Ambiente
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Professionisti tecnici, attenzione: il MITE assume 400 laureati in ambiente ed esperti di dissesto

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) assumerà 218 laureati in materia ambientale per attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale e 200 tecnici per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali.

AGGIORNAMENTO 28 GIUGNO 2021

Il decreto n.92 del 23 giugno 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.148 del 23 giugno 2021 (Misure urgenti per il rafforzamento del Ministero della transizione ecologica e in materia di sport).

A breve, quindi, dovrebbero essere bandite le procedure concorsuali pubbliche che, come prevede il decreto, potranno svolgersi secondo le modalità semplificate introdotte dall'art.10 del DL 44/2021, che:

  • hanno introdotto la possibilità di utilizzare strumenti informatici e digitali per le prove scritte e orali;
  • prevedono una sola prova orale e una scritta.

Le 218 unità di personale non dirigenziale saranno inquadrate nell'Area III. I bandi per le procedure concorsuali definiranno i dettagli, inclusi i titoli, «valorizzando l'esperienza lavorativa in materia ambientale nell'ambito della pubblica amministrazione».


Le specifiche del provvedimento

In virtù di quanto previsto dal decreto-legge per il rafforzamento del MITE varato lo scorso giovedì 17 giugno dal Consiglio dei Ministri, il Ministero della Transizione Ecologica indirà nell'immediato un bando per l’assunzione di 218 tecnici laureati, con il 50 per cento dei posti riservato a soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale presso il ministero della Transizione Ecologica per almeno due anni, anche non continuativi, nel triennio anteriore alla predetta data.

Ulteriori 200 tecnici saranno assunti invece per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali.

La riforma, inoltre, prevede l’istituzione di un Dipartimento ad hoc per il Pnrr, una struttura che si avvarrà di due direzioni generali per accompagnare la realizzazione del Pnrr e per rendicontare sull’utilizzo dei fondi alla Ue.

Infine, per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministero potrà avvalersi fino ad un massimo di trenta tecnici di Enea ed Ispra, che presteranno servizio in posizione di distacco presso gli uffici del MiTE.

Questo decreto è da considerarsi un primo, importante, passo nel solco già tracciato del rafforzamento del MITE - ha dichiarato il ministro Roberto Cingolani - partiremo subito con le assunzioni per iniziare con la messa a terra dei progetti del Pnrr. La direzione è quella di un ministero sempre più forte e specializzato, necessario per le grandi sfide ambientali a cui siamo chiamati”.

FONTE: MITE

IL DECRETO E' SCARICABILE IN FORMATO PDF

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