La notizia arriva dal regno Unito, e in particolare dal Ministro che ha la responsabilità del progetto di alta velocità: i treni HS2 saranno alimentati da energia a zero emissioni di carbonio sin dal primo giorno di funzionamento.
Il ministro Andrew Stephenson ha infatti dichiarato: “Sappiamo che la crisi climatica richiede un'azione urgente e questi impegni di HS2 sono passi fondamentali per ottenere viaggi più puliti nel Regno Unito. HS2 è un investimento irripetibile e vogliamo garantire che il più grande progetto infrastrutturale del paese, che supporta migliaia di posti di lavoro e imprese, sia sostenuto dalle ambizioni del governo per un futuro dei trasporti e delle costruzioni più verde".
E così mentre nel nostro Paese si continua a dibattire se cia corretto investire nel Nord e Sud Italia sui treni ad alta velocità, per il governo britannico si procede in modo spedito su questa rotta perchè si ritiene che offrirà un'alternativa più pulita ai viaggi in auto a lunga percorrenza e ai voli nazionali, sostenendo al contempo l'obiettivo del governo per il 2050 di affrontare il cambiamento climatico.
E nelle scelte strategiche della realizzazione di HS2 quello di portare l'intero progetto a zero emissioni di carbonio a partire dal 2035 è uno degli obiettivi primari, sia in fase di costruzione, attraverso progetti che consentono importanti riduzioni delle emissioni di carbonio dell'acciaio e del calcestruzzo utilizzati per costruire la ferrovia, che in fase di gestionepuntando fortemente sullenergie pulite.
HS2 è la ferrovia ad alta velocità che costituirà la spina dorsale della rete di trasporto britannica.
Collegherà paesi e città del sud, delle Midlands e del nord con viaggi più veloci, più facili e più affidabili che metteranno a portata di mano più opportunità per milioni di persone per lavoro, affari e tempo libero. Aumentando la capacità ferroviaria, HS2 libererà spazio sulle linee esistenti per più servizi pendolari, regionali e merci. Ciò allevierà il sovraffollamento e migliorerà l'affidabilità per milioni di persone che utilizzano le ferrovie britanniche.
HS2 sta andando avanti, creando posti di lavoro, migliorando le competenze, avvantaggiando le imprese del Regno Unito e costruendo una ferrovia a basse emissioni di carbonio e ad alta capacità che cambierà il modo in cui viaggiamo in Gran Bretagna. Oltre 20.000 posti di lavoro sono ora supportati dal progetto, con molte migliaia di posti di lavoro in più e le imprese del Regno Unito sostenute attraverso la catena di approvvigionamento più ampia.
La costruzione della nuova ferrovia si articola in tre fasi:
- Fase uno che collega Londra e le West Midlands;
- Fase 2a che collega le West Midlands e il Nord tramite Crewe; e
- Fase 2b che completa la ferrovia per Manchester, le East Midlands e il nord.
E' stato pubblicato il "Net Zero Carbon Plan" che piega come HS2 raggiungerà nuovi traguardi di riduzione del carbonio e sosterrà la decarbonizzazione del settore edile del Regno Unito, riducendo l'impronta di carbonio del programma.
Gli obiettivi primari includono l'obiettivo di cantieri senza mezzi o macchine alimentate a carburante diesel entro il 2029, con il primo di questi previsto nel 2022. Per raggiungere questo obiettivo, HS2 sta collaborando con organizzazioni di ricerca per accelerare l'innovazione nelle tecnologie a basse emissioni di carbonio, come i combustibili alternativi e le energie rinnovabili.
Non solo: le emissioni di carbonio dovute all'impiego di acciaio e cemento saranno ridotte del 50% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021. Questo avviene anche grazie a una progettazione sempre più finalizzata alla ricerca di soluzioni che riducono l'impatto antropico (vedi articolo: Progetto di ponti: un nuovo design per dimezzare la produzione di CO2) coinvolgendo in questa missione anche le società di ingegneria esterne coinvolte nel piano di Alta Velocità.
Mark Thurston, CEO di HS2 ha dichiarato: “HS2 Ltd è completamente impegnata a ridurre le nostre emissioni di carbonio mentre progettiamo, costruiamo e gestiamo la nuova ferrovia. Ci siamo assicurati che la lotta ai cambiamenti climatici sia una caratteristica essenziale di tutte le aree del nostro lavoro: nella progettazione, nei primi lavori e durante le grandi costruzioni, consentendo al progetto di raggiungere lo zero netto a partire dal 2035.
Marco Mari, presidente di Green Building Council Italia lo ripete spesso "l'energia più pulita è quella che non consumiamo" e l'inserire tra i parametri fondamentali del progetto anche la riduzione dell'impronta di carbonio può portare a risultati importanti.
Il "Net Zero Carbon Plan" può essere un ottimo riferimento in chiave globale per comprendere quali possan essere le politiche da adottare.
Dal 2035, HS2 Ltd ridurrà il più possibile le emissioni di carbonio e azzererà quelle che non possono essere eliminate utilizzando metodi naturali o tecnologici, noti come compensazione del carbonio. Ciò significa che HS2 rimuoverà lo stesso livello di emissioni prodotte mentre costruisce, mantiene e gestisce HS2.
HS2 Ltd lavorerà per essere a zero emissioni di carbonio dal 2035 attraverso diversi nuovi obiettivi, che includono:
Per quanto riguarda la progettazione, i punti salienti includono:
Nella costruzione, i punti salienti includono:
L'esempio virtuoso di H2S e del "Net Zero Carbon Plan" ci dimostra come oggi sia possibile puntare su infrastrutture più green sia nella fase di costruzione che in quella di gestione.
Per quanto riguarda la fase di progettazione e costruzione è interessante notare come in Gran Bretagna ci si stia ponendo sia il problema delle scelte di materiali e tecnologie, che di impatto del cantiere. Si richiama peraltro l'uso di protocolli internazionali (come il BREEAM) come strumento per valutare il raggiungimento del risultato.
La logica di lavorare a 360 gradi e di riferirsi a strumenti di misurazione dei risultati internazionali la trovo personalmente illuminata. Troppo spesso oggi la parola "sostenibilità" resta un sostantivo utilizzato solo per impreziosire programmi e discorsi. E' fondamentale invece trasformare la sostenibilità in una prestazione misurabile all'interno dei processi che riguardano l'intero mondo delle costruzioni, e nel particolare caso delle infrastrutture e trasporti.
Oggi esistono cementi di miscela in grado di poter dare prestazioni meccaniche anche migliori e un ridotto impatto sulla CO2. Ma il loro impiego richiede anche un aggiornamento normativo, oltre a un cambiamento di mentalità da parte sia di chi produce calcestruzzo che di chi lo prescrive. Oggi è possibile progettare utilizzando al meglio le qualità dei diversi materiali e tecnologie, puntando sulle alte prestazioni e anche alla riduzione dei materiali impiegati. Ma anche questo richiede una semplificazione normativa ancor prima di un nuovo approccio procedurale. Oggi è possibile pensare - come accade nel nord europa - a grandi campi eolici posizionati nel mare finalizzati alla produzione di Idrogeno e quindi alla produzione di energia pulita. Ma è fondamentale che ancor prima di trovare le risorse economiche si superi il preconcetto locale che ne impedisce la realizzazione. ... Di esempi ce ne sono molti, e in molti di questi la semplificazione normativa e il cambio di mentalità hanno un peso fondamentale.
Ecco perchè è importante fare riferimento anche ad esempi virtuosi internazionali.
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