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Riscatto della laurea, niente paura: ecco come funziona il simulatore INPS! Tutti i dettagli

Tutti i chiarimenti dell’INPS sul corretto utilizzo del servizio attraverso il quale è possibile calcolare l’ammontare della somma da versare al fondo pensionistico di appartenenza per riscattare gli anni universitari

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Sappiamo già tutto sul riscatto della laurea, sulle novità apportate al meccanismo da parte del decreto 4/2019 sul Reddito di Cittadinanza, sul fatto che l'Inps ha aggiornato il servizio attivo sul proprio sito internet per la simulazione dell'onere di riscatto estendendo la funzionalità ai dipendenti pubblici e inserendo il nuovo criterio di calcolo.

Cosa ci mancava, quindi? I chiarimenti dell'INPS su come utilizzare alla perfezione il simulatore sul riscatto di laurea, attraverso il quale è possibile calcolare l’ammontare della somma da versare al fondo pensionistico di appartenenza per riscattare gli anni universitari. Grazie a questo strumento l’utente può valutare se valorizzare o meno il periodo del proprio corso di studi ai fini pensionistici.

Chi può usare il simulatore

Possono simulare l’onere di riscatto, per i periodi che si collocano nel sistema contributivo, sia gli iscritti alla gestione privata che a quella pubblica. Per gli iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e alle gestioni speciali di artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni mezzadri, la funzionalità è stata estesa ai periodi collocati nei sistemi retributivo e misto.

Come funziona il simulatore del riscatto di laurea

Per utilizzare il simulatore bisogna accedere al servizio “Riscatto di laurea”, tramite codice PIN, SPID o CNS, e cliccare su “Simulazione calcolo” nel menu a sinistra. Alla funzione, disponibile seguendo il percorso online “Prestazioni e Servizi” > “Tutti i servizi” > “Riscatto Laurea” > Simulazione calcolo”, si accede quindi con l'uso del proprio PIN dispositivo, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o del Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID).

Una volta selezionata la gestione previdenziale per cui si desidera simulare il calcolo, occorre inserire alcuni dati: anno di iscrizione all’università, numero di rate in cui frazionare il pagamento, periodo o periodi da riscattare afferenti lo stesso anno solare.

All’utente viene inoltre richiesto di dichiarare l’esistenza di eventuali periodi di anzianità estera o anteriore al 1° gennaio 1996.

Dopo aver inserito tutti i dati, non resta che cliccare sul pulsante “Calcola l’onere del tuo riscatto di laurea”. Ricordiamo che l’importo è orientativo e potrebbe discostarsi da quello effettivo, comunicato a seguito della presentazione della domanda di riscatto.

Aggiornamento per riscatto di laurea soft

Importantissimo: l'applicativo/software è stato aggiornato ovviamente in base alle diverse opzioni, incluso il riscatto di laurea soft di ultima previsione contenuta nel cd. Decretone su reddito di cittadinanza e quota 100 (decreto-legge 4/2019, convertito dalla legge n. 29/2019). Il calcolo, in base al nuovo criterio introdotto dal citato decreto-legge 4/2019 prevede, per le domande presentate dal 29 gennaio 2019 e in relazione a periodi che collocano esclusivamente nel sistema di calcolo contributivo, un calcolo basato sul minimale imponibile annuo contributivo dei commercianti Inps (pari a 15.878 euro nell'anno 2019), anziché sulla retribuzione o compenso o reddito del soggetto richiedente.

Il recupero scontato degli anni di laurea (ai fini del raggiungimento dei requisiti per andare prima in pensione) è quindi senza limiti d’età: potranno ricorrervi anche i lavoratori con più di 45 anni, godendo dell’opportunità di detrarre dalle tasse il 50% dell’importo pagato, a patto, però, d’aver iniziato a versare dal 1996 (l’anno nel quale è entrato in vigore il metodo di calcolo contributivo).

In aumento le simulazioni dei riscatti di laurea

L'Inps segnala infine che da marzo 2019 sono aumentate le simulazioni dei riscatti di laurea da parte degli utenti. Secondo le statistiche (riferite alla sola gestione privata) il picco si è registrato ad aprile. A maggio si è verificato un calo rispetto al mese precedente, ma i valori sono rimasti superiori rispetto a quelli di marzo e soprattutto di febbraio. Le simulazioni più numerose riguardano il regime contributivo.