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Decreto Aiuti, nuova bozza: cessione credito allargata per le banche e bonus 200 euro per autonomi e Partite Iva

Il Consiglio dei Ministri ha varato la versione definitiva - ma non ancora in vigore - del Decreto Aiuti: le banche potranno cedere subito il credito ai clienti professionali, senza aspettare il quarto passaggio, mentre anche i lavoratori autonomi cn reddito sotto i 35 mila euro annui prenderanno un bonus una tantum di 200 euro.


Il Decreto Aiuti aggiunge novità alla primissima bozza, di cui avevamo scritto giorni fa, e oltre alle norme molto importanti sul caro materiali e le compensazioni negli appalti, c'è da sottolineare la parte relativa alla cessione dei crediti, che ancora una volta - se il testo sarà confermato in Gazzetta Ufficiale - vede cambiare le regole a pochissimi giorni (1° maggio) dall'ultima 'release' e quella dell'indennità una tantum da 200 euro per dipendenti, pensionati e anche lavoratori autonomi contro il caro energia.

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Banche: cessione del credito sin da subito ai propri clienti professionali

Nello specifico, in virtù di quanto disposto dal DL Aiuti, le banche potranno sin dal secondo passaggio - quindi, senza aspettare il quarto - cedere i crediti ai propri correntisti, a condizione che si tratti di clienti professionali, o alla banca capogruppo.

Ricordiamo che, in virtù di quanto disposto dal DL Bollette ed Energia (34/2022), ad OGGI per la cessione del credito è in vigore il cd. meccanismo 1+2+1:

  • prima cessione libera (1);
  • seconda e terza cessione per intero a favore di soggetti qualificati (2);
  • quarta cessione dalle banche ai propri correntisti (1).

Cambierebbe, quindi, solo il fatto che le banche potrebbero sin da subito (secondo passaggio) cedere i crediti ai propri correntisti "professionali", e cioè banche, imprese di investimento, imprese di assicurazione, organismi di investimento, fondi pensione, investitori istituzionali, imprese di grandi dimensioni.

 

Bonus una tantum 200 euro per autonomi e Partite Iva sotto i 35 mila euro di reddito

La misura, una sorta di indennità una tantum, è stata rivista nel CdM del 5 maggio. Riceveranno questa somma i dipendenti, i pensionati e anche i lavoratori autonomi.

L'articolo 33 della bozza istituisce quindi, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, destinata a finanziare il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità una tantum per l’anno 2022 ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, che abbiano percepito nel periodo d'imposta 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Con uno o più decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il MEF, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità una tantum di cui sopra e i relativi criteri di ripartizione.

Per il 'quando' e il 'come', quindi, questi 200 euro arriveranno, bisognerà attendere i provvedimenti attuativi.


LA BOZZA DEL DL AIUTI DATATA 5 MAGGIO 2022 (NON ANCORA IN VIGORE) E' SCARICABILE IN ALLEGATO PDF PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE

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