Il Fondo per le compensazioni relativo al 2021 è stato finanziato complessivamente per 200 milioni di euro (100 euro a semestre): per gli aumenti del primo semestre sono partiti i pagamenti, per quelli del secondo è stata avviata l'istruttoria.
Il caro prezzi materiali continua a tenere banco e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (MIMS) ha fatto chiarezza sullo 'stato dell'arte' in un intervento del ministro Giovannini al Senato in data 23 marzo 2022.
L'intervento - relativo allo stato di attuazione del PNRR e del Piano Complementare di competenza del MIMS - ha toccato svariati temi, ma quello che più interessa i costruttori è senza dubbio quello della revisione e della compensazione dei prezzi dei materiali da costruzione.
Con il DL 121/2021, il Governo ha previsto un Fondo per compensare le imprese per l’aumento dei costi di costruzione registrato nel primo semestre dell’anno, utilizzando il meccanismo previsto dal Codice dei contratti vigente, per i contratti in essere.
Con la legge di Bilancio 2022, tale intervento è stato esteso agli aumenti registrati nel secondo semestre 2021.
Il Fondo relativo al 2021 è stato complessivamente finanziato con 200 milioni di euro (100 milioni per ciascun semestre). Tali risorse sono erogate dal MIMS alle stazioni appaltanti, le quali possono usarle ad integrazione di quelle già previste nei quadri economici relativi alle singole opere.
L’erogazione avviene sulla base delle informazioni fornite al Ministero dalle stazioni appaltanti che decidono di ricorrere a tale possibilità.
In data 11 novembre 2021 è stato pubblicato il DM che riporta le variazioni dei prezzi dei materiali da costruzione tra il primo semestre 2021 e la media dell’anno 2020.
In particolare
Per gli aumenti rilevati nel primo semestre 2021 sono pervenute al MIMIS richieste di erogazione dei fondi da parte di 398 stazioni appaltanti, per un totale di 52,5 milioni di euro.
All’esito dell’istruttoria svolta per verificare l’effettiva correttezza della documentazione inviata dalle stazioni appaltanti, il Ministero ha avviato questa settimana il pagamento a 157 stazioni appaltanti di quanto richiesto.
Per le rimanenti stazioni appaltanti le verifiche hanno segnalato la necessità di approfondimenti, ancora in corso, che si prevede di concludere entro metà aprile.
Per il secondo semestre 2021, il MIMS ha poi ha proceduto alla raccolta dei dati relativi ai 56 prodotti considerati.
Il 29 marzo p.v. i risultati di tali elaborazioni verranno presentate, come previsto dalla normativa, alla Commissione tecnica, per poi essere oggetto di un altro decreto ministeriale sulla scorta di quello precedente.
Sulla base dei dati provvisori finora elaborati, si nota una netta accelerazione dei prezzi dei materiali di costruzione, nello specifico:
In tal senso, è stata prevista una nuova procedura informatica che permette di accelerare le verifiche e, quindi, il pagamento degli importi alle stazioni appaltanti.
Inoltre, con il DL 21/2022 (DL Energia e crisi Ucraina) è stata prevista un’anticipazione del 50% degli importi richiesti (nelle more dello svolgimento dell’attività di verifica).
NB - Inizialmente, nel testo di questo provvedimento era stata prevista la possibilità - di prorogare/sospendere le scadenze degli appalti in caso di aumenti dei prezzi delle materie prime da parte dei RUP, poi però stralciata nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Passiamo a come fattivamente avverranno le compensazioni.
Il riferimento è il DL 4/2022 (Sostegni-Ter, procedimento di conversione in legge completato, si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), col quale il Governo, per le nuove opere che vengono messe a gara nel biennio 2022-2023 (comprese quelle previste dal PNRR e dal PNC) ha modificato il meccanismo di adeguamento alle variazioni dei prezzi dei materiali previsto dal Codice Appalti in senso più favorevole alle imprese.
In particolare:
I lavori per la definizione della nuova metodologia sono già in corso:
LE SLIDE MINISTERIALI SONO SCARICABILI IN FORMATO PDF PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE
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