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Fondo Progettazione: sblocco fondi per grandi e piccoli comuni, arrivano 200 milioni in 3 anni! Ecco dove

Il MIT ha definito i due schemi di decreto per finanziare la progettazione di centinaia di opere di grandi e piccoli amministrazioni pubbliche come autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo e piccoli enti locali

Fondo Progettazione: in arrivo 200 milioni in tutta Italia

Arrivano 200 milioni in 3 anni per la progettazione di opere pubbliche in praticamente tutte le tipologie di amministrazioni: autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo e piccoli enti locali infatti riceveranno risorse che saranno assegnate con due diversi schemi di provvedimento che il MIT ha appena finito di scrivere e che sono stati già trasmessi a Regioni e comuni per ottenere al più presto l’intesa in conferenza unificata.

Progettazioni di infrastrutture prioritarie: 109 milioni per 79 amministrazioni

Questo provvedimento finanzierà "la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate". In totale, le risorse ripartite ammontano a 109 milioni di euro a 'grandi amministrazioni' come Autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo di città metropolitane e altri comuni capoluogo. Nel dettaglio:

  • a 15 autorità portuali vengono assegnati 29,88 milioni per 79 progetti considerati ammissibili;
  • alle 14 città metropolitane vengono assegnati 24,9 milioni;
  • ai 14 capoluoghi di città metropolitane vengono assegnati 29,88 milioni;
  • ai 36 comuni capoluogo di regione o provincia autonoma vengono assegnati 24,9 milioni.

Importante: ogni ente riceve una quota fissa - che per esempio è di un milione di euro per le autorità portuali, 800mila euro per le città metropolitane e 1,2 milioni per i comuni capoluogo di città metropolitane (salvo chi ha chiesto cifre inferiori) - cui si aggiunge una quota variabile in funzione del fabbisogno espresso. Le somme sono riferite al triennio 2018-2020.

A cosa serviranno le risorse? Alla realizzazione di PUMS (piani urbani per la mobilità sostenibile) e di piani strategici triennali del territorio metropolitano. Solo se le amministrazioni hanno già provveduto a definire questo livello di progettazione strategica, le risorse potranno essere utilizzate per "la predisposizione di progetti di fattibilità, o di project review riferiti a opere contenute in tali strumenti di pianificazione o, comunque di prioritario interesse nazionale, in coerenza con la nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con priorità per i fabbisogni infrastrutturali individuati nell'allegato al Def 2017".

Riguardo alle modalità di richiesta, gli enti comunicheranno al MIT l'elenco dei piano e/o dei progetti entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito del Ministero di un apposito decreto direttoriale che disciplina modalità e tempi per la presentazione delle proposte. Importante: le proposte relative ai PUMS e ai piani strategici "sono automaticamente approvate e possono essere immediatamente attuate". Gli enti riceveranno un anticipo del 50% delle risorse riferite a ciascun anno.

Progettazione enti locali: 89.55 milioni per un numero imprecisato di enti

Il secondo schema di decreto assegna fondi statali al "cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi di opere degli enti locali".

I fondi sono riferiti al triennio 2018-2020: potranno essere finanziati progetti di adeguamento sismico e messa a norma di edifici pubblici. Sono però ammissibili al cofinanziamento "solo le spese derivanti da obbligazioni giuridicamente vincolanti contratte dopo la comunicazione di ammissione al finanziamento".

Il totale è di 89,55 milioni di euro, per:

  • 14 città metropolitane (14,925 milioni);
  • 86 province (37,312 milioni);
  • un numero ancora imprecisabile di comuni che faranno richiesta dei fondi (37,312 milioni).

Importante: nell'assegnazione delle risorse sarà data priorità agli interventi di adeguamento sismico di edifici pubblici e scuole. Ciascun comune può presentare richiesta di cofinanziamento per massimo tre progetti, ciascuno dei quali potrà ricevere al massimo 60 mila euro.

I DUE SCHEMI DI DECRETO CON LA RIPARTIZIONE DEI FONDI SONO DISPONIBILI IN FORMATO PDF

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