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Il CNI al lavoro per il riconoscimento dell'ingegnere forense

il Gruppo di Lavoro si è mosso inizialmente per il riconoscimento della figura dell' ingegnere forense

Il tema dell'Ingegneria Forense è quanto mai attuale ed è oggi oggetto di master, corsi, convegni. Per poter approfondirlo e capire come il CNI sta affrontando questo importante argomento abbiamo intervistato l'ing. Andrea GIanasso, consigliere CNI e coordinatore del Gruppo di Lavoro dedicato proprio all'Ingegneria Forense.

Quali sono gli obiettivi principali che il gruppo di lavoro si era/è prefissato ?

AG. Prima di tutto, come avviene per tutti i Gruppi di Lavoro del CNI, l’obiettivo principale è quello di coordinare a livello nazionale le attività sull’argomento portate avanti dai singoli Ordini, in modo da offrire a tutti gli Ordini la possibilità di essere edotti sul livello di conoscenza delle singole problematiche e sulle iniziative in corso sul territorio nazionale.

Il tutto si inquadra nell’obiettivo generale di tutela della professione in ogni sua articolazione, tenendo conto che l’attività di ausiliario del Giudice e di “ingegnere forense” in ambito privato (per consulenze tecniche di parte, valutazioni, arbitrati, pareri e quant’altro) rappresenta un settore importante nel campo dell’ingegneria, anche in considerazione della vastità degli argomenti di competenza degli ingegneri.

Più nello specifico, il Gruppo di Lavoro si è mosso inizialmente convocando le Commissioni di tutti gli Ordini e verificando quali siano le principali richieste degli iscritti, che hanno evidenziato in particolare:

  • la necessità del riconoscimento della figura dell' “ingegnere forense”,
  • la formazione e l’aggiornamento dell’ingegnere forense,
  • la classificazione, qualificazione e certificazione dell’ingegnere forense a vari livelli,
  • la tariffa,
  • l’attività di mediazione,
  • l'informatica in campo forense,
  • i vari problemi collegati all’attività dei CTU e dei periti (nomina dei CTU e dei periti, problema della riscossione dei crediti, problemi collegati alla attuale crisi finanziaria, riconoscimento della figura del consulente tecnico nei vari Tribunali, istituzione della figura dell' “Ingegnere Forense di turno”, necessità di unificare le modalità esecutive dell’attività dei CTU, necessità di collegamento con altre professioni, necessità di ampliare l’attività (e la conseguente formazione) alle consulenze in ambito extranazionale, problematiche legate al ruolo del CTU e alla sicurezza, responsabilità civili e penali collegate a detta attività),
  • il processo civile telematico.

 

Quali sono i temi che sono stati affrontati in questi anni e i risultati più importanti ?

AG. Il Gruppo di Lavoro ha ritenuto innanzitutto necessario affrontare il problema della tariffa, da troppi anni non più aggiornata (pur essendo richiesto per legge l’aggiornamento triennale) e contenente alcune gravissime incongruenza: fra tutte, si può citare il compenso orario previsto a 4,075 €/ora.

Le richieste al riguardo, predisposte dal Gruppo di Lavoro del CNI e fatte proprie dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT), sono state presentate al Ministero e riguardano, nello specifico:

  • l’aggiornamento ISTAT da agosto 1999 a agosto 2011 dei compensi a percentuale,
  • l’applicazione della percentuale minima di compenso in caso di superamento dell’importo massimo di riferimento delle tabelle (in alternativa, l’aggiornamento ISTAT da novembre 1983 a agosto 2011 dell’importo massimo di riferimento delle tabelle, pari a £. 1.000.000.000 corrispondente a € 516.436,90),
  • il compenso a tempo calcolato a ore (anziché a vacazioni di due ore) determinato sulla base del D.M. 143/2013 (in alternativa il compenso a tempo, ossia a vacazione, da considerare residuale, con possibilità di applicazione delle tabelle del decreto anche per analogia),
  • il compenso separato per ogni tema trattato in base ai quesiti posti dal Magistrato o dal P.M.
  • l’aggiornamento dei compensi minimi.

Ci risulta che tali richieste sono attualmente al vaglio del Ministero.

Nell’ultimo periodo l’attività del Gruppo di Lavoro “Ingegneria Forense” si é concentrata sulla predisposizione di un apposito manuale per illustrare le procedure da seguire per il Processo Civile Telematico.

Il manuale in questione é stato inviato a tutti gli Ordini ed è stato inoltre illustrato nel corso di un incontro in data 23.10.2014 presso l’Hotel Quirinale a Roma. Detto incontro é stato registrato e la registrazione, insieme al Manuale, sono stati inseriti nel sito del CNI.

 

Su cosa sta lavorando oggi il gruppo di lavoro ?

AG. In questo momento il Gruppo di Lavoro si è posto l’obiettivo di affrontare la questioni riguardanti iniziative per il riconoscimento della figura dell’“ingegnere forense”, anche con riferimento alla costituzione dell’Agenzia “CERTING” che, a livello nazionale, porrà in essere una procedura per certificare le specifiche competenze di ciascun ingegnere.

Lo scopo è quello di giungere a creare un elenco a livello nazionale degli ingegneri che operano nel settore delle consulenze giudiziarie con indicazione delle competenze specifiche degli stessi, in modo da offrire alla magistratura e agli interessati la possibilità di rivolgersi con certezza a professionisti competenti.

Abbiamo poi in mente di esaminare eventuali interventi nel campo della mediazione e delle valutazioni immobiliari secondo i codici internazionali, sintetizzando e coordinando le varie iniziative già assunte dagli Ordini a livello territoriale.

Infine, dovendo anche essere seguite le pubbliche relazioni, abbiamo riservato al CNI uno stand al prossimo Salone della Giustizia che si terrà a Roma dal 28 al 30 aprile, organizzando anche un convegno sull’attività degli ingegneri in ambito giudiziario. Si tratta di un’occasione importante per evidenziare al mondo politico e al Ministero le problematiche dell’ingegnere forense e richiedere gli interventi opportuni.