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L’importanza di BIM e Blockchain nei processi trasformativi nel settore delle Costruzioni

Iscriviti all’evento e con la partecipazione alla sessione del 13 e 20 aprile, per un totale di 8 ore, riceverai gratuitamente in formato digitale copia del manuale “Blockchain per il Business. Modelli di valutazione e Metodologie di progetto”.

 

È banale dirlo, ma anche nel settore delle “Costruzioni” sono in atto ed in forte accelerazione processi trasformativi che porteranno al cambiamento del modello di gestione del business, passando da un’impostazione settoriale (es.: “progettisti”, “costruttori”, “gestori”) ad una di filiera (value chain) in cui si integrano i diversi tipi di soggetti, per arrivare infine ad un modello a rete (value network), in cui gli attori, tra cui anche gli utenti (singoli o sempre più spesso comunità) co-operano durante l’intero ciclo di vita del costruito. 

Quest’ultima fase del processo di trasformazione richiederà sempre di più l’applicazione di modelli gestionali sistemici collaborativi tra tutti gli attori, nei quali il valore sviluppato da interventi di rigenerazione sarà in gran parte un valore da condividere. 

Per chiarire meglio il significato di “modelli sistemico-collaborativi” si può citare l’esempio di progetto sperimentale in corso nell’ambito del “social housing”, in cui l’incremento di valore generato si compone di: valore immobiliare derivante dalla ri-funzionalizzazione delle strutture, valore socio-economico derivante dallo sviluppo di nuovi servizi grazie anche all’intervento precedente, valore ambientale (eco-sostenibilità) attraverso la riqualificazione delle strutture ed il cambiamento delle pratiche sociali per realizzare processi di circolarità. 

Da questo esempio (i casi di rigenerazione urbana sono analoghi) risulta evidente come gli interventi generativi di nuovo valore siano tra di essi sinergici e frutto della co-operazione inter-settoriale tra diversi soggetti (utenti, gestori, urbanisti, costruttori, progettisti, fornitori dei materiali, ecc.) che diventano organizzativamente interdipendenti, in altre parole diventano una “Community di Scopo” (“Smart Community”). 

Non c’è altro modo per gestire tali “modelli sistemico-collaborativi” se non quello di interconnettere l’operatività dei diversi soggetti partecipanti attraverso il supporto di una piattaforma blockchain. Attraverso l’applicazione di questa tecnologia è possibile costruire dei meccanismi che garantiscano la costruzione di legami fiduciari tra gli attori affinché possano co-operare. 

Allo stesso tempo tutto ciò è essenziale per gestire il life cycle di sistemi e complessi costruiti attraverso il supporto di soluzioni BIM (Building Information Modeling), che consentono ai diversi attori coinvolti di co-operare più efficacemente nella realizzazione di workflow progettuali ed esecutivi di crescente complessità. L’intelligenza gestionale del BIM e la tecnologia Blockchain abilitante i modelli collaborativi, non possono quindi che integrarsi in un unico sistema in grado di supportare le sfide che gli attori del settore “costruzioni” devono affrontare già da oggi, se vogliono risultare tra i protagonisti del progetto di rilancio del nostro Paese. 


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La cooperazione tra reti di comunità di innovatori per affrontare la sfida della sostenibilità

Il Clust-ER BUILD ha partecipato il 19 ottobre 2020 all’incontro organizzato dall’European Alliance Coronavirus, dedicato al Fondo per la Ripresa e Resilienza (RRF) della UE, con focus su “Renovate”, ovvero migliorare l’efficienza energetica e delle risorse degli edifici pubblici e privati, contribuendo così in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea.

Il tema del Rinnovamento è fortemente collegato all’ ”Ondata di rinnovamento”, pubblicata dalla Commissione europea il 14 ottobre 2020, i cui principi chiave riguardano proprio l’efficienza energetica, l’accessibilità economica, la decarbonizzazione e l'integrazione delle energie rinnovabili (riscaldamento e raffreddamento), la circolarità, l'uso di materiali organici, standard ambientali, affrontare insieme la transizione verde e digitale e il rispetto dei valori estetici e architettonici.

Il Clust-ER BUILD ha presentato le attività del suo cluster in quest'area e ha sottolineato l'importanza di applicare tecnologie innovative e smart management ai progetti di ristrutturazione e costruzione.

 

La sfida che dobbiamo affrontare

Le priorità sollevate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rinominato Next Generation EU, sottolineano l’importanza quindi di progettare e costruire o riqualificare edifici secondo nuove regole, che rendano meno inquinanti i processi produttivi, che potenzino la sostenibilità dei trasporti legati alla cantieristica e che aumentino la competitività del tessuto economico legato al settore delle strutture e infrastrutture.

Se la NGEU costituisce una straordinaria e probabilmente unica possibilità̀ per il nostro Paese di allinearsi alle altri grandi nazionali europee mettendo a valore le rilevanti risorse diventa essenziale mettere al centro della propria strategia un rinnovamento della Governance imputata a realizzare il PNRR. La complessità̀ degli obiettivi e l’articolazione degli ambiti e delle interconnessioni tra di essi richiede una profonda e allo stesso tempo rapida riconfigurazione degli strumenti di pianificazione e programmazione attualmente dispersi in una pluralità̀ di documenti e di piani gestiti da soggetti differenti i cui contenuti risultano in parte contraddittori se non contrastanti. 

Ambiente, innovazione tecnologica, sostenibilità̀ costituiscono tutti fattori che non possono essere affrontati separatamente, se non inseriti in una visione unica a cui collegare una pianificazione integrata. 

InnovationChain start up innovativa nata dal desiderio da parte di Harpaceas e raise>up di proporre soluzioni che integrino il BIM con l’architettura Blockchain, ha deciso di affrontare la sfida partendo con un’innovazione di processo che riguarda la gestione dell’intera  filiera delle costruzioni, inserendo il concetto di Blockchain sia allo stadio di Progettazione (BIM) così come a quello di Esecuzione (PIM) del progetto.

 

BIM e Blockchain 

La Gestione digitale del processo delle costruzioni, nota in ambito internazionale con l’acronimo BIM (Building Information Modeling), sta cambiando profondamente la filiera del mondo delle costruzioni. Il cambiamento è entrato anche nella filiera italiana delle costruzioni a seguito di quanto definito nel Codice Appalti del 2016 e nel successivo DM 560/2017, che hanno introdotto il suo impiego in ambito pubblico in modalità cogente. Parallelamente, la pubblicazione della UNI 11337, ha integrato il panorama normativo nazionale dedicato al BIM.

Questo cambiamento ha portato anche a evidenziare una serie di momenti delicati di questo processo nei quali la necessità di maggior controllo e tracciamento delle attività si sono rese sempre più necessarie.

La necessità di maggior controllo ha quindi portato a ricercare nuove metodologie e procedure in grado di monitorare al meglio i flussi, garantendo una sicurezza maggiore senza introdurre lentezze nel processo BIM.

L’innovazione tecnologica introdotta dalla Blockchain e, in particolare, dalla DLT (Distributed Ledger Technology, tecnologie a registro distribuito) possono essere d’ausilio nell’assicurare questo tracciamento.

Nei suoi principi fondamentali, la Blockchain permette di testimoniare la corretta realizzazione e conclusione di passaggi che altrimenti richiederebbero tempi e risorse sensibili per essere confermate.

 

Unire le forze

L’idea di coniugare il BIM con la Blockchain nasce dall’esigenza di avere degli strumenti di controllo nei punti “nevralgici” del processo. Controlli notarizzati e univoci, che possono essere riconosciuti ed utilizzabili anche in caso di problematiche. Inoltre, grazie alle possibilità offerte dagli smart contract, si può rendere più semplice anche la fase di esecuzione di attività (per esempio conferme di consegne avvenute o correzioni effettuate) che sono presenti nel flusso BIM.

 

L'Obiettivo

L’obiettivo da raggiungere è tanto chiaro quanto ineludibile ed ormai non più rimandabile: la sostenibilità.

Un problema complesso che va affrontato in tutte le sue dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e rispetto all’insieme dei fattori causali che lo determinano.

Non basta l’azione del singolo, né risulta essere efficace affrontare un pezzo del problema alla volta, occorre un approccio sistemico che coinvolga tutti gli stakeholder; diventa dunque necessario mettere in campo tutte le capacità di innovazione e di cambiamento disponibili. Il settore delle costruzioni ricopre un ruolo importante in questa sfida, perché incide in modo rilevante sull’impatto ambientale, sulla qualità della vita delle comunità ed ha un peso significativo sullo sviluppo economico. I protagonisti di questo settore devono fare quindi la loro parte e questa iniziativa intende collocarsi proprio in questa cornice di nuova mobilitazione, un segno simbolico che si auspica possa contribuire a creare una comunità di attori pronti a cooperare nel senso dello sviluppo sostenibile della società. 

 

Un omaggio a chi partecipa

Iscriviti all’evento e con la partecipazione alla sessione del 13 e 20 aprile, per un totale di 8 ore, riceverai gratuitamente in formato digitale copia del manuale “Blockchain per il Business. Modelli di valutazione e Metodologie di progetto”.

Iscrizione sessione 1 – 13 e 20 aprile 2021 – accreditato 4+4 CFP architetti e in corso di accreditamento 7 CFP ingegneri: 

LINK PER ISCRIZIONE

Iscrizione sessione 2 – 5 e 12 maggio 2021 – accreditato 4+4 CFP architetti

LINK PER ISCRIZIONE

 

Le indicazioni 

Gianni Lodi - Presidente di RaiseUp e Vicepresidente di InnovatioChain

“ormai nessun leader, in qualsiasi settore sociale ed economico, può sottrarsi alla responsabilità di inserire tra le priorità del piano di sviluppo della propria organizzazione il tema della sostenibilità e quindi della responsabilità sociale. Ciò accade anche nel settore delle costruzioni, all’interno del quale alcuni attori (Rif. Associazione Infrastrutture Sostenibili - AIS) stanno già formulando proposte concrete sulla sostenibilità “misurabile” e quindi “premiabile”, e sull’importanza di “mettere la comunità al centro del progetto”. 

 

L’applicazione di questi principi spinge la comunità degli “addetti ai lavori” e la comunità degli “utenti-clienti” ad intersecarsi, forzando gli uni a coinvolgere gli altri e quest’ultimi ad assumere un ruolo inedito di responsabilità partecipativa nei processi progettuali dei sistemi abitativi. 

Affinché ciò si realizzi servono modelli organizzativi nuovi ed il supporto delle tecnologie abilitanti la gestione di processi, in cui attori di comunità eterogenee si trovano a co-operare in una nuova univoca comunità progettuale. Tali tecnologie, che consistono principalmente nell’integrazione tra l’architettura Blockchain e le soluzioni BIM, costituiscono in tal modo la principale leva operativa necessaria a passare dall’affermazione di un principio di sostenibilità ad una sua più concreta realizzazione, in altre parole ad una “sostenibilità gestita”.

Marcello Balzani – Presidente del Clust-ER BUILD

“il processo di digitalizzazione della filiera dell’edilizia è progressivo e incessante. Anche attraverso l’osservatorio privilegiato del Clust-ER Build è possibile riscontrare come industrie ICT e start up innovative (come Raise>up e InnovationChain) si stiano aggregando con partner industriali di produzione di componenti e materiali o di sviluppo di processi digitali (progetto, cantiere, gestione, ecc.) per risolvere problemi e per ottimizzare percorsi di contenuto e di nuove qualità. In questo quadro il BIM si sta configurando come un ambiente di conoscenza sempre più adattativo ed inclusivo, capace di strutturarsi per ospitare i flussi provenienti da sensori di diagnostica predittiva, di realtà aumentata e interconnessioni BlockChain. L’attenzione di società come Consensys allo sviluppo di questi processi è la dimostrazione della fertilità della nostra filiera industriale. La rigenerazione urbana e del patrimonio costruito è estremamente sfidante e richiederà un coinvolgimento sempre più integrato, sostenibile e soprattutto consapevole delle comunità e dei territori.”

Luca Ferrari – Direttore Generale di Harpaceas e Presidente di InnovationChain

Harpaceas crede molto nell’apporto che l’architettura Blockchain può fornire all’utilizzo della metodologia BIM e, più in generale, alla digitalizzazione del settore delle costruzioni. Da qui nasce la decisione di dare vita, insieme a raise>up, a InnovationChain. Riteniamo infatti che, grazie all’architettura Blockchain, possano essere superate alcune delle più rilevanti criticità nella condivisione dei dati – elemento intrinseco all’adozione del BIM - che, inevitabilmente, l’utilizzo della metodologia BIM porta con sé. Pensiamo, solo per fare un paio di esempi, al tema della difesa della proprietà intellettuale oppure alla corretta attribuzione delle responsabilità. Harpaceas, da molti anni leader in Italia nella proposta di tecnologie e servizi consulenziali per la digitalizzazione della filiera delle costruzioni, apporterà il proprio expertise per far sì che InnovationChain possa diventare in breve tempo un punto di riferimento nel nostro Paese per la fornitura di soluzioni basate sull’interconnessione tra BIM & Blockchain.

 

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