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Blockbau: la tecnica del tronco sovrapposto

Dopo una disamina sull'origine della tecnica del tronco sovrapposto, l'articolo offre interessanti consigli alla progettazione di case con la attuale tecnologia Blockbau.

L'origine della tecnica del tronco sovrapposto

Anche gli odierni edifici costruiti con tecnologie avanzate possono essere fatti risalire ai loro anonimi antenati, sia come concezione strutturale, sia come tecnica costruttiva.

Sappiamo che gli innumerevoli sistemi strutturali concepiti per le abitazioni primitive hanno adempiuto egregiamente ai loro scopi, tanto che in ogni angolo del mondo il modello costruttivo è rimasto in pratica invariato per centinaia d’anni.
Del resto, dovunque fossero disponibili materiali organici leggeri per costruire un’abitazione, questi erano invariabilmente impiegati unitamente al sistema più semplice: l’intelaiatura di legno.
La grande varietà di costruzioni realizzate in tutti i continenti con semplici intelaiature rinforzate o semplicemente legate con fibre vegetali, rivela la loro solidità di disegno rappresentando l’esempio economicamente più valido di utilizzo di materiali strutturali naturali ricavati in loco.
Testimonianze archeologiche (i ritrovamenti di Biscupin – Polonia -  700 avanti Cristo) indicano che la costruzione a tronchi sovrapposti era già praticata nel periodo neolitico, tanto che gli scrittori romani, compreso Tacito, erano a conoscenza dell’uso che se ne faceva in Germania.
L’abbondanza di foreste di conifere in Europa centrale e settentrionale faceva del legno il principale materiale da costruzione.
Gli alberi erano scelti in foresta, dove erano lasciati in piedi per due anni dopo averne reciso il cimale e tagliati i rami a filo corteccia, prima di essere stroncati e portati nel luogo del cantiere. Ancora oggi, nei Paesi nordici, si prediligono i tronchi morti in piedi in foresta, solitamente colpiti dai fulmini, per costruire questa tipologia di abitazione.

Prima di sviluppare la tecnologia costruttiva blockbau le travi di legno, anziché essere posate in senso orizzontale, venivano affiancate le une alle altre in senso verticale e soltanto dopo qualche secolo si comprese che le costruzioni a tronchi sovrapposti in senso orizzontale erano molto più stabili assolvendo sia la funzione portante, sia quella di irrigidimento, grazie anche ai sistemi di giunzione dei tronchi lavorati negli angoli che sostanzialmente si riducevano a tre modalità.

 

Blockbau: la tecnica del tronco sovrapposto

 

La stabilità di una casa a tronchi sovrapposti dipende comunque dall’abilità e dalla precisione con cui si costruiscono i giunti d’angolo.

Giunto a culla

Il tipo più comune era un intaglio a culla nella parte superiore di ogni tronco. Nelle fessure dovute alle difformità del tronco si inserivano stracci o fanghi argillosi.

Giunto a scanalatura

E’ il giunto che si trova in numerosi paesi del Nord Europa, soprattutto in Norvegia, Canada e Russia. Si ricava intagliando sia la parte superiore che la parte inferiore del tronco.

Giunto a cuneo

L’introduzione di nuovi strumenti di lavoro e di intaglio, rese possibile la realizzazione del giunto a cuneo, rivelatosi fra i più sicuri e i più precisi. Infatti, i tronchi si accoppiavano così serrati che era necessario reperire e inserire nelle fessure pochissimo materiale sigillante.
Non dobbiamo dimenticare che nella trasmissione dei carichi verticali le travi sono sollecitate a compressione perpendicolare alle fibre, vale a dire nelle condizioni peggiori di utilizzo, nella quale la resistenza meccanica del tronco o della trave si riduce notevolmente. Pertanto, i tempi di assestamento erano molto lunghi. 

L'origine della tecnica del tronco sovrapposto

 

La tecnica costruttiva Blockbau ai tempi nostri

Gli edifici moderni sono costruiti con travi quadrate o rettangolari, che si sovrappongono orizzontalmente, squadrate perfettamente al centesimo di millimetro con macchine a controllo numerico, fino a formare delle solidissime pareti di legno massiccio. Naturalmente le pareti possono essere composte anche da lamellari duo o trio oppure da componenti lamellari.

La giunzione d’angolo è lavorata a coda di rondine, un sistema che consente di incassare perfettamente gli angoli delle singole travi e, nello stesso momento, offrire un solido irrigidimento della struttura. Infatti, la stabilità strutturale è data dall’intaglio delle travi nell’intersezione degli spigoli, dove le pareti si bloccano reciprocamente.

 

La tecnica costruttiva Blockbau ai tempi nostri

A sinistra costruzione con bilama – a destra incastro a coda di rondine e scanalature per l’inserimento delle guarnizioni di tenuta all’aria 

 

Esempio di giunzione d’angolo

A sinistra la fresata inferiore nella parete per l’alloggiamento di bullone e rondella, a destra la barra filettata che irrigidisce la struttura bloccata sull’ultima trave ancora mediante bullone e rondella.

Ogni elemento, nella parte superiore ed inferiore della trave presenta delle scanalature longitudinali a maschio e femmina entro le quali andranno inserite le guarnizioni per impedire il passaggio dell’aria e dei rumori. 

Le nuove tecniche costruttive e le innumerevoli possibilità di progetto architettonico, l'approfondimento dell'analisi strutturale e ingegneristica unitamente all'introduzione di nuovi prodotti preservanti, ha consentito alle costruzioni tipo blockbau di mantenere le proprie quote di mercato. A tale risultato ha contribuito anche la versatilità del disegno delle pareti che, oltre alla sezione classica delle travi rettangolari o quadrate, possono essere costruite con travi rotonde oppure a D (Tronco segato sul diametro). 
L’incastro di sovrapposizione degli angoli assorbe le spinte orizzontali generate sia dal peso proprio, sia dalla copertura, funzionando allo stesso modo del tallone delle capriate.
Il tetto è direttamente collegato all’ultimo strato di travi posto in sommità che funziona da cordolo.
Meglio delle parole, sono le immagini che partono dal costruito della platea di base sulla quale si posa agevolmente la serie di travi di partenza. Ogni trave è munita di codice a barre per il ricongiungimento al disegno 3D, indispensabile per il montaggio dell’edificio.

 

cantiere di una casa blockbau

Le travi, munite di codice a barre, sono disposte in funzione della posa. Notare il cordolo di rialzo la cui sommità è precisa, squadrata, in bolla, della medesima larghezza della parete. (Vivere nel legno – Sauris)

 

Attenzione alle tecniche del passato

Le sfide nella progettazione di una casa Blockbau si vincono tenendo conto dei dettagli nei collegamenti sull’angolo e dell’assestamento della costruzione che, per durare nel tempo, deve essere tenuta lontana dall’umidità. Questo è un argomento che abbiamo già trattato e che tratteremo ancora nei prossimi articoli. Pertanto, è opportuno iniziare partendo dal cordolo di cemento armato sul quale si installa il primo tronco: il cordolo deve essere molto alto.

Inoltre, è opportuno progettare porticati o balconi che circondano la casa e una grande sporgenza del tetto. Lo richiede lo stile architettonico, ma anche il sistema costruttivo tramandato dalla tradizione, che assicura stabilità e impermeabilità.

Grande attenzione deve essere infine posta alla costruzione delle finestre e delle porte esterne che devono essere montate su una trave di grande spessore e quindi richiedono un falso telaio con scanalature tagliate in modo che impediscano alla pioggia di “traverso” di andare a scolare negli angoli della porta e di conseguenza ad infiltrarsi nella parete.

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Analisi, riflessioni e consigli sulla progettazione e realizzazione di edifici in legno e sulle varie tecnologie costruttive possibili a cura di Almerico Ribera.

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