Come progettare secondo i protocolli LEED e GBC: l'intervista all'architetto Andrea Valentini
L'Architetto Andrea Valentini spiega come si utilizzano i protocolli di sostenibilità energetico-ambientale della famiglia Leed e GBC, strumenti che, come sottolineato dall'esperto, permettono al professionista di intraprendere una vera e propria progettazione integrata.
I protocolli energetico-ambientali per la progettazione e la costruzione di edifici sostenibili
Oggi il mercato offre diverse tipologie di protocolli di sostenibilità energetico-ambientale che coprono numerosi ambiti: dall’edificio residenziale e commerciale al quartiere, passando per il comfort indoor, fino ad arrivare agli immobili storici con diverse destinazioni d’uso.
Tali protocolli sono volontari e forniscono metodi e strumenti per progettare, costruire, gestire e misurare le prestazioni dell'edificio in termini di sostenibilità ambientale e utilizzo delle risorse.
«Si tratta di strumenti che guidano e aiutano il professionista verso una vera e propria progettazione integrata, in cui le diverse expertise, non solo quella architettonica, ma anche strutturale e impiantistica, iniziano il processo insieme» ha spiegato l'Arch. Valentini, che ha poi precisato che «i sistemi di rendicontazione si differenziano a seconda del tipo di intervento, alcuni sono più appropriati per gli edifici direzionali, oppure terziari, come quelli Leed, altri sono più adatti al contesto residenziale. Anche per gli edifici storici esiste uno specifico protocollo, a esempio GBC Historic Building è nato per fornire un indirizzo utile per interventi di conservazione, restauro, riqualificazione e recupero».
Come evidenziato nell'intervista dall'Arch. Valentini, si tratta di tools che accrescono il bagaglio culturale tecnico del professonista in quanto tengono conto delle migliori best practices internazionali e fanno riferimento anche a norme costruttive utilizzate dalle più grandi società di ingegneria e progettazione.
I rating system di sostenibilità infatti, non prendono in esame solo l’efficienza energetica, ma misurano tutte le performance del sistema edificio tramite l'analisi di parametri standardizzati che tengono conto anche dell’efficienza idrica, del comfort indoor e altri aspetti.
«Nei sistemi di rating internazionali, la prestazione energetica conta generalmente per un terzo, è quindi una componente importante ma non determinante - ha aggiunto Valentini - i protocolli infatti interessano anche aspetti come la gestione del cantiere o la scelta di materiali con alte prestazioni ambientali».
