Il tema delle modalità di riapertura delle scuole, in atto in Cina, in Danimarca, in Norvegia e, successivamente, in Francia e in Germania, implica, da un lato, diatribe puntuali (come nel caso della nozione di rischio specifico all’interno del documento di valutazione del rischio), mentre, da un altro canto, rimanda a questioni maggiormente strategiche, che, in parte, trascendono l’emergenza pandemica, per quanto duratura essa possa essere.
Entro questo scenario un tema cruciale appare essere quello attinente ai metodi e agli strumenti per la simulazione della fruizione degli spazi di lavoro negli insediamenti scolastici e della loro verifica e validazione, un tema che diversi centri di ricerca stanno affrontando, tra cui, in primo luogo il Politecnico di Milano e, solo secondariamente, l’Università degli Studi di Brescia.
Si tratta, cioè, di simulare i flussi individuali e collettivi di persone (personale docente, personale tecnico-amministrativo, studenti, parenti, visitatori) negli spazi confinati e aperti, nonché le loro interazioni, incluse quelle con gli arredi e, comunque, gli apparati mobili: a partire dalla crowd simulation e dalla gamification.
È palese che tutto ciò implichi un approccio logistico che oltrepassi le misure puntuali relative ai dispositivi di protezione individuale, alle misure di igienizzazione e di sanificazione, approccio abilitato da un preciso modello organizzativo e pedagogico.
Naturalmente, questa considerazione vale potenzialmente per tutti i luoghi di lavoro e, nella fattispecie, assume una veste territoriale, geo-spaziale, poiché concerne i trasferimenti connessi ai domicilî ed, eventualmente, ai presidî sanitari.
Si è, pertanto, in presenza di un caso in cui le Operations appaiono evidenti e prioritarie.
La possibilità di verificare e di validare le condizioni attuali dei cespiti immobiliari di un plesso scolastico derivano, tuttavia, dalla possibilità di disporre preventivamente di un rilievo digitale, assai raro nelle forme più esaustive, rintracciabili unicamente in edifici di nuova costruzione oppure in circostanze in cui vi siano stati significativi interventi sul costruito.
Nei restanti casi, accanto ai dati o alle informazioni derivanti dall’anagrafe nazionale, è presumibile che vi siano elaborati cartacei e digitalizzati piuttosto eterogenei e non sempre affidabili.
Si tratta, dunque, di capire se vi sia la possibilità, su vasta scala, di mettere a punto, e di finanziare, nei prossimi mesi, da parte del Ministero dell’Istruzione o degli Assessorati Regionali Competenti, un programma sistematico di rilievo digitale speditivo che, ad esempio, accanto ai programmi formativi (alla numerosità delle classi) e ai criteri di gestione delle mense, consenta successivamente di definire e di validare soluzioni personalizzate per:
Il sistema di verifica e di validazione dovrebbe, pertanto, prendere le mosse dal sistema di rilevazione digitale speditiva, da integrarsi con gli altri acquisibili dati, strutturati o meno, di carattere geometrico-dimensionale o alfa-numerico, eventualmente attingibili da modelli informativi, al fine di avviare una serie di simulazioni, basate su crowd simulation e gamification, anche di carattere immersivo:
Al fine di perseguire tali obiettivi, sarebbe necessario istituire centri di supporto e di servizio presso i provveditorati regionali o, altrove, a livello territoriale.
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