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Condizionatori: il decalogo ENEA per ridurre i consumi e i costi

Nel decalogo - guida al risparmio per la climatizzazione: fare attenzione alla classe energetica, preferire gli inverter, approfittare degli incentivi

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Siamo in pieno 'momento - aria condizionata': le temperature scollinano i 30 gradi e parte la corsa ai condizionatori. Per facilitarne un uso efficiente, ottimizzando il raffrescamento e salvaguardando il comfort senza surriscaldare le bollette, l’ENEA fornisce 10 indicazioni pratiche che consentono di ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica

1. Attenzione alla classe energetica

Il primo suggerimento per l’uso ‘intelligente’ dell’aria condizionata nasce dalla scelta del condizionatore: sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore, che comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C, con una riduzione equivalente di emissioni di CO2.

2. Preferire gli inverter

In fase di acquisto preferire apparecchi dotati di tecnologia inverter che adeguano la potenza all’effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento. Questa tipologia di climatizzatori è più costosa rispetto a quella dotata di tecnologia on-off, ma riduce sensibilmente i consumi di energia elettrica. Gli inverter rappresentano la prima scelta quando si prevede di accendere l’aria condizionata per molte ore di seguito.

3. Approfittate degli incentivi

Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire:
 
• del bonus casa;
• dell’ecobonus;
• del Conto Termico 2.0.

4. Attenzione alla posizione

In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: infatti, l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

5. Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità

Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione “deumidificazione”, perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.

6. Ogni stanza un climatizzatore dedicato

Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo ambiente ad essere raffrescato.

7. Non lasciare porte e finestre aperte

Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

8. Coibentare i tubi del circuito refrigerante esterno alla casa

Se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.

9. Usare il timer e la funzione ‘notte’

In questo modo è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio. Inoltre, evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.

10. Pulizia e corretta manutenzione

I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la salute, quale il batterio della legionella che può essere mortale. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.