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E' mancato Nanni Benazzo, l'uomo che volle dare una voce al Calcestruzzo

Chi era Nanni Benazzo, dalle parole di chi l'ha conosciuto

E' mancato Giovanni Battista Benazzo, da tutti gli amici chiamato Nanni. Benazzo non è solo stato il primo Presidente di Atecap, Associazione di cui sicuramente è stato, come riporta il comunicato ufficiale, ispiratore e fondatore, ma qualcosa di più.

Per comprendere il valore del contributo di Benazzo occorre capire il contesto di quegli anni.

Il Calcestruzzo non aveva una sua rappresentanza, schiacciato tra il desiderio di ANCE di rappresentare tutte le categorie, e quindi anche questo settore con il suo Comitato Calcestruzzo Preconfezionato, e il potere dell'Industria del Cemento, in un momento in cui l'industria italiana era tra le più importanti al mondo.
Benazzo seppe raccogliere intorno a se alcuni imprenditori illuminati - tra cui Carlo Barbieri, che firmò l'atto costitutivo - e diede l'avvio all'Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato. Chiamò un giovane segretario, Felice Squitieri, e mise a disposizione dell'Associazione le persone migliori del suo staff, tra cui il compianto Giorgio Moretti. Li univa un profondo amore per il settore, per la sua indipendenza, per la sua crescita. ATECAP nacque così, con un ufficio in via Granai di Nerva nella periferia di Roma. Ben presto, all'interno dell'Associazione, Benazzo,volle il prof. Francesco Biasioli, oggi segretario generale di Ermco, per darle una impronta tecnica forte. Con Biasioli fece nascere IN CONCRETO, la prima voce indipendente del calcestruzzo italiano. E dopo pochi anni volle in Aassociazione anche un giovane ingegnere appassionato di calcestruzzo, il sottoscritto.

Benazzo amministrava un'azienda produttrice di calcestruzzo, la Cemencal, la cui proprietà era condivisa tra più gruppi, con un taglio fortemente innovativo. Insieme alla Betonval rappresentava il riferimento nazionale di quello che l'industria del calcestruzzo voleva diventare. Forte radice tecnica e tecnologica, grande attenzione allo sviluppo della normativa, una rete commerciale molto preparata, impianti tutti dotati delle migliori tecnologie disponibili, forte attenzione agli uomini.

Benazzo era un leader con un grandissimo carisma, e con questo carisma ha guidato l'Associazione, portando questa catergoria per la prima volta ad avere un'identità forte. Rigoroso nel controllo dei conti, mi ricordo con che attenzione controllava i dati amministrativi di ATECAP, ogni spesa, rigoroso nei principi, aveva la capacità di portare le persone che lavoravano con lui a dare il meglio di se, a lavorare con passione. La sua Leadership si estendeva anche all'estero. E' stato infatti anche Presidente di Ermco, l'Associazione Europea dei produttori di Calcestruzzo Preconfezionato, e membro del Board per oltre vent'anni. 

Il Comunicato di ATECAP

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L'Atecap esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Battista Benazzo, un riferimento importante nel panorama imprenditoriale del settore del calcestruzzo. Nanni Benazzo è stato tra i fondatori ed ispiratori dell'Associazione, primo Presidente dal 1991 al 1997 per tre mandati consecutivi. Fu grazie a lui che maturò l'esigenza e la convinzione della necessità di sviluppare una capacità rappresentativa autonoma del settore. Il Presidente Andrea Bolondi, il Consiglio Generale e gli Uffici Atecap esprimono la più sentita vicinanza alla famiglia.

Un ricordo personale del Signor Benazzo

Io l'ho sempre chiamato così, anche quando di recente lo sentivo per fargli gli auguri di compelanno (il 14 febbraio). Più volte mi ha chiesto di dargli del tu. Non ci sono mai riuscito. Il signor Benazzo è stato per me un riferimento importantissimo. Ho lavorato per lui e con lui, negli anni in cui si forma il proprio skill, il proprio carattere professionale. Mi ha insegnato tantissime cose. Era una persona senza compromessi, senza timori reverenziali: se il suo obiettivo era la qualità non accettava scuse, non accettava alibi, il tuo impegno doveva essere reale e totale. Sotto la sua presidenza mi è capitato di fare alcuni errori. Ogni volta mi ha rimproverato in privato, spiegato perchè avevo sbagliato, e difeso in pubblico. Insieme a Biasioli è stato il riferimento dei miei primi 10 anni di vita lavorativa. Ha dato lui più a me di quello che ho saputo restituirgli. Molte delle migliori persone del settore di oggi sono cresciute sotto la sua guida, portano con sè qualcosa del suo insegnamento.

Il settore del calcestruzzo deve moltissimo a lui. Senza di lui oggi questo settore non avrebbe una voce, non avrebbe un'identità.

Si tratta di un fatto importantissimo. Ognuno di noi è governato da norme, da leggi, da regolamenti. Ognuno di noi costruisce il proprio futuro imprenditoriale dovedolo mediare con mille altri soggetti, a cominciare dai professionisti e le imprese. E' solo grazie alla presenza di un'Associazione che è stato possibile in questi anni arrivare al calcestruzzo a prestazione, alla durabilità, al contratto nazionale di fornitura, al patentino dei pompisti, ... e a molto altro. Ma come capita spesso, quando una cosa non ce l'hai, allora la desideri, quando ce l'hai finisci per darla per scontata. E oggi molti si sono dimenticati di questo valore, l'importanza dell'identità del settore, l'importanza della rappresentanza, l'importanza di avere un'associazione forte.

La scomparsa del Signor Benazzo spero - proprio ricordando le difficoltà con cui allora, con il suo contributo, si riuscì a dare un nome a questo settore - possa far tornare a pensare a tutti quanto sia necessario avere un idea del futuro più a lungo raggio, un futuro che va oltre i cancelli del proprio impianto, e che richiede la presenza di un'Associazione sostenuta da tutte le aziende del settore. Come dissi quando ne ero direttore in un evento "non lasciare che la faccia del settore sia quella di qualcun altro". Benazzo ci mise la faccia e il cuore.