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Verifica di progetto e controllo in corso d’opera come strumenti di prevenzione e mitigazione dei rischi

Nel settore delle costruzioni uno degli aspetti più rilevanti nel processo di Risk Management, in accordo con la norma internazionale ISO 31000 “Gestione del rischio - Principi e linee guida”, consiste nell’individuare e valutare i potenziali rischi di un progetto prevedendo le azioni di mitigazione necessarie alla loro “normalizzazione” sia in fase di progettazione, sia in quella di realizzazione. 

Lo strumento che la normativa, nazionale ed europea, mette a disposizione delle Stazioni Appaltanti per attuare la mitigazione del rischio rispetto alla fase di progettazione è la “Verifica Progettuale di Terza Parte” e, per quanto riguarda la fase realizzativa, l’”Alta Sorveglianza” e/o il “Controllo Tecnico”; in Italia, con riferimento a quanto previsto dal Codice degli Appalti, tali attività sono effettuabili da parte degli Organismi di Ispezione Indipendenti di Tipo A accreditati ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020 che esprimono la massima indipendenza e imparzialità di giudizio.


Le procedure di gestione del rischio (Risk Management) riportate nella normativa ISO 31000:2018 “Gestione del rischio - Principi e linee guida” sono sempre più frequentemente applicate al settore delle costruzioni, da alcuni decenni in ambito internazionale e più recentemente anche in Italia.

 

Il Risk Management nelle costruzioni

L’approccio indicato nella ISO 31000:2018 prevede sostanzialmente, attraverso un processo iterativo e circolare costantemente monitorato e controllato durante tutto lo sviluppo di un progetto, di identificare, analizzare, valutare e trattare i rischi connessi con la realizzazione di un progetto. Nell’ambito delle costruzioni alcune delle categorie di rischi più frequenti sono:

  • Rischi professionali

  • Rischi rapporti con terze parti

  • Rischi fase costruttiva

  • Rischi fase progettuale

  • Rischi contrattuali

  • Rischi finanziari

  • Rischi naturali

Tali categorie di rischi, valutata la probabilità di accadimento e la gravità delle conseguenze, hanno impatto su vari aspetti di un progetto, tra i quali la qualità delle opere, la sicurezza, i tempi, i costi e la reputazione.

Dopo avere effettuato in dettaglio tali analisi e valutazioni, la fase successiva consiste nell’individuare le azioni di mitigazione dei rischi individuati. Per ciascun rischio, risulta quindi importante identificare, analizzare e valutarne la significatività per: 

  • stabilire una scala di priorità per decidere su cosa intervenire con maggior urgenza; 

  • stabilire la reale entità e l’eventuale accettabilità dei rischi; 

  • consentire “decisioni basate su evidenze” a proposito del successivo trattamento.

In base a tali considerazioni risulta particolarmente efficace tra le azioni di mitigazione dei rischi prevedere l’attività di verifica progettuale e il successivo controllo in corso d’opera da parte di un Soggetto terzo e indipendente.

 

La Verifica Progettuale come strumento di prevenzione e mitigazione

Secondo la Normativa Italiana l’attività di verifica del progetto è un obbligo, ad oggi, purtroppo circoscritto al settore delle opere pubbliche, ma con un progressivo incremento, su base volontaria, anche nell’ambito privato, per le opere dimensionalmente più rilevanti, in cui l’errore progettuale può avere implicazioni notevoli in termini di costi e di tempi. 

In estrema sintesi, l’attività di verifica consiste in un’attività istruttoria e di controllo dei livelli di progettazione, eseguita in contraddittorio con il progettista, con lo scopo di accertare la rispondenza degli elaborati di progetto ai requisiti contrattuali e la loro conformità alla normativa e alle disposizioni tecniche vigenti. Il processo prevede quindi: 

  • l’analisi della documentazione progettuale;

  • la segnalazione, mediante reportistica, di eventuali criticità, ossia non conformità normative e tecniche, e di osservazioni, cioè aspetti secondari che non inficiano l’approvabilità del progetto ma che è opportuno vengano tenuti in considerazione nelle fasi successive; 

  • il confronto tecnico, orale e scritto, con il gruppo di progettazione; 

  • il riesame del progetto alla luce dei trattamenti proposti dai progettisti; 

  • un rapporto conclusivo che sancisce la piena conformità progettuale.

Allo scopo di prevenire e mitigare i rischi, a livello internazionale nell’ambito dei progetti “Design & Build” di particolare complessità e dimensione, l’attività di verifica indipendente del progetto (Independent Check Engineering in ambito anglosassone, nel Nord Europa e nel Middle East, Contrôle Externe in Francia, ecc.) è contrattualmente previsto che venga svolta anche da parte del General Contractor il quale deve incaricare un Ente Terzo indipendente che verifichi e certifichi la conformità ed adeguatezza del progetto sviluppato, prima della sua sottomissione al Cliente che, successivamente, effettuerà le proprie verifiche necessarie all’approvazione finale.

Tale approccio rende quindi evidente l’importanza che, in funzione del livello di rischio attribuito ad un progetto, viene conferita all’attività di verifica indipendente come azione di prevenzione e mitigazione dei rischi di un progetto.

In accordo con i principi del Risk Management tale processo è importante che venga svolto in maniera sistematico e programmato e da Organismi di Ispezione Indipendenti accreditati secondo standard internazionali per svolgere le attività ispettive che, in virtù delle loro specifiche competenze e procedure di ispezione sono i soggetti più qualificati per gestire al meglio tale attività ed in particolare tre aspetti, spesso sottovalutati, che l’esperienza insegna essere invece determinanti per il successo del processo di verifica svolto: la collaborazione, la comunicazione e l’integrazione tra i diversi stakeholder. Un approccio sistematico, tempestivo, strutturato e dinamico alla gestione del rischio progettuale contribuisce dunque all’efficienza ed a risultati coerenti, tracciabili ed affidabili, in termini di qualità delle opere e di rispetto di costi e tempi.

 

Il controllo in corso d’opera

Poiché il monitoraggio e l’aggiornamento delle azioni di mitigazione dei rischi intraprese in fase di progettazione è fondamentale che avvenga anche durante tutte le fasi di costruzione,  in un’ottica di garanzia totale riguardante la corretta realizzazione di un’opera, è auspicabile che il Committente si faccia affiancare dal soggetto terzo che ha svolto le verifiche progettuali prima dell’avvio dei lavori anche nella fase esecutiva, in virtù della approfondita conoscenza del progetto. 

Un’attività quindi di Alta Sorveglianza e Controllo Tecnico in corso d’opera, utilizzabile quest’ultima anche ai fini del rilascio di garanzie assicurative (ad esempio, polizza decennale postuma), risulta quindi opportuna per verificare che la gestione dei rischi durante la costruzione sia efficace e consenta la riduzione dei rischi ad un livello ritenuto accettabile al fine di conseguire i livelli di qualità, il rispetto dei tempi e dei costi di realizzazione contrattualmente previsti. 

Tale fase di monitoraggio e verifica consente inoltre di adeguare ed implementare le azioni di mitigazione dei rischi in funzione dell’andamento delle attività consentendo di:

  • assicurare che i controlli siano efficaci ed efficienti sia nella progettazione sia nell’operatività;

  • ottenere ulteriori informazioni per migliorare la valutazione del rischio; 

  • analizzare ed apprendere dagli eventi, cambiamenti, tendenze, successi e fallimenti; 

  • rilevare i cambiamenti nel contesto esterno ed interno, comprese le modifiche ai criteri di rischio e al rischio stesso, che possano richiedere revisioni dei trattamenti del rischio e delle priorità; 

  • identificare i rischi emergenti.

 

Risulta quindi particolarmente efficace impostare un’attività di Risk Management da parte di un Organismo di Ispezione indipendente fin dalle prime fasi di progettazione (attraverso le attività di verifica del progetto) e gestirlo in maniera continua durante le fasi di costruzione (attraverso un’attività di Alta Sorveglianza e/o Controllo Tecnico).

Tale approccio, che recepisce i principi della ISO 31000 in termini di continuità e iteratività del processo di gestione del rischio da sviluppare durante tutte le fasi di un progetto, consente di mitigare efficacemente i rischi connessi ad un progetto, realizzando così un miglioramento continuo della gestione del rischio.