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A colloquio con i candidati alle elezioni del Consiglio Direttivo degli Ingegneri di Monza e Brianza

Intervista a Pierpaolo Cicchiello
Candidato indipendente per l'Ordine degli Ingegneri di Monza Brianza


Caro Pierpaolo, ho saputo che ti presenti come Candidato indipendente per il rinnovo del prossimo Consiglio Direttivo degli Ingegneri di Monza e Brianza. Da dove nasce la Tua candidatura?
Alcuni amici e Colleghi, con i quali ho condiviso l’esperienza della Commissione Strutture, mi hanno chiesto un impegno diretto, maggiore di quello sinora profuso, come Consigliere dell’Ordine, per rafforzare la rappresentatività dei Liberi Professionisti in seno al Consiglio. Le ragioni che mi hanno portato ad accettare sono racchiuse nel motto che ho scelto per la mia candidatura: Professione Libera. Siamo infatti convinti che, oggi più che mai, la nostra professione, soprattutto quali Liberi Professionisti, possa e debba incidere in profondità nella società, che sta cambiando molto rapidamente. Gli Ingegneri debbono possono e vogliono cambiare, per un comune Progresso, che hanno da sempre guidato e stimolato. Le competenze tradizionali degli Ingegneri saranno sempre più da affiancare a una moderna visione della Professione, la cui funzione sociale potrà esplicarsi appieno solo avendo riguardo alla libertà degli Ingegneri stessi, intesa come servizio per la collettività, senza condizionamenti e particolarismi. Il tema centrale del nostro agire deve comunque rimanere quello del Lavoro, oggi sempre più compresso da logiche che poco hanno a che fare con la libertà professionale e la sua qualità.

Sei un Libero Professionista; ho avuto modo di conoscerti quando hai partecipato, come moderatore, ai Forum della Tecnica delle Costruzioni a Milano; hai scritto diversi libri, partecipi a convegni e conferenze in Italia ed all’Estero, stai portando avanti due ricerche indipendenti relative ad altrettante problematiche sismiche e strutturali. Come pensi di conciliare gli impegni professionali con il tuo ingresso nel Consiglio dell’Ordine?
Le molteplici attività cui sono dedito sono accomunate da due principi: curiosità e rigore. Solo con la curiosità si può vincere la noia, solo con il rigore si può dare garanzia di qualità alla nostra Professione. Gli ingegneri sono da sempre noti per la loro organizzazione; in tempi di crisi, l’efficienza può consentire di gestire al meglio il proprio tempo, anche con l’aiuto dei molti Colleghi che, sinora, hanno visto l’Ordine come un’entità lontana dalle proprie reali esigenze. Credo che questa percezione vada mutata, spingendo a valorizzare le molte risorse che gli Ingegneri di Monza e Brianza hanno mostrato, nell’attuale congiuntura, di sapere mettere in campo quotidianamente. Penso ad un Ordine al servizio degli Iscritti e delle loro esigenze reali e quotidiane.

Come intendi operare all’interno del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri?

Per rendere un buon servizio ai miei colleghi, ho elaborato, con l’aiuto di qualche amico che con me condivide le medesime prospettive, un programma in 7 punti.
1. Dare forza e sostegno al valore intellettuale della Libera Professione, sottolineandone il ruolo sociale, salvaguardando decoro ed indipendenza, anche con un valido supporto legale, fiscale e normativo.
2. Per gli obblighi formativi imposti dalla Formazione permanente, si deve far sì che essi non si configurino come un onere troppo elevato per gli Iscritti, anche fornendo corsi gratuiti, con il diretto coinvolgimento degli iscritti sia in chiave di proposta che in fase formativa.
3. Per i Bandi di gara, ci proponiamo di dare maggiore diffusione informativa e collaborazione con gli Enti Pubblici per la stesura dei Bandi stessi, attuando nel contempo azione di monitoraggio per la Tutela della Professione.
4. Per salvaguardare Etica e Qualità delle prestazioni offerte, si possono e devono attuare politiche di accertamento ed attestazione delle Qualità Professionali. Penso al modello Qing, già adottato da altri Ordini. Per mantenere saldi i principi che stanno alla base delle attività professionali, cioè la deontologia e lo spirito di servizio, si deve operare per creare negli Iscritti consapevolezza del fatto che la tutela della nostra professione richiede uno sforzo continuo verso il miglioramento.
5. Incremento del coinvolgimento degli Iscritti verso una maggiore partecipazione alla vita dell’Ordine.
6. Donne Ingegnere. Penso alla creazione della Commissione Donne Ingegnere, che consenta di valorizzare al meglio il ruolo e la visione professionale che le Colleghe possono portare avanti con la tenacia e le qualità proprie delle Donne.
7. Stage Formativi. Si rende opportuno istituire una Convenzione con Politecnico Milano per introduzione degli stagisti all’interno degli Studi Professionali in modo sistemico e codificato, agevolando sia gli Ingegneri che gli Stagisti.

In conclusione, perché un Iscritto dovrebbe darti il proprio voto per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri?
Una canditura indipendente, che nasce da qualcuno degli iscritti, con i quali ho lavorato per quatto anni, rappresenta di per sé una novità degna di nota. Nel panorama attuale, di rapida evoluzione della Professione, votare per un ingegnere "pragmatico e appassionato” (definizione dello stimato collega Ing. Giuseppe Galloni) equivale a fornire, in modo concreto, una manifestazione chiara dell’esigenza di cambiamento che tutti avvertiamo. Chi accogliesse questa mia proposta d’innovazione vorrebbe che questo cambiamento fosse guidato, non subito, dalla nostra categoria Professionale, da sempre in prima linea sul fronte della crescita sociale, anche se non sempre questo ruolo sociale degli Ingegneri viene giustamente valorizzato dalla Società.
Per approfondire i temi di cui abbiamo parlato, chi lo volesse può contattarmi direttamente via mail (pc@cicchiello.it) o sul cellulare (348.1562.470).
Viva gli Ingegneri, Viva la Professione Libera!

A colloquio con Riva Efrem, candidato indipendente per l'Ordine degli Ingegneri di Monza Brianza

Lei si presenta come Candidato indipendente per il rinnovo del prossimo Consiglio Direttivo degli Ingegneri di Monza e Brianza. Da dove nasce la Sua candidatura?
Se devo dirla tutta, fino ad alcuni giorni fa, non pensavo di mettermi a scrivere qualcosa. Poi alcuni colleghi mi hanno fatto notare che: “puoi avere tutte le belle idee del mondo, ma se nessuno sa che ti canditi è molto difficile che qualcuno investa su di te una delle 14 crocette disponibili..”
Effettivamente il ragionamento sta in piedi …
Così, ho cercato di pensare a tutti i pro e i contro che potrebbero esserci nel dare una crocetta al sottoscritto. Ne è uscita una piccola e semplice analisi SWOT, ovvero un modo rapido ed efficace per individuare i punti di forza e di debolezza che una determinata scelta comporta.
In realtà, all’inizio, questa matrice l’ho creata ad uso e consumo personale, poi ho realizzato che quell’analisi avrebbe potuto diventare il focus di questa lettera.
Ovviamente è sintetica e tende da un lato a presentare il sottoscritto, dall’altro aindividuare le opportunità/impegni che tale candidatura comporta.
Va da se che, anche in questa sfida, esistano delle “debolezze” e delle “minacce”, ma sono meno insormontabili di quanto possano sembrare a prima vista.
Ci tengo a precisarlo: il presente documento non è un programma elettorale. Più che altro sono dei semplici spunti che mi permettono di presentarmi, cercando di raccontare perché potrebbe avere una logica sostenere la mia candidatura. Lo so … sono giovane, non faccio la Professione, e del “mondo del lavoro” può sembrare che abbia una limitata esperienza … tuttavia, qualche idea ce l’ho, e sulle singole questioni riesco a fare ragionamenti che, a volte, sembrano funzionare..
Insomma, per venirne ad una: date un occhio all’analisi SWOT, Figura 1, e se la cosa vi convince mettete una crocetta vicino al mio nome.
Alla fine la questione è solo una: Ci si lamenta sempre che non ci sono giovani, che quelli disponibili non hanno idee o peggio non sanno da che parte sono girati...proviamo a sfatare questo mito...

PER CONCLUDERE MI PREME FARE UNA PRECISAZIONE:
Personalmente ritengo che il precedente Consiglio abbia lavorato nella giusta direzione. Spero che il mio contributo possa portare nuovi elementi di riflessione e nuove idee.

Riva Efrem

Figura 1: Analisi SWOT sulla mia Canditura. Sono riportati come punti di forza alcuni aspetti del mio carattere (che spero chi mi conosce condivida); le opportunità ovvero il perché dovreste segnare una crocetta vicino al mio nome; le debolezze ovvero le ragionevoli obiezioni che potrebbero spingervi verso altre scelte e le minacce legate prevalentemente all’afflusso alle urne e al fatto che corro in maniera “indipendente”.

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A colloquio con Giuseppe Ciccarone, candidato indipendente per l'Ordine degli Ingegneri di Monza Brianza

La “candidatura” nasce dal desiderio di valorizzareil ruolo e l’efficacia del nostro Ordine. Davanti a quanto accade oggi, l’Ordine degli Ingegneri assume un ruolo cruciale nella carriera professionale di ognuno dei suoi iscritti, e che sitratti di liberi professionisti e lavoratori dipendenti.
Tanti colleghi che esercitano la libera professionevivono l’Ordine come un “adempimento”, una “costrizione”, mentre tanti colleghi lavoratoridipendenti non sentono il bisogno di aderirvi.
Il Nuovo Consiglio dovrà lavorare per avvicinare gli iscritti alla vita dell’Ordine e rendere partecipi anche coloro i quali non se ne sentano “professionalmente coinvolti”. Nell’intricato proliferare di leggi, oneri ed obblighi, adempimenti a carico degli Ingegneri, l’Ordine assume un ruolo fondamentale nel fare chiarezza.
L’Ordine non sarà un mero organizzatore di corsi per soddisfare le richieste di legge, ma giocherà un ruolo centrale nella continua formazione dei propri iscritti, al di la di quanto per legge dovuto. Sarà importante stipulare accordi con aziende private per permettere che la Formazione Continua raggiunga anche i lavoratori dipendenti, ampliando l’offerta formativa coerentemente alle reali esigenze di tutti gli iscritti.
Il Nuovo Ordine dovrà fare da tramite tra gli Ingegneri e gli organi superiori di governo, garantendo reale trasparenza nell’assegnazione di pubblici incarichi, far valere i diritti dei propri associati organizzando periodici tavoli di concertazione con gli enti pubblici. Compito del nuovo Ordine sarà, inoltre, mettere in contatto i professionisti con gli organi di Ricerca e di Protezione Civile, stipulando accordi e convenzioni per un concreto impegno degli iscritti nel volontariato.
A seguito della esasperazione economico-finanziariadegli ultimi anni, sarà fondamentale che l’Ordine vigili sulla corretta condotta da parte delle PA, specie nel determinare gli importi a base di gara negli appalti, al fine del mantenimento della dignità della professione.

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Intervista a Pierfilippo Rossetti, candidato della lista "Continuità e Rinnovamento" per l'Ordine degli Ingegneri di Monza Brianza

Nell’ambito dell’ampio e significativo programma della lista “Continuità e rinnovamento” nella quale è inserito, quali sono i temi che, a suo parere, meritano attenzione ed impegno per il prossimo quadriennio di gestione dell’Ordine?
I temi sono tutti importanti e motivo di voto per la lista, ma vedrei le seguenti priorità:

1. Stante l’introduzione, da questo anno, dell’aggiornamento professionale continuo ed obbligatorio ( a sensi art.7 D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137 ), ritengo che l’Ordine debba migliorare la, già ampia, attività formativa di Corsi e Convegni a costi contenuti ed anche gratuiti, attuandola per tutte le specializzazioni,e con docenti vari, che possano apportare diverse esperienze professionali e tecniche sugli argomenti trattati.
Come già più volte verificatosi nei precedenti periodi di gestione, con la realizzazione di eventi formativi con il patrocinio e presso l’Azienda Ospedaliera San Gerardo, penso si possano organizzare corsi e convegni con Enti ed Aziende, anche al fine di favorire l’aggiornamento degli ingegneri dipendenti.
2. La sensibilizzazione a tutela di corrispettivi professionali remunerativi e tali da assicurare alti livelli di prestazioni per i committenti.
La malaugurata liberalizzazione delle tariffe, con l’accettazione, spesso, da parte della committenza, soprattutto pubblica, di sconti eccessivi (oltre il 40 e a volte il 70%) – a volte a fronte di elaborati vaghi e incompleti, o con durate non certe della prestazione, stante anche le problematiche delle imprese che operano spesso con sconti elevati, e su corrispettivi professionali a base d’asta, in genere, già contenuti - non assicura da una parte una giusta remunerazione e dall’altra la certezza di un buon servizio.
Pensiamo, ad esempio, all’assurdità relativa ai Costi della Sicurezza, giustamente senza sconti nell’ambito dei lavori, ma …senza limiti di sconto per quanto riguarda le connesse prestazioni professionali in fase progettuale e soprattutto esecutiva.
Per contro i costi per i professionisti non hanno avuta alcuna…liberalizzazione, basta vedere i nuovi oneri per l’Assicurazione Responsabilità Professionale, comunque opportuna, per l’Aggiornamento Professionale, per il paventato obbligo del POS per i
pagamenti, etc. .
3. Agevolare l’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro e l’avvio alla libera professione con tirocini remunerati negli studi professionali.

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