articolo il progetto di CLAB architettura, con Federico Signorelli, per la riqualificazione di "Piazza Ferdinando di Savoia", uno spazio urbano prima trascurato ed interamente destinato al parcheggio, risultato vincitore tra le 153 proposte del concorso di idee indetto dal Comune di Peschiera del Garda nel 2011.

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Ricucire presente e passato attraverso il progetto di una piazza

La piazza, che si estende su una superficie di 7mila metri quadrati all’interno della piazzaforte fortificata di Peschiera del Garda - le cui mura veneziane sono state recentemente insignite del titolo Unesco- costituisce il più ampio spazio aperto all’interno delle mura ed in passato era utilizzato per la movimentazione delle truppe (da cui anche il nome popolare di “Piazza d’Armi”).

Il luogo, fortemente connotato dalla presenza di un patrimonio militare di altissimo pregio, sul cui riutilizzo ne è aperto il dibattito, ha suggerito un atteggiamento delicato di ricomposizione di gerarchie perdute e di ricucitura tra passato e futuro.

L’esigenza di risolvere il programma funzionale nettamente distinto tra un ambito destinato a parcheggio di almeno 200 posti auto e un ambito pedonale strettamente connesso con il tessuto residenziale del centro storico è stato risolto grazie all’introduzione di una sottile linea d’ombra, una linea lapidea che riprende il tracciato della darsena interrata nel 1614.

Il tracciato, definito da una linea in pietra trachite zovonite, varia lungo tutto il suo sviluppo; da segno a terra si eleva per diventare seduta, si piega per permettere il passaggio, continua a correre come parapetto e torna definitivamente a fondersi nella pavimentazione.

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L’ambito pedonale che si sviluppa lungo l’unico fronte urbano e sul quale si proiettano tutte le attività della piazza, è caratterizzato da una pavimentazione in pietra bianca della Lessinia a costituire una omogenea superficie chiara. Geometrie e lavorazioni differenti dello stesso materiale sono state utilizzate per gli ambiti del sagrato e della fontana che si distinguono anche per la loro quota maggiore.

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L'ambito anticamente occupato dall'acqua della darsena è oggi lo spazio destinato a parcheggio ed è caratterizzato da una pavimentazione cromaticamente differente. Per questa zona della piazza infatti è stato utilizzato il porfido secondo differenti declinazioni coerentemente con il proprio utilizzo: come ghiaino architettonico, come pavimentazione a cubetti e a ciottoli.
Questa area si conclude con l’avvicinamento all’acqua che avviene attraverso degli ampi gradoni che degradano al livello dell’acqua e ristabiliscono il rapporto dello spazio pubblico con l'acqua che negli anni è andato perduto.

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Materiali utilizzati nelle pavimentazioni della piazza

I materiali adottati per le pavimentazioni - pietra della Lessinia, porfido, Trachite Zovonite - rispecchiano pienamente la tradizione locale (veronese e veneta).

La pietra della Lessinia, conosciuta anche come “Pietra di Prun” è un materiale molto resistente e compatto, per uso sia interno che esterno. Questa pregiata pietra originaria dei monti a nord di Verona, è estremamente versatile ed adatta a contesti residenziali ed urbani che illumina con le sue tenui colorazioni dal bianco al rosa.

La Pietra della Lessinia, proprio per la sua grande resistenza e duttilità è adatta a qualsiasi tipo di lavorazione come spacco cava, graffiatura sullo spacco di cava, graffiatura a macchina sul segato, graffiatura a mano sul segato, bocciardatura e spazzolatura, sabbiatura, sabbiatura ed anticatura, levigatura, lucidatura, spazzolatura etc.

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Tipologie di pavimentazioni utilizzate: in alto pavimentazioni architettoniche, dove l’inerte è costituito dal porfido, a seguire in senso orario la pietra di Lessinia e la Trachite Zovonite

L’estrema resistenza agli agenti atmosferici la rende particolarmente adatta per l’uso esterno, viene in effetti ampiamente utilizzata per progetti di riqualificazione urbana, in particolare a Verona e in tutto il Veneto,  per realizzare marciapiedi e piazze in abbinamento al porfido trentino o alla trachite Euganea in questo caso nella tipologia Zovonite (dalla zona di estrazione). 

Le caratteristiche meccaniche della Trachite Euganea/Zovonite sono ottime e comparabili a quelle dei migliori graniti. Nel campo delle pietre da taglio la trachite euganea occupa una posizione particolare poiché è preferibile ai materiali di natura calcarea, offrendo, rispetto a questi, maggiore durevolezza e resistenza specialmente al calpestio; tali caratteristiche la pongono pertanto alla stregua delle rocce più dure. Resiste bene all’aggressione degli acidi forti e per questo è stata usata anche per rivestimenti di serbatoi e altre strutture industriali.


Riqualificazione di Piazza Ferdinando di Savoia a Peschiera del Garda

Project name: Redevelopment of Ferdinando Savoia Square 
Architect Firm: CLAB architettura with Federico Signorelli  
Project location: Peschiera del Garda (Verona) 
Completion Year: 2017
Photo credits: Davide Pretto

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