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Fase 2 Coronavirus e Cantieri edili: le regole OICE su sicurezza, fondo costi aggiuntivi e presìdi sanitari

L'Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura italiane ha ritenuto utile per il sistema delle costruzioni proporre integrazioni alle linee guida definite con il Protocollo sulla sicurezza nel cantieri, per renderle più esaustive e facili da applicare nella fase 2

L'Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura italiane ha ritenuto utile per il sistema delle costruzioni proporre integrazioni alle linee guida definite con il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri, per renderle più esaustive e facili da applicare nella fase 2

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Le proposte di OICE per la ripartenza

Dopo il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri a firma di tutti i sindacati e le linee guida Inail con la tabella su tutte le classi di rischio, per la Fase 2 Coronavirus arriva un altro importante documento, stavolta completamente indirizzato ai Cantieri Edili.

Si tratta di un documento redatto dall'OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura italiane), contenente regole cogenti per la gestione in sicurezza dei cantieri, presìdi sanitari dedicati per ogni cantiere e fondo pubblico per i costi aggiuntivi.

Le proposte - come segnala Edilizia&Territorio - sono state messe a disposizione del Governo, dei Ministeri, degli altri attori della filiera e della Task force di Vittorio Colao che si sta occupando della "Fase 2".

Le priorità per i cantieri edili evidenziate nel documento

  1. necessità di cogenza delle linee guida, implementate opportunamente nei contenuti, per permetterne l'immediata fruibilità alla ripartenza, con criteri chiari ed omogenei, da tutti gli operatori della filiera;
  2. organizzazione e disponibilità di presìdi sanitari capillari su tutto il territorio nazionale, che siano riferimento efficace per le necessità degli operatori, capaci di indirizzarne gli adempimenti e di garantire supporto e vigilanza a tutti i processi produttivi avviati e alle imprese di tutte le dimensioni;
  3. disponibilità, senza restrizioni, dei dispositivi di contenimento necessari, con la creazione di filiere produttive nazionali per garantire in ogni cantiere DPI e termoscan, evitando blocchi delle attività appena riavviate per loro mancanza;
  4. definizione chiara delle responsabilità in capo agli attori della filiera, lato committenza e lato appaltatore, con riferimento puntuale ai rispettivi adempimenti fissati nelle line guida, onde evitare paralisi per conflitti di responsabilità;
  5. puntuale ed esaustiva esplicitazione delle modalità di aggiornamento dei PSC, di redazione delle procedure in capo all'appaltatore, dell'aggiornamento connesso dei POS e del loro coordinamento con PSC e procedure;
  6. esplicite modalità di verifica del rispetto degli adempimenti e formalizzazione degli esiti a beneficio dei risultati attesi;
  7. creazione di un fondo alimentato con risorse pubbliche che ristori i maggiori costi sostenuti da tutti gli attori coinvolti nei processi di cantiere (DL, CSE, appaltatore) per l'impatto indotto dalle misure di contenimento del Covid 19.

IL DOCUMENTO INTEGRALE E' SCARICABILE IN FORMATO PDF


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