Per i sistemi radianti in riscaldamento e raffrescamento annegati è in corso di revisione la norma UNI EN 1264. Quali saranno le principali modifiche e novità alla norma in oggetto? Un articolo di approfondimento a cura dell'arch. Anna Martino del Comitato Termotecnico Italiano (CTI).
La UNI EN 1264 è una norma di prodotto, che ha come oggetto i sistemi radianti in riscaldamento e raffrescamento annegati a parete, pavimento e soffitto, pubblicata per la prima volta nel 1997. Attualmente la norma è in corso di revisione all’interno del WG9, gruppo di lavoro del CEN/TC 130, che a livello nazionale è seguito dalla commissione UNI/CTI 254 del Comitato Termotecnico Italiano. Come per tutte le norme europee, la EN 1264 viene recepita da tutti i Paesi che partecipano al CEN e sarà quindi pubblicata in Italia come UNI EN 1264, in Germania come DIN EN 1264 (e automaticamente tradotta in tedesco), in Francia come NF EN 1264 (Systèmes de surfaces chauffantes et rafraîchissantes hydrauliques intégrées) e via dicendo.
La norma è composta da 5 parti e prevede una metodologia di test per i sistemi a pavimento con una doppia piastra calda di 1 m x 1 m. Descrive una metodologia di calcolo per la determinazione della resa di alcuni sistemi (metodologia tabellare).
Le 5 parti della norma saranno sottoposte a breve al voto finale che dovrebbe terminare il 11.3.2021. Entro tale data gli stati membri voteranno e, poiché in fase di votazione finale i voti positivi possono essere accompagnati solo da commenti "puramente editoriali", in caso di approvazione, la versione ad oggi disponibile e illustrata nel presente articolo (FprEN 1264:2020) potrà subire solo poche variazioni.
Le principali modifiche nel FprEN 1264:2020 sono:
Una delle modifiche più discusse è stata la variazione dello scopo della norma, che è stata oggetto di svariate revisioni per definire in modo chiaro l’ambito di applicazione di due norme all’apparenza sovrapposte: la EN 1264 e la EN ISO 11855.
Lo scopo del FprEN 1264:2020 è stato quindi modificato come segue:
La EN 1264-1 specifica le tipologie e le caratteristiche dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento radianti idronici annegati.
Il Capitolo 3 “Termini e definizioni” presenta molte novità e modifiche rispetto alla versione del 2011 (attualmente in vigore).
Tra queste la definizione di “open air gap – intercapedine d’aria” che dovrebbe chiarire quali sistemi sono quindi esclusi dalla EN 1264, ma che purtroppo lascia ancora aperto il tema delle dimensioni dell’intercapedine per i soffitti radianti.
Sistemi senza intercapedine d’aria (a sinistra) e con intercapedine d’aria (a destra). Elaborazione da 1264-1:2020
Nella Figura viene riportato a sinistra un sistema senza intercapedine d’aria (open air gap) e a desta un sistema con intercapedine d’aria. I due sistemi differiscono dalle dimensioni dell’intercapedine: se questa è piccola lo strato d’aria si comporterà come uno strato con funzione isolante, mentre se questa è grande non potrà essere ambito della 1264 ma della ISO 18566 (la norma sui controsoffitti con intercapedine d’aria). La norma non chiarisce però quando “piccola” o “grande” debba essere l’intercapedine.
Nella definizione 3.1.1 che definisce i sistemi radianti annegati, è stato aggiunto lo strato di diffusione del calore (ovvero, ad esempio il massetto). Questa modifica è di grandissima importanza, in quanto include nel “sistema pavimento” anche lo strato di diffusione del calore, aspetto che fino ad oggi è sempre stato oggetto di interpretazioni.
L’introduzione di nuove tipologie (basso spessore, bassa inerzia) e il dettaglio di tipologie già esistenti (Tipo A, bugnato e con isolante liscio) è la più grande novità del FprEN 1264-1:2020.
Queste modifiche sono state inserite per rendere la norma attuale e maggiormente rappresentativa dei prodotti ad oggi disponibili sul mercato europeo.
I tipi di sistemi radianti annegati sono descritti nelle Tabelle A.1 e A.2. Nei disegni rappresentati di seguito sono descritte le nuove stratigrafie.
Tipo A.
Il Tipo A si suddivide in Tipo A1 (con isolante liscio) e in Tipo A2 (con isolante bugnato).
Esempi di sistemi radianti a pavimento di tipo A1 e A2
Tipo H.
Il Tipo H è il sistema fresato e si suddivide in Tipo H1 (con isolante) e in Tipo H2 (senza isolante).
Esempi di sistemi radianti a pavimento di tipo H1 e H2
Tipo I.
Il Tipo I è un sistema annegato senza isolante nel quale lo strato di supporto va in ancoraggio con la pavimentazione esistente o il solaio/massetto nel quale si incollano gli elementi per l’ancoraggio delle tubazioni.
Esempi di sistemi radianti a pavimento di tipo I
Tipo J.
Il Tipo J è un sistema annegato senza isolante nel quale le tubazioni possono essere ancorate in diversi modi (mediante guide, mediante sistema ad ancoraggio rapido tipo velcro ecc.).
Esempi di sistemi radianti a pavimento di tipo J
Le principali modifiche della Parte 2 sono:
Le principali modifiche della Parte 3 sono:
Le due importantissime modifiche della parte 3 sono la variazione del calcolo della resistenza termica del bugnato e l’incremento della temperatura superficiale dei soffitti in caldo.
Per i sistemi di riscaldamento a pavimento con pannelli isolanti con bugne (sistemi di Tipo A e Tipo C), nel calcolo dello spessore Sins deve essere considerata solo la parte piana del pannello (senza bugne).
Questa modifica causerà una revisione di tutti gli spessori del bugnato in quanto nella precedente versione della norma la formula di calcolo della resistenza termica era diversa.
Il valore limite della temperatura media superficiale della parte attiva dei pannelli a soffitto è stato portato a 33°C (per adeguarsi alle prescrizioni della norma UNI EN ISO 11855). Nella versione precedente della norma la temperatura era di 29°C.
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